Sul nuovo Spider-Man: Miles Morales si sono spesi ormai fiumi di parole, se non altro perché agli onori della cronaca c'è andato per uno sfortunato corto circuito comunicativo. La storia dell'upgrade ormai la sapete tutti - l'abbiamo ricapitolata nella nostra precedente anteprima - e non possiamo dire che la community abbia preso con filosofia le controverse decisioni di Insomniac, specialmente la decisione di cambiare le fattezze di Peter Parker. Tutte queste polemiche hanno finito per offuscare l'identità di questo titolo che accompagnerà il lancio di PlayStation 5 a novembre: i ragazzi di Game Informer hanno provato l'inizio del gioco e dal loro coverage si intuisce che potrebbe riservare parecchie sorprese anche ai più scettici...
La nascita di un nuovo Spider-Man
Concepito per sostituire il defunto Peter Parker nell'universo editoriale Ultimate prima che Marvel Comics lo cancellasse dall'esistenza - tipo, letteralmente, nel crossover Secret Wars - Miles Morales ha pian piano conquistato tantissimi lettori, diventando una delle punte di diamante della Casa delle Idee, così importante da dedicargli un intero lungometraggio animato (Spider-Man: Un nuovo universo) nel 2018 e poi introdurlo anche nel Marvel's Spider-Man di Insomniac come comprimario. A questo punto siamo a tre "origini" diverse, praticamente il marchio di fabbrica di ogni supereroe Marvel che si rispetti: Miles veniva morso da un ragno geneticamente modificato nel finale del primo gioco, ed è per questo motivo che Spider-Man: Miles Morales racconterà il suo esordio supereroistico a un anno di distanza da quell'evento cruciale. All'inizio del gioco, infatti, Miles sta ancora scoprendo i suoi poteri e i suoi limiti, sebbene scalpiti per accompagnare Peter nelle sue scorribande. A scrivere questa storia ci penseranno ben tre penne: Ben Arfmann, Mary Kenney e Evan Narcisse. Quest'ultimo ha già scritto la miniserie a fumetti Rise of the Black Panther, ma anche un dialogo nel gioco del 2018 inerente all'ambasciata del Wakanda: ciò suggerirebbe che questa nazione super tecnologica, sulla quale regna la Pantera Nera, potrebbe fare capolino nella storyline di Miles.
Spider-Man: Miles Morales inizia sotto Natale, nel primo giorno delle vacanze invernali, a Harlem. La famiglia Morales si è trasferita nel famoso quartiere dopo la morte del padre di Miles, e quest'ultimo si sta ancora ambientando. Harlem, per come la descrive Game Informer, fa uno sfoggio di colori, illuminazioni ed effettistica che lascia a bocca aperta. Sembra che Insomniac abbia scelto lo scenario e il periodo natalizio proprio per stupire i giocatori, introducendo il personaggio di Miles con una passeggiata tra negozi e insegne brillanti. Un murale attira l'attenzione di Miles: l'autore lo ha dedicato a Spider-Man, e il nostro nuovo protagonista gli suggerisce di lasciare un po' di spazio per un altro Uomo Ragno. Insomniac ha scelto Nadji Jeter per doppiare Miles in lingua inglese, un attore che lo ha già interpretato nella serie animata trasmessa da Disney XD. Jeter ha spiegato che in questo sequel ha preferito dare a Miles un tono più maturo, visto che ha un anno in più sulle spalle e nuove responsabilità che lo rendono un uomo adulto.
