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Round One: la terza edizione dell'evento dedicato al mondo dell'esport

Il 25 e 26 ottobre si è tenuta la terza edizione di Round One, l'evento business dedicato al mondo dell'esport organizzato da IIDEA e Ninetynine.

SPECIALE di Giordana Moroni   —   28/10/2022

Nelle giornate di martedì 25 e mercoledì 26 ottobre presso le Officine Grandi Riparazioni di Torino si è svolto Round One, evento business internazionale dedicato agli eSport in Italia organizzato da IIDEA e Ninetynine. La terza edizione ha affrontato diverso temi, tutti legati al settore esportivo, dando voce a diversi attori che lo compongono. Publisher, organizzatori di eventi, giornalisti e giocatori, tutti riuniti per celebrare il segmento degli sport elettronici nell'industria dei videogiochi.

Dalla seconda edizione del rapporto "Landscape del settore eSport in Italia", commissionato da IIDEA a Nielsen e presentato proprio nella cornice di Round One, l'impatto economico degli eSport è cresciuto in Italia del 4%. "Gli eSport sono un segmento del settore dei videogiochi sempre più sviluppato anche nel nostro Paese, non solo in termini di fruizione da parte del pubblico, ma anche di maturazione e professionalizzazione dell'ecosistema locale" dice Marco Saletta, Presidente di IIDEA. Per ulteriori informazioni l'invito è visitare il rapporto completo che potete trovare a questo link.

Un futuro esportivo

Round One si è tenuto a Torino il 25 e 26 ottobre 2022
Round One si è tenuto a Torino il 25 e 26 ottobre 2022

Tra i numerosi panel nelle giornate di Round One uno dei più attesi era quello di chiusura della giornata di martedì, "Dalle origini degli eSport fino al primo unicorno", dove Alessandro Avallone, in arte "stermy", ha raccontato i momenti chiave della sua carriera, dall'inizio come giocatore eSport fino ad arrivare alla posizione di Chief Growth Officer in FACEIT, piattaforma dedicata al gaming competitivo co-fondata dallo stesso Avallone. Nel suo intervento, stermy ha evidenziato come, secondo lui, è essenziale che gli operatori del settore si impegnino a raccontare l'eSport scindendo il lato competitivo da quello del puro intrattenimento e, soprattutto, dimostrare alle realtà commerciali che il settore gaming è meritevole di investimenti a lungo termine.

Durante le giornate di Round One, abbiamo avuto modo di approfondire alcuni aspetti affrontati sul palco dell'evento con Thalita Malagò, Direttore Generale di IIDEA, partendo proprio dalle dichiarazioni di Avallone. "Round One per noi è il primo punto di contatto per raccontare il mondo dell'eSport, anche alle realtà commerciali che vogliono avvicinarsi al mondo del gaming e degli eSport. È naturale che brand e aziende non interne al settore si impegnino in piccoli investimenti, per sondare un nuovo mercato. Altrettanto vero, però, è che spetta a noi operatori del settore far capire che questo non è un mercato mordi e fuggi, ma anzi, dimostrare che il mondo dei videogiochi è in espansione e che offrirà sempre più opportunità."

Panel di apertura di Round One
Panel di apertura di Round One

Parlando di opportunità, un importante segmento tematico è stato rivolto alla formazione dei nuovi talenti dell'eSport, ma non solo. "Nel nostro paese, esiste una buona offerta di formazione specializzata per quanto riguarda lo sviluppo dei videogiochi, più embrionale quella delle figure esportive. Ci sono diversi corsi e master, ma la maggior parte dei professionisti si forma sul campo. Inevitabilmente anche questa crescerà, ma è importante che la formazione vada di pari passo con quella che è la richiesta dell'industria. Nel prossimo futuro ci è richiesto uno sforzo in più sul piano del dialogo con scuole e università, per creare corsi di studio che siano calati sul settore".

Una formazione che non è solo appannaggio di sviluppatori e addetti del settore, ma anche ai talent e creatori di contenuti. Malagò, infatti, ci parla dell'agenda del Ministero dello Sviluppo Economico italiano, che ha identificato come obiettivo dei prossimi anni quello di creare un circuito di formazione adeguato anche alla professione di content creator: "Gli streamer e gli influencer sono, di fatto, un nuovo canale comunicativo e non va disconosciuto. È però importante che ci sia anche una linea di professionalità nell'approcciare quello che a tutti gli effetti è un lavoro, specialmente tenendo conto il peso che può assumere sul pubblico.

Le premiazioni

Marco Ragusa (in arte Vengeur) ha vinto il premio come Best Italian Player
Marco Ragusa (in arte Vengeur) ha vinto il premio come Best Italian Player

Non solo talk e panel ma anche una serata di premiazione degli Italian Esports Awards. La serata è stata condotta da Bryan Ronzani - speaker radiofonico e fondatore di The Box, e Virginia Gambatesa, in arte Kafkanya, content creator e twitcher. La coppia ha brillantemente condotto la serata, nonostante qualche piccolo inconveniente tecnico, consegnando i premi ai vincitori, scelti a loro volta dalla giuria degli Italian eSports Awards, composta da Alessandro "Stermy" Avallone, Cecilia "Aithusa" Ciocchetti, Dimitri "Noodlez" Zografos, Francesco "Deugemo" Lombardo, Riccardo "Tropic" Lichene, Selene "Nancydrew" Mauretto e Simone "AKirA" Trimarchi. La giuria ha selezionato i vincitori di ciascuna delle categorie in gara, ad eccezione del People's Choice: Esports Game of the Year che è stato scelto dal pubblico. Nel dettaglio:

  • Best Italian Competitive Team - Macko Esports
  • Best Italian Organization - Reply Totem
  • Best Italian Player - Marco "Vengeur" Ragusa
  • Best Italian Caster - Roberto "Kenrhen" Prampolini
  • Best Gaming Audio Campaign - Sony Interactive Entertainment Italia (PlayStation) con il suo Progetto Gran Turismo 7
  • Best Italian Event - PG Nationals di Rainbow Six Siege
  • Best Italian Commercial Activation - Gucci x FACEIT con la FACEIT Gaming Academy
  • Italian Content Creator - Riccardo "Piz" Pizzinelli
  • Esports Game of the Year - Counter Strike: Global Offensive.
  • People's Choice: Esports Game of the Year - Valorant