Resident Evil 4 è tornato, ed è già un successo planetario giocatissimo ovunque. L'ultima opera di Capcom è, prevedibilmente, un remake stellare, che è riuscito a conquistarci con la sua qualità e le tantissime novità. In sede di recensione, però, non è certo il caso di fare spoiler, o si rischia di rovinare la sorpresa a chiunque voglia godersi i cambiamenti con calma.
Abbiamo dunque deciso di scrivere un articolo a parte legato ai tanti cambiamenti di questo remake di Resident Evil 4 rispetto al gioco originale, e tenetevi forte perché siamo davanti a un'avventura con parecchie aggiunte rispetto al passato, dalla struttura di certe mappe alla narrativa, passando per sezioni completamente ricalcolate.
Il nuovo che avanza. Tanto vale sparargli
Lo abbiamo già detto in sede di recensione, ma tanto vale precisarlo ulteriormente: il gioco ha molte nuove meccaniche, e gode in particolare della possibilità di usare un sistema stealth, oltre che di una parata col coltello che difende Leon da buona parte degli attacchi nemici se usata col giusto tempismo. Oltre a queste novità, sono spariti anche i Quick Time Events, di cui non sentiamo di certo la mancanza... Ciò che non abbiamo specificato è fino a che punto questi cambiamenti meccanici hanno modificato certe sezioni, perché vi assicuriamo che hanno portato gli sviluppatori a ricalcolare in modo assai furbo certi pezzi della campagna.
La parry, ad esempio, è un ottimo modo per conservare proiettili, e la sua efficacia ha spinto Capcom ha limitare l'accumulo di munizioni con boss più resistenti e gruppi persino più sostanziosi di nemici a tratti (peraltro più difficili da eliminare rispetto al passato); l'aggiunta di un crafting dei proiettili controbilancia parzialmente la cosa, eppure vi assicuriamo che non basterà a farvi avere sempre l'inventario pieno, specialmente se siete così coraggiosi da cominciare la campagna da subito a difficoltà estrema. Lo stealth sopra citato ha a sua volta influenzato notevolmente certe sezioni: nel villaggio vi sono almeno due zone dove utilizzare dalla distanza la carabina senza farsi sentire e uccidere silenziosamente i nemici impedisce ad alcuni nemici potenti di spawnare - in particolare un ganado con testa di vacca e martello a dir poco fastidioso - inoltre la possibilità di eliminare in modo tattico alcuni avversari isolati è sempre un modo fantastico per non venir sopraffatti negli scontri più brutali. Ovviamente occhio a non esagerare, i punteggi finali migliori dipendono dal tempo di completamento, quindi se approcciate tutto troppo lentamente potreste pentirvene.
Infine parliamo dei QTE, perché la loro eliminazione è stata molto più impattante di quanto ci aspettassimo: la battaglia contro Krauser è completamente mutata (ora va gestita tutta a parate e schivate), e molte fasi che utilizzavano questa meccanica sono ora o semplici filmati o del tutto differenti. I due cambiamenti migliori secondo noi? La scomparsa della "stanza dei laser" (ok, era iconica, ma anche una tamarrata a dir poco eccessiva), e la nuova comparsa della statua di Salazar, che ora sputa fuoco al centro di una scalinata circolare invece di inseguirvi come fosse un robot gigante.
Gli sviluppatori, nel complesso, hanno approcciato con furbizia i contenuti, eliminando i pezzi peggiori dell'originale e rendendoli molto più sensati e/o godibili. Ulteriore esempio? La fase con Ashley alla guida del buldozer pesante, che era lineare e banalotta, qui è invece uno scontro in un'arena più strutturata, mentre la ragazza cerca di buttare giù un muro usando un mezzo da demolizione. Tutti i pezzi nuovi sono poi contestualizzati molto meglio o reinseriti nella storia, quindi al posto della fase con le piattaforme mobili nella lava del castello vi sono stanze aggiuntive, e una mappa labirinto - controllata da un enorme gigante con una gran voglia di tirarvi pietre - con enigmi ben più intelligenti. Persino la parte del lago alla guida della barca è cambiata, al punto che Leon può approdare in varie zone e completare enigmi per ottenere la chiave della chiesa, e tornare facilmente sui suoi passi per ottenere tutti i segreti lasciati indietro. Al centro del lago è possibile ottenere anche la Red9, dato che Capcom è intervenuta persino su armi e mercante. Peccato solo che sia stata rimaneggiata solo marginalmente la fase finale con Mike, il mitico pilota di elicottero da combattimento. Mike muore ancora da eroe, e le battaglie sono in generale più complesse e divertenti, ma è ancora un po' troppo tirata per i capelli e rappresenta forse il pezzo meno riuscito del remake (pur restando un passo avanti).