Il direttore creativo Brian Horton ha ammesso che Harlem si potrebbe considerare quasi un personaggio a sé stante. I giocatori potevano esplorare il quartiere già in Marvel's Spider-Man, ma Insomniac l'ha quasi completamente rinnovato in questo sequel, chiamando a raccolta anche una schiera di consulenti perché aiutassero a renderlo il più verosimile possibile, grazie anche alle capacità di PlayStation 5 come il supporto al ray tracing che impreziosisce i riflessi sull'asfalto bagnato. Nel prologo, Miles attraversa una buona parte di Harlem per raggiungere un negozio e svolgere una commissione per sua madre Rio, impegnata in una campagna politica, ma è proprio a questo punto che si fa vivo Peter, il quale avrebbe bisogno di una mano con un problema da supereroe. Miles non se lo fa ripetere due volte, si toglie gli auricolari e un attimo dopo lo vediamo volteggiare sopra la città in un rozzo costume artigianale che si è fatto da sé.
I movimenti di Miles non sono fluidi e aggraziati come quelli di Peter, e dimostrano ancora una volta la sua inesperienza. Il game director Cameron Christian ha rimarcato questo dettaglio che gli animatori hanno introdotto sapientemente anche nei combattimenti: Miles è un po' maldestro e manca della sicurezza forgiata nelle mille battaglie del suo mentore. Questa sequenza iniziale serve proprio a mostrarci il modo in cui la vita familiare di Miles si intreccia con la sua carriera di supereroe in erba, quando sua madre lo chiama al telefono per avere notizie sulla commissione suddetta. Miles è costretto a inventare una scusa e a riagganciare, per poi raggiungere Peter in cima a un grattacielo dove i due scambiano quattro amichevoli chiacchiere sulla situazione, mentre l'Uomo Ragno originale sorseggia un caffè a testa in giù. I due eroi devono supervisionare il trasferimento aereo dei prigionieri che erano evasi dal Raft nel prequel e che adesso stanno tornando in carcere. Ovviamente va tutto a catafascio e i due si ritrovano a fronteggiare una vecchia conoscenza, Rhino, e una folla di criminali incattiviti.
Il primo boss
Il prologo serve quindi da tutorial per chi non ha mai giocato Marvel's Spider-Man e anche per chi lo ha fatto, ma non sa ancora quanto Miles sia diverso da Peter Parker. Rhino è un pezzo da novanta per cui Miles non è ancora pronto, così Peter lascia al giovane protagonista il compito di mettere fuori gioco i carcerati mentre lui si occupa del villain. Miles si sbarazza in fretta dei suoi avversari tirando calci, pugni e ragnatele, ma Rhino comincia a seminare distruzione per mezza città, sfondando muri, abbattendo palazzi e disintegrando un po' tutto quanto mentre Peter cerca di domarlo. È un inseguimento altamente cinematografico, caratterizzato da qualche Quick Time Event (QTE) in cui Miles deve schivare detriti e altri attacchi di Rhino per raggiungerlo. Nel caos c'è spazio anche per una divertente gag incentrata su J. Jonah Jameson, il famoso autore del podcast Just the Facts che torna a denigrare l'Uomo Ragno grazie alla penna dello scrittore Christos Gage. Quando Rhino si ferma finalmente nei pressi di uno stabilimento della Roxxon Industries, Peter è troppo acciaccato per combattere e il giocatore assume il completo controllo di Miles.
La dura battaglia con Rhino, un mix di cinematiche e gameplay, risveglia in Miles un nuovo potere che i fan del fumetto conoscono bene. Miles può infatti canalizzare una corrente bioelettrica nelle mani, e scaricarla con un potentissimo pugno stordente. A battaglia conclusa, e con essa un primo tutorial sul sistema di combattimento, arriva la Roxxon a raccogliere i cocci. La capeggia un nuovo personaggio, Simon Krieger, doppiato in inglese da Troy Baker: i lettori Marvel probabilmente ricorderanno questo nome, legato più che altro al passato di Iron Man. In Spider-Man: Miles Morales, Krieger è il direttore del progetto NuForm, una nuova forma di energia pulita che sta aiutando la corporazione a salire i vertici del business, specialmente ad Harlem. Horton non è andato tanto per il sottile e ha anticipato che la Roxxon sarà la principale antagonista del gioco - non avevamo dubbi, considerando il suo ruolo storico nei fumetti - e che la storia si incentrerà anche sul mistero dell'energia NuForm e delle sue origini.
