Marvel's Spider-Man Remastered per PS5, presentato ufficialmente ieri con i primi due trailer, vedrà il debutto di un nuovo Peter Parker interpretato da Ben Jordan in sostituzione dell'attore originale, John Bubniak. Esistono dei motivi assolutamente legittimi per guardare con fastidio a questo recast, ma magari non sono quelli che immaginate.
La presentazione di Marvel's Spider-Man Remastered, avvenuta ieri, ha rivelato tutte le novità di questa edizione rimasterizzata, disponibile esclusivamente per gli utenti che acquisteranno la Ultimate Edition di Marvel's Spider-Man: Miles Morales sulla nuova console Sony.
La grafica del gioco vanterà infatti un livello di dettaglio inedito e un'effettistica avanzata, in particolare grazie all'introduzione del ray tracing. Inoltre sarà possibile attivare una modalità Performance a 60 fps per godere di un'esperienza sostanzialmente più fluida grazie alle capacità tecniche di PlayStation 5.
Come già accennato, infine, il personaggio di Peter Parker avrà un volto completamente nuovo. La decisione presa da Insomniac Games ha inevitabilmente scatenato le polemiche, con centinaia di utenti che si sono lamentati del recast in maniera anche piuttosto vivace.
In effetti parliamo di un titolo che ha piazzato oltre 15 milioni di copie, ponendosi come l'esclusiva PS4 più venduta di sempre negli USA. Viene da sé che tutte queste persone si siano ovviamente abituate ad associare il volto di John Bubniak alla voce di Yuri Lowenthal.
Il cambio di attore, peraltro, è stato interpretato dalla maggior parte degli utenti come una manovra dettata unicamente dalla maggiore somiglianza di Ben Jordan all'attuale volto cinematografico di Spider-Man, Tom Holland.
Tale fattore si è tradotto anche in un sostanziale ringiovanimento visivo del personaggio, che in alcune immagini sembra avere un'età inferiore rispetto a quella di Mary Jane e dello stesso Miles Morales, a cui in teoria Peter dovrebbe fare da mentore.
La spiegazione fornita dagli sviluppatori per questa scelta rappresenta un altro problema e lo riteniamo un errore comunicativo, visto che ci si è nascosti dietro ad alcune non meglio precisate esigenze tecniche, nella fattispecie la maggiore corrispondenza del viso di Jordan a quello del doppiatore e autore del motion capture, Yuri Lowenthal.
Arriviamo quindi ai veri motivi per cui questo recasting dovrebbe davvero infastidire gli utenti. Si tratta innanzitutto di una questione di onestà e di trasparenza: sostenere che si cambia l'attore per via di una scarsa corrispondenza con il doppiatore significa dire che in origine la scelta di John Bubniak è stata sbagliata.
Cioè che Sony, Marvel e Insomniac Games si sono messi attorno a un tavolo per decidere a quale attore affidare il volto del loro personaggio più rappresentativo per quella che sarebbe stata con ogni probabilità una serie di giochi, quantomeno una trilogia, e hanno scelto male.
Altra argomentazione ben poco solida è che non si potesse lavorare sul modello poligonale del Peter Parker di Marvel's Spider-Man per migliorarlo, come dimostra l'immagine qui sopra.
Era ovviamente possibile e la questione della corrispondenza facciale lascia il tempo che trova, come dimostrano tantissime altre produzioni, cinematografiche e videoludiche, in cui tale valore è prossimo allo zero eppure sono stati ottenuti risultati straordinari. The Last of Us? Guardiani della Galassia? Lo Hobbit? C'è l'imbarazzo della scelta.
Si torna dunque all'esigenza di ringiovanire il protagonista e renderlo più simile a Tom Holland, che sospettiamo sia il vero motivo dietro questa operazione. Una mossa mediaticamente rischiosa e a nostro avviso poco lungimirante per almeno tre motivi.
Il primo è che con Marvel's Spider-Man gli sviluppatori di Insomniac Games erano riusciti a dar vita finalmente una riduzione videoludica convincente del personaggio, con tante peculiarità che la distinguevano dalle incarnazioni fumettistiche, animate e cinematografiche dell'Uomo Ragno.
Un Peter Parker unico e diverso dagli altri, insomma, con una caratterizzazione certamente migliorabile sul piano tecnico ma che tantissimi utenti avevano comunque apprezzato e fatto propria
Scontentarli e innescare una polemica è l'ultima cosa che servirebbe a Sony in un momento così importante e delicato, specie in combinazione con le lamentele circa il fatto che la remaster non sarà disponibile gratuitamente per i possessori del gioco originale.
Il secondo motivo risiede nel fatto che buttare all'aria la caratterizzazione originale del Peter Parker di Insomniac Games per inseguire l'aspetto di Tom Holland potrebbe portare in un prossimo futuro a un ulteriore recasting.
Il contratto dell'attore inglese è infatti in scadenza: in teoria a Holland rimane un unico episodio di Spider-Man ancora da girare, e sebbene un rinnovo appaia come una possibilità concreta, vista anche la giovane età dell'interprete, non è detto che si proceda in tale direzione.
Il terzo motivo è il modo in cui questa scelta del ringiovanimento di Peter Parker somigli in maniera inquietante a quello che è stato fatto nei fumetti di Spider-Man durante una delle saghe più odiate di sempre: One More Day.
In estrema sintesi, i dirigenti Marvel decisero nel 2007 che il personaggio con cui generazioni di fan erano cresciuti, che nel 1987 si era felicemente sposato con Mary Jane Watson e che ormai da anni lavorava come insegnante, doveva tornare a essere un adolescente per avvicinarsi all'età media dei nuovi lettori.
Ebbene, moltissimi appassionati di lunga data hanno abbandonato i fumetti di Spider-Man proprio in seguito a quella nefasta decisione. Con le dovute proporzioni, accadrà qualcosa di simile anche a Marvel's Spider-Man? Parliamone.