Il primo impatto con la beta di Splitgate 2 ci ha riportato subito alla memoria il lancio del primo capitolo perché per le prime 48 non siamo proprio riusciti a giocare. Al lancio i server sono stati messi offline per 24 ore a causa dei troppi giocatori; il giorno dopo, invece, il tempo di attesa per entrare in partita era tra le due e le tre ore. Dopo un altro giro di aggiornamenti, Splitgate 2 ha finalmente aperto le porte e siamo riusciti a provare in modo estensivo il seguito di quel "Halo con i portali" che ha conquistato gli amanti degli sparatutto in prima persona nell'estate del 2021.
Sono cambiate tante cose in questi quattro anni all'interno del gioco di 1047 Games (lo studio nato dagli studenti del college che hanno creato Splitgate 1 come passatempo), ma il cuore da arena shooter batte ancora molto forte. La novità che potrebbe far storcere il naso ai puristi è l'introduzione di tre classi, ciascuna con una sua abilità e un limitato arsenale di gadget unici. Vista la natura free-to-play questo secondo capitolo ha dovuto fare uno sforzo di differenziazione che, secondo noi, funziona.
Il problema principale che gli sviluppatori di Splitgate 2 dovevano risolvere, infatti, è lo stesso di ogni sparatutto in prima persona gratuito che vuole provare a sfondare nell'affollatissimo mercato odierno: l'unicità. Il gioco, per come lo abbiamo provato in beta, riesce nel suo intento senza alienare la base di utenti alla ricerca di un arena shooter contemporaneo che non ha paura di sperimentare. I problemi tecnici che abbiamo riscontrato giocando e le difficoltà evidenti del sistema di matchmaking attuale, però, potrebbero mettere i bastoni tra le ruote al progetto.
Una ricetta che funziona
Chi ha giocato ad Halo negli ultimi 15 anni sarà subito a suo agio con le modalità Arena di Splitgate 2. Da Hotzone a Splitball, passando per Dominio e Deathmatch, l'azione è frenetica, i tempi di uccisione (time to kill) ragionevoli e l'attesa per il rientro è rapida quanto basta. Ogni tanto compare un'arma pesante (cecchino, lanciarazzi o mazza da baseball nelle veci del Martello Gravitazionale) e l'abilità di ogni giocatore ha tempo e modo di esprimersi.
I portali restano protagonisti assoluti del gameplay e la differenza tra chi sa usarli e chi no è evidente. Le zone in cui è possibile posizionarli sono facili da imparare e sfruttare: la curva di apprendimento è molto dolce e inizia a premiare quasi subito chi si mette a ricordarsi e sfruttare le combinazioni e le sinergie usate dagli altri giocatori.
Dove il gioco inizia a innovare sul serio è nella sua playlist Assalto, in cui tre squadre rivali da otto giocatori ciascuna si affrontano in grandi mappe piene di punti di interesse. Queste partite sono complesse, richiedono un minimo di coordinazione (non per forza con il microfono) e regalano momenti decisamente spettacolari. Quando l'obiettivo da conquistare è uno per tutti e 24 i giocatori, per esempio, il caos che si sprigiona è totale tra razzi, granate, nemici volanti e un continuo flusso di avversari che mette alla prova anche la squadra più coordinata.
Spararsi su Splitgate è divertente, il gunplay è solido, gli archetipi (fucile d'assalto, carabina, fucile a pompa e mitraglietta) hanno ognuno il proprio stile e le animazioni di ricarica sono belle da vedere. I gadget, che approfondiremo a breve, non interferiscono troppo con la gioia dello shooting e, soprattutto in modalità Arena 4v4, non trovano quasi mai il tempo di essere giocati per quanto sono rapidi gli scontri.
Tre classi, tre modi di giocare
La grande novità, non solo per Splitgate 2, ma per il mondo degli arena shooter in generale, è l'approccio della nuova opera di 1047 games al sistema delle classi. Sono tre, ognuna con una sua estetica, un'abilità e una passiva uniche, tre gadget tra cui scegliere e due set di potenziamenti passivi. Tutto diviene disponibile all'aumentare del livello di ciascuna classe per poi andare a comporre veri e propri loadout. Le armi (anche se hanno skin, effetti sonori e di ricarica diversi per ciascuna fazione) sono uguali, quindi tutti cominciano con lo stesso fucile d'assalto, ma poi possono sbloccare prima la carabina, poi il fucile a pompa e infine il fucile a raffica e la mitraglietta.