Un nuovo costume
Noi sappiamo già che la NuForm sarà contesa tra la Roxxon e l'Underground, una società criminale segreta che abbiamo visto in azione in occasione del PlayStation 5 Showcase: in quel trailer, abbiamo scoperto che a guidare l'Underground c'è Tinkerer, un altro super criminale storico della Casa delle Idee, noto in Italia come il Riparatore, che però in questo gioco avrà fattezze femminili. In ogni caso, Spider-Man: Miles Morales dovrebbe includere avversari vecchi e nuovi, e Insomniac ha lasciato intendere che, in qualche misura, ci sarà spazio anche per quelli già affrontati nel prequel, a cominciare dai Sinistri Sei ancora in libertà.
A occuparsene, però, sarà proprio Miles, perché Peter ha una notizia sconvolgente per lui: ha fatto la plastica facciale! No, stiamo scherzando, ma è in questo preciso momento che il Spider-Man toglie per la prima volta la maschera nel sequel, rivelando i suoi nuovi lineamenti. Per chi comincerà a giocare il franchise Insomniac direttamente su PlayStation 5 non farà alcuna differenza, ma per i giocatori che hanno già trascorso molte ore in compagnia di Peter nel Marvel's Spider-Man del 2018, questo cambiamento sarà spiazzante. Insomniac avrebbe compiuto questa scelta per allineare meglio le fattezze di Peter con la voce del suo doppiatore originale, Yuri Lowenthal, e perciò avrebbe sostituito il modello John Bubniak con il britannico Ben Jordan.
Quale che sia il vero motivo - qualcuno sospetta che Insomniac avrebbe ringiovanito Peter per rievocare i lineamenti adolescenziali di Tom Holland, l'attore che lo interpreta nel Marvel Cinematic Universe - questo momento è cruciale per un'altra ragione: Peter informa Miles che dovrà partire insieme a Mary Jane per qualche settimana, e per questo motivo gli affida New York... e un nuovo costume. È soltanto il primo di quelli che i giocatori potranno sbloccare, ma ha una doppia rilevanza: innanzitutto, è una specie di promozione da parte del suo mentore; in secondo luogo, è collegato alla rete informatica di Peter e quindi Miles ha accesso a svariate funzioni ogni volta che indossa la maschera. Insomniac avrebbe approfittato di questa occasione per rivelare a Game Informer che in Spider-Man: Miles Morales ci saranno meno costumi rispetto al prequel, e che la maggior parte di essi sarà in qualche modo familiare coi colori iconici del personaggio, anche perché nei fumetti Miles non è che abbia cambiato costume tante volte quanto lo ha fatto Peter che, lo ricordiamo, tra le altre cose ha militato anche nei Fantastici Quattro.
Tornato a casa, dove lo aspetta l'amico Ganke Lee, Miles può finalmente sperimentare le funzioni della tuta, insieme a quelle di un app che il geniale Ganke ha sviluppato appositamente per lui e che sostituisce la radio della polizia del prequel. Basta toccare il touch pad del DualSense per richiamare la colorata schermata del cellulare, mandando in slow motion il gioco, e scegliere le attività e le missioni secondarie che si vuol seguire: a quel punto, un indicatore suggerirà la distanza che separa Miles dal suo nuovo obiettivo quando il gioco riprende a scorrere normalmente. Nonostante sia una specie di DLC stand-alone come Uncharted: L'eredità perduta, Spider-Man: Miles Morales darà spazio anche all'open world e a una pletora di attività secondarie che ricompenseranno il nostro eroe con vari costumi - Game Informer ne descrive uno con gattino annesso che cambia i colpi di grazia di Miles in combattimento! - e i materiali necessari a fabbricare diversi gadget.
