Qualche settimana fa abbiamo raccontato nei dettagli la particolare e difficile situazione in cui versano Smite e il suo publisher Hi-Rez: dopo l'annuncio di Smite 2 - protagonista di una strana operazione sequel molto simile a quella che anni fa toccò Overwatch 2 di Blizzard - ha avuto inizio una discussa fase Closed Alpha che non è affatto riuscita a ottenere l'accoglienza sperata, portando a un crollo nei giocatori del primo capitolo e all'apposizione del bollino "Mixed" accanto alle recensioni del secondo. Ciò è successo per diverse ragioni, a partire da ristrettissimo numero di modalità e soprattutto di personaggi disponibili, passando per l'impossibilità di integrare diverse vecchie skin acquistate dai giocatori, per arrivare ovviamente anche al prezzo d'ingresso, obbligatorio per accedere alla alfa chiusa.
Così, nel corso degli ultimi mesi, Hi-Rez si è trovata costretta a inserire il turbo e a prendere una serie di decisioni drastiche, per esempio sospendendo in via definitiva gli aggiornamenti del primo capitolo e mettendo in pausa anche la creazione di nuove skin, con il fine ultimo di accelerare il più possibile i lavori sul sequel e presentare una versione molto più avanzata rispetto a quella che aveva segnato il 2024.
Abbiamo partecipato a un incontro a porte chiuse con i rappresentanti di Titan Forge e Hi-Rez che ci hanno svelato tutto quello che c'è da sapere sulla Beta gratuita di Smite 2, ovvero il grande rilancio pensato dagli sviluppatori per sovvertire il destino. Le novità sono tantissime e investono le divinità protagoniste, le modalità di gioco e anche meccaniche di gameplay essenziali, ma la situazione generale rimane piuttosto delicata.
Smite 2 in breve
Oltre a esser stato per dieci anni la gallina dalle uova d'oro di Hi-Rez, Smite è l'unico MOBA che sia mai riuscito ad avere una base installata più corposa su console rispetto all'ecosistema PC, con un equilibrio molto vicino al 50%. Ancorato alla tematica della mitologia, nonché alla messa in scena di battaglie fra divinità appartenenti a diversi pantheon, Smite 2 è un Battle Arena che ha scelto di adottare l'inquadratura in terza persona, presentandosi in maniera estremamente accessibile per chiunque non abbia particolare dimestichezza con il genere.
Questa particolare natura gli ha permesso di imporsi per anni nella selezione dei "Big 3", alle spalle di colossi come League of Legends e DotA 2: rispondendo a una specifica nicchia di mercato ha raramente sentito la pressione della concorrenza ed è stato libero di crescere fino a diventare un titolo enorme, caratterizzato da oltre cento divinità, centinaia di skin uniche e una quantità fuori scala di linee di dialogo doppiate dai voice-actor. Smite 2 è semplicemente una versione riveduta e corretta del primo episodio destinata nel tempo a rimpiazzarlo: un po' come accaduto sul fronte di Overwatch 2, gli sviluppatori hanno scelto di rivedere lo stile artistico, modificare qualche meccanica strutturale e portare diverse altre novità, la maggior parte delle quali legate all'adozione dell'Unreal Engine 5.
Contenuti e novità della Beta gratuita di Smite 2
La prima grande novità sta indubbiamente nel ritorno del free-to-play a partire dal 14 gennaio e nel crollo dell'argine che richiedeva il pagamento per accedere alla versione Alpha, limitando enormemente la base installata. Gli autori affermano di non aver compiuto questa scelta solamente per attrarre il pubblico storico, ma soprattutto per raccogliere dati e feedback che saranno centrali per la nuova filosofia di sviluppo: Smite 2 è visto come una creatura che deve evolversi costantemente assieme all'utenza, rispondendo alle sue esigenze addirittura attraverso patch rilasciate su base giornaliera.
Per chi non lo sapesse, la realizzazione di Smite 2 si è resa necessaria per svecchiare l'apparato tecnico e meccanico del predecessore: il passaggio a Unreal Engine 5 è stato visto come lo strumento salvifico in grado di far sopravvivere per un'altra generazione il MOBA di Hi-Rez. Ciò ha portato indubbiamente dei vantaggi, come un incremento della fedeltà visiva, la messa in scena di animazioni e particellari più elaborati, soprattutto l'implementazione di un sistema di scaling ricostruito da zero e nuove meccaniche di gioco, ma ha anche generato parecchie problematiche. La più impattante sta senz'altro nella difficoltà nel ricreare da zero le oltre 130 divinità presenti nel primo episodio, senza contare che molti di essi necessitano di profondi rework, con il risultato che al lancio della Beta saranno presenti 45 dei, ovvero poco più di un terzo del totale originale.