I Sabrask hanno come abilità il Muro Intelligente, una barriera attraverso cui è possibile sparare, ma che ferma i proiettili nemici. La loro passiva, che come quella delle altre classi influenza tutta la squadra, accorcia il tempo di ricarica dell'equipaggiamento. Per questo slot possono scegliere tra una granata a frammentazione, una fumogena e una mina di prossimità mentre come potenziamenti hanno la possibilità di scommettere sul corpo a corpo (ne bastano due come in Halo per eliminare un nemico a vita piena) e le munizioni.
Meridan è la fazione che usa le armi al plasma e può contare su un'abilità che scansiona la mappa per rivelare i nemici vicini anche attraverso i muri. La passiva migliora la rigenerazione della salute e i gadget sono una bolla in cui il tempo rallenta per i nemici e accelera per gli alleati, una nube curativa e un radar portatile che rivela i nemici. I loro potenziamenti passivi vanno a migliorare lo stile di gioco di supporto, ma non disdegnano un approccio più offensivo.
La fazione degli Aeros è per chi vuole andare veloce: con Frenesia, aumentano la velocità di ricarica, movimento e rigenerazione della salute, mentre la passiva Supervisore permette alla squadra di avere le abilità più di frequente. Anche i perk di questa fazione sono funzionali al movimento rapido, mentre gli equipaggiamenti vanno da una granata stordente a una ricarica per curarsi. La progressione di ciascuna di queste fazioni è sostenuta, sia per quanto riguarda i livelli generali sia per quelli di ciascuna arma che, in una decina di partite, arriva comodamente al massimo sbloccando tutti gli accessori.
Problemi, monetizzazione e speranze
Il problema più grande che in questo momento sta affliggendo Splitgate 2 è l'incostante registrazione del sistema della progressione di gioco. Le partite e le uccisioni fatte non vengono contate per le sfide giornaliere e settimanali e alcuni match proprio non danno punti esperienza. Alcuni giorni il problema sembra essersi risolto, per poi tornare inaspettatamente: è a questo che servono le beta, ma 1047 dovrà lavorare sodo per liberarsene completamente in vista del lancio.
L'altro ostacolo che abbiamo incontrato è un matchmaking con veri e propri sbalzi d'umore che dopo una serie di partite bilanciate (quindi combattute e con giocatori al nostro livello) ha deciso di metterci in una serie piuttosto lunghe di scontri molto sbilanciati tanto in nostro favore quanto nei confronti degli avversari. Non è capitato spesso, ma abbastanza da influenzare la nostra decisione di continuare o meno a giocare nel corso di un paio di serate.
La monetizzazione di Splitgate 2, almeno in fase di beta, ha prezzi modici (il battle pass costa l'equivalente di 5 euro) e c'è un pacchetto nel negozio che insieme a 500 monete di gioco regala anche tre skin per le armi principali. Il resto del negozio contiene skin per i personaggi, per le armi, per i portali e altri cosmetici, tra cui alcuni di rarità mitica che possono sbloccare effetti aggiuntivi grazie a una valuta speciale presente nel battle pass a pagamento.
Completando sfide giornaliere e settimanali si ottengono dei biglietti con cui riscattare le ricompense del battle pass. Non bisogna ottenerle tutte in ciascuna pagina ma, per accedere a quelle successive, è necessario aver guadagnato un numero minimo di biglietti. Nel complesso, superata la frustrazione della mancata progressione, siamo rimasti piacevolmente sorpresi da Splitgate 2, perché è riuscito a creare un prodotto con una personalità che celebra i giganti che lo hanno ispirato riuscendo anche dire qualcosa di nuovo.
Splitgate 2 è un'arena shooter che riesce a distinguersi nell'affollatissimo panorama degli sparatutto in prima persona free-to-play. I portali creano dinamiche inaspettate e trasformano anche la più angusta delle mappe in un paradiso del cecchino, e la più ampia in un labirinto dove un avversario armato di fucile a pompa può sempre apparire alle spalle. Le classi che sono state introdotte funzionano senza sbilanciare e alterando l'esperienza quanto basta per farle iniziare a sviluppare un'identità propria che vada oltre essere "Halo con i portali". I problemi tecnici di questa beta sono stati diversi e 1047 Games deve risolverli prima del lancio: il rischio è quello di alienare chi si avvicina il gioco prima del tempo.
CERTEZZE
- Gunplay eccellente
- Sistema di classe diverso il giusto ma comunque familiare
- Mappe e arsenale ben fatti
DUBBI
- Diversi problemi tecnici alla progressione
- Matchmaking da aggiustare