Un po' di botte, un po' di stealth
Le attività secondarie saranno più o meno le stesse affrontate in Marvel's Spider-Man, come i crimini e le rapine in corso, ma ce ne saranno di nuove incentrate su Miles e sulle sue peculiari capacità. Se nel primo gioco Peter poteva dedicarsi agli esperimenti scientifici nel laboratorio del Dottor Octopus, in questo Miles potrà risolvere alcuni enigmi ambientali usando i suoi poteri: per esempio, collegando due cavi con la sua ragnatela per poi indurre una scarica bioelettrica e aprire una porta bloccata. Ribattezzato Venom Strike da Ganke - sebbene il famoso villain omonimo non c'entri proprio niente, attenzione - questo potere bioelettrico diventa una parte integrante del repertorio di Miles e va padroneggiato attentamente. Esso attinge a un indicatore che si carica nel tempo e che consente di approcciare i combattimenti in modo più strategico, anche perché non deve necessariamente potenziare gli attacchi di Miles ma anche i suoi movimenti, consentendogli, per esempio, di saltare più in alto.
Miles può anche sfruttare numerosi gadget di sua fabbricazione, come per esempio una sorta di mina radiocomandata che emette una scarica elettrica nella zona circostante, oppure un dispositivo che attira i nemici, riposizionandoli per un colpo di grazia ad area. Miles ha anche un altro potere molto utile che sfrutta un secondo indicatore: può infatti diventare temporaneamente invisibile per prendere i nemici di sorpresa o sparire dalla loro vista. La componente stealth avrà un ruolo importante anche in Spider-Man: Miles Morales, soprattutto perché Miles potrà attaccare i nemici anche dai muri e non solo dal soffitto, ma Insomniac ha deciso di concedere una maggiore libertà ai giocatori proprio con l'ausilio dell'invisibilità, che sostanzialmente permette anche di resettare lo schieramento dei bersagli se Miles è stato incauto e si è fatto scoprire anzitempo. Combattendo, completando le missioni secondarie - che includono l'addestramento in compagnia di un Peter olografico - e trovando i vari collezionabili, Miles aumenta di livello e impara nuove abilità e bonus utili.
Lo sviluppatore ci teneva anche a sottolineare che i giocatori assumeranno il controllo soltanto di Miles per tutta l'avventura. È chiaramente una risposta alle critiche ricevute per le ridondanti sessioni nei panni di Mary Jane nel primo gioco, non proprio apprezzatissime dai giocatori. Quando Miles non indossa il costume, il giocatore ha l'occasione di sbirciare nella sua vita privata e conoscere meglio Harlem, i suoi amici e la sua famiglia. Lo zio di Miles, Aaron Davis, che nei fumetti è il criminale mascherato Prowler, dovrebbe comparire anche nel gioco; inoltre, la sceneggiatura approfondirà l'amore che Miles nutre per la musica, trasmessogli da suo padre. La colonna sonora avrà una certa importanza anche nel gameplay, probabilmente sotto forma di collezionabile, e può vantare i brani di Jaden Smith, Kid Cudi e Boi-1da. In una scena mostrata ai ragazzi Game Informer, Miles incontra Hailey, un'artista sordomuta che sembrerebbe avere un ruolo centrale nello svolgimento della storia... ma per scoprire in che modo, dovremo necessariamente aspettare l'uscita del gioco a novembre.
Quanto è sequel Spider-Man: Miles Morales, e quanto è DLC? Il nuovo titolo di Insomniac dovrà rispondere a questa domanda, perché a lungo si è mostrato come una specie di via di mezzo tra i due formati, ma i riflettori che Game Informer ha puntato sul prologo e sul gameplay basilare del gioco fanno pensare a un'avventura imperdibile per i fan dell'Uomo Ragno che hanno apprezzato il primo gioco nel 2018. Mancano poche settimane e poi ci metteremo le mani sopra anche noi.
CERTEZZE
- Miles è un gran bel personaggio che merita il palcoscenico
- Il sistema di combattimento sembra ancora più ricco e divertente
DUBBI
- La durata dell'avventura è un grosso punto di domanda
- Molti contenuti appaiono parecchio derivativi