Accanto ad Aladdin, personaggio totalmente inedito che tratteremo approfonditamente, con la Beta tornano Ullr, Agni, Geb e Mulan. Nelle settimane successive, invece, dovrebbe toccare a Rama, Hun Batz, Vulcan, Cabrakan e Achilles. In linea di massima Titan Forge sta provando a implementare circa tre divinità ogni tre settimane: ciò significa che, con i ritmi attuali, dovrebbero servire almeno 28 settimane per rivedere il vecchio roster ripristinato, ma è molto probabile che occorrerà più tempo, perché una volta sollevata l'attuale situazione di "emergenza" il team tornerà a dedicarsi ad attività al momento congelate come la produzione di nuove skin.
Sul fronte delle modalità di gioco, il lancio della Beta segna il ritorno di Joust, ovvero l'amatissimo tre contro tre su singola "lane" stavolta legato a una mappa d'ispirazione arturiana, una rivisitazione completa della classica Conquest - la modalità competitiva per eccellenza - nonché una variante Alpha di Assault. Ciò significa che dal 14 gennaio saranno disponibili Conquest, Arena, Joust e Assault, che dovrebbero essere seguite a stretto giro dagli uno contro uno che caratterizzano Duel.
Ci sono poi tantissime modifiche che sin dalla Closed Alpha hanno impattato diversi aspetti del gameplay: l'introduzione delle statistiche Strenght e Intelligence, per esempio, ha di fatto rimosso qualsiasi limite alla personalizzazione degli dei attraverso gli oggetti del negozio, mentre sul fronte degli equipaggiamenti sono state introdotte varianti attive che mirano ad aumentare la profondità degli scontri. Gli sviluppatori hanno dichiarato che stanno cercando di evolvere la formula senza cambiarne le fondamenta, ma - come insegnato dal caso di Blizzard - non è affatto semplice trovare un equilibrio: non si sa mai quale possa essere la ragione per cui gli appassionati si sono innamorati di determinate dinamiche o del kit di alcuni personaggi specifici.
La versione Open Beta di Smite 2 introduce un'altra grossa tornata di cambiamenti: la mappa Conquest è stata rinnovata del tutto, Aladdin è interamente basato su sistemi mai visti prima, fra qualche tempo vedremo emergere skin in collaborazione con Il Signore degli Anelli, ma forse la novità più importante risiede negli Aspect, una dinamica che rischia di stravolgere completamente il modo in cui i ruoli del MOBA sono stati intesi fino a questo momento.
Le novità nel dettaglio, da Aladdin agli Aspects
Le abilità di Aladdin sono una testimonianza piuttosto concreta di ciò che la nuova architettura di Smite 2 è in grado di fare: innanzitutto, gli è concesso esprimere tre desideri nel corso della partita, scegliendo di ottenere tantissimo oro, di resuscitare immediatamente dopo la sconfitta oppure di resettare istantaneamente tutti i tempi di ricarica. Ma le vere novità stanno negli attacchi stile tag-team (re-fire) con il Genio, nella capacità di correre lungo i muri dell'arena per poi piombare sui nemici - un grado d'interazione che in passato si era visto solo con Cliodhna - e soprattutto nella sua Ultimate, che rinchiude il nemico dentro una Lampada Magica, ovvero un'arena contenuta in una dimensione parallela, nella quale il malcapitato è costretto ad affrontare Aladdin e chiunque altro sceglierà di entrare. Di base Aladdin sarà un Assassin di natura magica, archetipo in passato parecchio sottorappresentato, non fosse stato per la presenza, per esempio, di varianti come Ao Kuang.
Ciascuno degli altri personaggi parte di questa tornata ha a sua volta ricevuto delle modifiche al kit standard: Ullr ha visto il potenziamento del cambio della "Stance", che rispettando determinate condizioni aumenta le protezioni o crea aree di rallentamento, mentre Agni "prende fuoco" dopo aver eliminato un nemico, portando istantaneamente l'accumulo della sua passiva al massimo. Geb ha ora la possibilità di spiccare un salto al termine del classico rotolamento e applicare knockup ai nemici, mentre Mulan non solo ha ottenuto uno stendardo consumabile che incrementa l'esperienza ottenuta e la velocità di movimento, ma ora le maestrie raggiunte nelle abilità base si riflettono anche nella combo che costituisce la sua Ultimate. Insomma, gli sviluppatori stanno continuando a sfruttare il porting su Smite 2 per rifinire e rinfrescare il gameplay delle singole divinità, ma è evidente che servirà parecchio lavoro prima di trovare l'equilibrio giusto.