Tornando alle armi: molte sono rinnovate, e ottenibili prima di quanto possibile in passato o del tutto riposizionate. Oltre al classico TMP c'è una sorta di MP5 automatico nel gioco, una carabina a ripetizione nel castello (letteralmente a ripetizione, non parliamo della carabina semi-automatica), e la Matilda può venir comprata dal mercante durante la prima partita, per capirci. Non temete peraltro, l'handcannon e la Chicago Tipewriter non sono sparite, ma per sbloccarle dovrete superare sfide molto difficili in assenza di Mercenari e Separate Ways. Ah, visto che i coltelli ora sono distruttibili a causa delle parate, è possibile persino sbloccarne uno immune all'usura, ma usare qualunque arma bonus annulla i risultati di certe sfide, quindi fatelo solo dopo aver ottenuto tutto. Pensate, ora della fine otterrete persino la lama di Krauser, nel caso il suo aspetto vi piaccia di più rispetto al coltellaccio militare di Leon.
Un'altra chicca, ma fondamentale: il bel cagnolone che aiuta Leon contro El Gigante è ancora presentissimo, lo hanno solo spostato di fianco alla casa di Mendez. Liberatelo dalla trappola e vi aiuterà ancora una volta contro il boss, mettendosi pure a riposare serenamente su una roccia una volta sconfitto.
Storia rivoluzionata
Sono trasformazioni importanti della struttura classica, ed è curioso come la narrativa vada di pari passo, con una riscrittura di quasi tutti i dialoghi e una caratterizzazione infinitamente migliore di quasi tutti i personaggi. L'originale era divertente ed esaltante, ma anche zeppo di assurdità, battutacce, e momenti ridicoli che spezzavano parecchio l'atmosfera; il remake risulta molto più serioso e dark, ma non abbandona del tutto gli eccessi e l'umorismo, contestualizzando semplicemente molto meglio il tutto.
Leon, per capirci, ogni tanto tira ancora fuori qualche immancabile frase fatta, ma è un eroe nettamente più teso e indurito dalla vita: parlotta spagnolo quando arriva nel villaggio, reagisce con rabbia o violenza alle parole di certi nemici (spara direttamente in faccia a Salazar quando finalmente lo raggiunge, invece di ascoltare i suoi monologhi) e il suo passato con Krauser e il governo degli Stati Uniti è delineato molto meglio. Fin dall'intro viene precisato come sia stato praticamente costretto a servire il presidente, diversamente dal suo ruolo originale... e già che stiamo parlando di Krauser, anche la sua storia è migliorata moltissimo: ora le sue ragioni sono più chiare, ci sono vari rimandi al suo passato e all'addestramento di Leon, e il suo combattimento finale è per noi tra i migliori del gioco. Evoluzione notevole.
I due personaggi forse migliorati in assoluto di più, a nostro parere, sono comunque Luis e Ashley. Il primo ha un ruolo nettamente ampliato nell'avventura, tanto da accompagnare Leon nelle miniere e supportarlo nello scontro coi due El Gigante (oltre che per una sezione piuttosto lunga e zeppa di nemici insettoidi). È a fianco di Leon persino durante la fase sul carrello in minera, molto più adrenalinica dell'originale, e risulta nel complesso molto più umano e apprezzabile, anche perché dimostra di pentirsi chiaramente delle sue azioni, pur mantenendo un atteggiamento da donnaiolo sbruffone. Purtroppo, ci lascia ancora una volta la pellaccia, venendo accoltellato all'improvviso proprio da Krauser in una parte avanzata della miniera. La sua morte ha ben altro impatto stavolta.
