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Resident Evil: Infinite Darkness su Netflix, dopo l'annuncio le prime riflessioni

Dopo l'annuncio della serie televisiva dedicata, Netflix risponde a sé stessa estraendo dal cilindro una serie animata in CGI intitolata Resident Evil: Infinite Darkness. Cosa possiamo aspettarci e dove si trova nella linea temporale della saga?

SPECIALE di Alessandra Borgonovo   —   27/09/2020

Non ci si può distrarre un attimo, soprattutto nel weekend, che Capcom decide di sganciare la sua bomba con estrema nonchalance sfruttando Netflix come tramite: perché la notizia di Resident Evil: Infinite Darkness, nuova serie animata in CGI dedicata alla storica serie survival horror (potete vedere qui il trailer), è arrivata proprio dai canali social del colosso statunitense (prima di essere rimosso ovunque) ed è forse questa la cosa più curiosa. Non troppo tempo fa si è parlato un po' più nel dettaglio della famosa serie live action che sarebbe sì basata sul franchise ma prenderà direzioni a prima vista completamente casuali e scollegate rispetto al lore del videogioco - già il fatto che si parli di due giovani Wesker, figlie del famoso Albert, e di New Raccoon City non fa ben sperare.

Tornando a noi, l'annuncio della serie animata in computer grafica che va a riprendere il filone narrativo dei film è la risposta di Netflix... a sé stessa. Ci ha lasciato piuttosto perplessi perché facendo un giro sui social non è stato difficile individuare l'estremo malcontento nei confronti della serie tv live action, un po' come quello indirizzato ai romanzi di S.D. Perry che, se non altro, si mantengono in carreggiata utilizzando personaggi e situazioni contestuali al videogioco. Avremmo dunque capito se Resident Evil: Infinite Darkness fosse stata una marcia indietro volta a sostituire la serie televisiva; in questo caso abbiamo invece due prodotti legati allo stesso franchise, facenti parte della stessa piattaforma di distribuzione, che tuttavia prendono strade diametralmente opposte e dei quali soltanto uno ingrana la giusta direzione, almeno per quanto riguarda la coerenza con il videogioco e il diretto appoggio dei fan.

Perché sebbene Resident Evil sia diventato di culto e abbia raggiunto il grande pubblico con i film di Anderson (buoni fino al secondo per poi scivolare verso un inesorabile declino), resta qualcosa legato strettamente alla sfera videoludica e che quindi attingerà soprattutto da quel bacino. Siamo contenti di questo fulmine a ciel sereno, mirato senza dubbio a capitalizzare il successo del remake di Resident Evil 2 riproponendo l'accoppiata Leon/Claire, ma non possiamo fare a meno di interrogarci sul motivo di affiancare due prodotti incredibilmente distanti tra loro sapendo che, con buona probabilità, la serie tv risulterà dimenticabile se queste sono le premesse. Sarebbe stato meglio seguire la direzione intrapresa dalla promettente "Arklay", magari perché no recuperando la stessa e riportandola in auge, ma questa è un'altra storia. Oggi cerchiamo di capire dove potrebbe andare a parare l'inatteso Resident Evil: Infinite Darkness.

Un prequel di Revelations 2?

Nei soli cinquanta secondi di trailer è ovviamente impossibile farsi un'idea precisa di cosa, dove e quando succederà nella serie animata, tuttavia ci sono alcuni particolari che balzano all'occhio lasciando almeno ipotizzare dove si inserirà il tutto nella linea temporale della serie. Partiamo dal fatto che i film pubblicati finora seguono un proprio percorso sì parallelo ai videogiochi ma non per forza allineato, ovvero: Resident Evil: Degeneration anticipa gli eventi di Resident Evil 5 (è stato pubblicato nel 2008, un anno prima del videogioco), Resident Evil: Damnation risale al 27 ottobre 2012, circa tre settimane dopo il lancio di Resident Evil 6, ma narra di eventi antecedenti, e infine Resident Evil: Vendetta si colloca esattamente a metà tra il sesto e il settimo capitolo, ed è stato pubblicato mesi dopo l'uscita di Resident Evil 7: Biohazard. Sebbene siano consequenziali uno all'altro e volti ad arricchire la controparte videoludica raccontando eventi antecedenti, che poi si ricollegano ai giochi, con molta probabilità, Resident Evil: Infinite Darkness spezza il ciclo e va ad inserirsi prima della storia di Resident Evil: Revelations 2 - ovvero tra gli eventi di Resident Evil 5 e Resident Evil 6. Prima di Resident Evil: Vendetta.