La più grande rivoluzione resta senza dubbio quella portata dagli Aspect: ora alcuni dei - al lancio della Beta saranno solo 20 - avranno la possibilità di scegliere fra due diversi Aspect al momento della selezione, ovvero due "forme" che cambiano totalmente le dinamiche di gameplay. Athena, per esempio, ha un'Aspect che stravolge la sua Ultimate, permettendole di bersagliare gli avversari anziché i compagni: si tratta di una modifica enorme, chiaramente pensata per permetterle di giocare con più efficacia ruoli come Solo o Jungle anziché il tradizionale Support. Cernunnos, da sempre un ADC, può rinunciare al danno della distanza e diventare totalmente corpo a corpo, ottenendo danno ad area grazie ai suoi buff legati alle stagioni. The Morrigan, infine, è libera di scegliere fra il classico "Clone" esca che la rende invisibile e una nuova variante che permette di teletrasportarsi istantaneamente alla posizione della copia.
L'obiettivo di Titan Forge è ancora una volta quello di incrementare la libertà nella specializzazione dei personaggi, forse anche per rispondere alle carenze dell'attuale roster di divinità, ma per trarre conclusioni toccherà scoprire come si evolveranno gli Aspect nel tempo. A margine, ci sono letteralmente una valanga di altri aggiornamenti che hanno toccato l'intera esperienza, da quelli relativi agli oggetti fino alle modifiche che hanno caratterizzato la mappa di Conquest, in particolare il funzionamento della giungla, i Camp e le soprattutto le relative ricompense, che adesso garantiscono anche Vision. Visto quanto è corposo l'aggiornamento vi rimandiamo ai canali ufficiali della compagnia.
Prime impressioni
Prima di concludere è necessario fare un paio di considerazioni. La buona notizia è che il lancio gratuito della Beta di Smite 2 rappresenta un grande giro di boa per l'operazione di Hi Rez, ciò di cui l'opera aveva estremamente bisogno per presentarsi di fatto al giudizio del pubblico. Settimana prossima, con l'apertura dei server, sarà decisamente più semplice farsi un'idea della bontà del lavoro svolto da Titan Forge, ma la cosa ancor più importante è che gli autori potranno finalmente contare sul corposo feedback del pubblico di massa. Se dovessero mantenere gli stessi ritmi e l'attenzione per la comunicazione che ha segnato gli ultimi quattro mesi, il futuro dell'opera potrebbe essere roseo.
Al contempo, ci sono un paio di elementi che rischiano di smorzare l'entusiasmo, a partire dal roster di divinità disponibili: 45 dei sono un bel passo avanti rispetto all'esperienza dell'ultimo anno, ma era capitato davvero molto raramente che il seguito di un gioco come servizio si presentasse al pubblico con meno contenuti rispetto al predecessore. Inoltre, l'introduzione degli Aspect rischia di allontanare ulteriormente Smite 2 da un'idea di reale completezza: delle 130 divinità originali ce ne sono solamente 45, ora di quelle 45 solo 20 hanno degli Aspect. Certo, è prestissimo per tirare le somme e toccherà al 2025 chiarire il destino di Smite 2, ma se da una parte gli sviluppatori hanno indubbiamente imboccato il sentiero giusto, dall'altra ci sono ancora diverse questioni irrisolte, come per esempio quella relativa alle skin.
La beta aperta di Smite 2, disponibile dal prossimo 14 gennaio 2025, rappresenta molto più di una semplice prova del fuoco per lo storico MOBA di Hi Rez: dopo un'annata estremamente complicata, i frutti di tutto il lavoro svolto saranno finalmente messi a disposizione di tutti i videogiocatori. 45 divinità, 6 modalità, l'esordio di Aladdin, le tantissime rielaborazioni e la meccanica rivoluzionaria degli Aspect sono le pedine selezionate dagli sviluppatori per riportare le battaglie divine sotto i riflettori, componendo un'offerta parecchio corposa. Al tempo stesso, il giorno in cui Smite 2 si potrà davvero definire completo sembra ancora parecchio lontano nel futuro, e se c'è una cosa che il moderno pubblico dei giochi come servizi non pare disposto a fare, quella è proprio aspettare. Siamo di fronte all'inizio di un nuovo ciclo di successi o alla base di una montagna difficile da scalare? La risposta potrà darla solamente il 2025.
CERTEZZE
- Smite 2 torna finalmente free to play
- Cinque personaggi aggiunti fra cui Aladdin
- Gli Aspect sono una meccanica rivoluzionaria
- Il ritmo degli aggiornamenti è aumentato molto
DUBBI
- Siamo ancora a 45 divinità su più di 130 totali
- Le novità rischiano ritardare ancora i tempi
- Tanti cambiamenti... forse troppi?
- Il pubblico non ha dimenticato la questione delle skin