Ma torniamo ad Ashley, perché come detto è cresciuta molto. La ragazza è molto più sveglia e realistica rispetto all'originale, e il suo rapporto con Leon viene tratteggiato più sensatamente. L'attrazione per il suo salvatore è ancora cristallina, ma se non altro sul finale il suo "tentativo" di conquistare il buon protagonista è più ragionato, così come in generale sono gestite molto meglio tutte le fasi che la vedono accompagnarlo. Ah, non viene più rapita da una sorta di macchinario su un muro che pare uscito da un film di James Bond, e la perderete di vista per via del controllo mentale di Saddler; la sezione in cui la si controlla è inoltre molto più horror dell'originale, e vi vede costretti a evitare Las Plagas corazzati armati solo di una lanterna che li paralizza per pochi istanti. Inoltre, come giusto che sia, Leon non deve farla nascondere in ogni cassonetto nei paraggi, c'è solo un rimando a questa situazione quando le si chiede di infilarsi in un armadietto prima di un boss, e la reazione della giovane è giustamente abbastanza stizzita. Nel complesso? Ci siamo affezionati molto più facilmente a lei ora della fine.
Già che abbiamo citato le fasi horror, anche qui è stato fatto un lavoro sopraffino, e non solo per via dell'ottima resa del RE Engine. La parte con i Regeneradores è più inquietante che mai per via di un sound design sopraffino e della scelta di togliere la luce da buona parte della mappa (le loro animazioni erratiche non fanno che amplificare la cosa); vi sono anche dettagli molto più inquietanti legati al culto dei Los Illuminados, come l'omicidio di due turiste che passavano da quelle parti (mostrate nell'intro), i cui corpi senza vita possono venir trovati nei pressi della mappa del lago. La stessa fase introduttiva del gioco è ben più angosciante e strutturata di quella classica, ennesima aggiunta apprezzabilissima.
Alla tensione contribuiscono ovviamente anche i cattivi, considerando che Salazar è molto meno una macchietta, e il background narrativo legato a lui e alla sua famiglia viene dettagliato da vari documenti aggiuntivi nel castello. Dal canto suo Saddler non è da meno: è un despota orrido e lucidissimo, già parzialmente fuso con i Las Plagas e più che mai presente, in particolare nella fase finale. L'unico personaggio che non ha guadagnato molto dal remake? Ada Wong purtroppo, sempre importante, ma con meno peso a nostro parere. Crediamo sia legato al quasi certo arrivo futuro di Separate Ways, l'avventura parallela che la riguarda, sotto forma di DLC. Se tanto ci dà tanto, potrebbe anche essere un modo per Capcom di integrare nel mix sia la stanza dei laser tagliata, che U23, unico boss mancante del gioco (anche se speriamo venga modificato, perché non era certo gran che). E sempre in tema Ada, sul finale la femme fatale parla al suo "datore di lavoro", nientepopodimeno che Wesker, con una conversazione che sembra volersi ricollegare direttamente al futuro e rinnovato Resident Evil 5. Il piano è chiaramente di portare avanti la storia in quella direzione, ma chissà che gli scrittori di Capcom stavolta non facciano le cose per bene, cambiando gli eventi in modo logico e funzionale per il futuro del marchio.
Ultime chicche prima di chiudere? Beh, come detto non manca quasi niente: il mercante non solo ha ancora a disposizione il poligono di tiro, ma le prove sono molto più divertenti e permettono di guadagnare gettoni con cui si recuperano ciondoli dalla rarità variabile (ogni ciondolo ha effetti passivi utili). Leon ottiene il costume da gangster una volta finita la campagna, mentre la corazza di Ashley richiede il completamento di una sfida. Sparare nel lago dove c'è la barca significa venire ancora mangiati senza pietà dal mostro che lo abita, ed è persino rimasta la possibilità di far sedere in posa Leon sul trono, anche se stavolta è quello di Salazar e non di Saddler. Sono addirittura presenti missioni secondarie con avversari potenziati, come un'armatura dorata posseduta dai Las Plagas, o una sorta di super Regenerador. A Capcom non si sono fatti mancare niente.
Insomma, un lavoro eccezionale con pochissime mancanze. Non resta che aspettare mercenari ad aprile, e Separate Ways, che potrebbero completare un pacchetto memorabile.