A suggerirlo sono gli unici due elementi che possiamo davvero considerare validi. Anzitutto, l'aspetto di Claire: per quanto sempre molto giovanile, non può ricollegarsi a un eventuale post Resident Evil 2 sia perché subito dopo essersi salvata parte per l'Europa alla ricerca di Chris dando via agli eventi che porteranno a Resident Evil: Code Veronica, sia perché il suo abbigliamento si avvicina molto a quello di Revelations 2. Non è proprio identico, giacca e camicia sono diverse, ma è chiara a colpo d'occhio la somiglianza con il modello di quello spin-off. A supportare la tesi, per quanto la riguarda, c'è il fatto che alla fine del gioco Claire avesse i capelli corti, un taglio che mantiene anche nell'epilogo qualche mese dopo quando parla con Piers, esattamente agli albori di Resident Evil 6. Da lì non ci sono le basi temporali perché, qualsiasi tragedia occorrerà in Infinite Darkness, possa inserirsi se consideriamo che subito dopo il sesto capitolo Leon è stato scritturato per Vendetta. Si tratta di una scelta certo non scontata ma abbastanza logica, soprattutto se si vuole sfruttare la serie per preparare ancora di più il terreno al personaggio di Alex Wesker, il cui ritorno sembra essere stato confermato in Resident Evil Village. Certo, un taglio di capelli e qualche vestito non fanno una prova schiacciante, in particolare se prendiamo anche in considerazione il manga BIOHAZARD heavenly island (ambientato tre anni dopo Revelations 2, nel 2014) in cui Claire sembra essere tornata la stessa di sempre, ma la somiglianza con il modello del videogioco è fin troppa perché si possa pensare a un caso.

Claire


Stesso discorso si può applicare a Leon, protagonista della seconda metà del trailer in un posto del tutto diverso rispetto alla casa sperduta in cui si ritrova Claire: a occhio sembra essere una villa in cui si stava tenendo un ricevimento, almeno a giudicare dal suo abbigliamento, che per motivi tutti da scoprire è finita nel ciclone del bioterrorismo. Il suo aspetto, soprattutto nel primo piano, si può paragonare più a quello di Resident Evil 6 che non a Resident Evil: Vendetta, dove peraltro è più stanco, trasandato e meno incline a collaborare in quella che ritiene una lotta senza speranza. Qui sembra essere ancora alle dipendenze del governo americano e del presidente Benford. Gli eventi di Resident Evil 7 hanno creato uno stacco troppo grande tra il prima e il dopo, gettando le basi per Ethan in qualità di nuovo protagonista ma anche di un nuovo ceppo del virus (E), perché Resident Evil: Infinite Darkness riesca a incastrarsi - data la presenza dei morti viventi più convenzionali. Senza ulteriori dettagli è difficile avere delle certezze ma da questi piccoli indizi - stiamo ancora indagando per capire se le fiale mostrate nella sequenza di Claire siano in qualche modo un riferimento - e soprattutto dal fatto che in sospeso nel lore c'è anche tutta la questione del Comandante di Umbrella Corps. da poter riprendere, siamo propensi a credere che questa serie animata andrà a raccontare qualcosa di antecedente a Revelations 2. Per ora possiamo solo aspettare, tirando un sospiro di sollievo nell'avere un prodotto più coerente con il gioco.

Leon