Quando abbiamo accettato di far parte dell'universo in costruzione di Star Citizen sapevamo bene che ci sarebbero stati momenti di gioco e momenti di pausa: periodi nei quali avremmo fatto l'alba per giorni, e altri in cui maltrattati dai bug avremmo inevitabilmente mollato, aspettando buone nuove all'orizzonte.
E così è successo: circa sei mesi fa abbiamo disinstallato il gioco per liberare l'SSD obbligatorio, e proprio in questi giorni abbiamo fatto il nostro primo ritorno tra le stelle della galassia firmata Chris Roberts approfittando della versione 3.12. Ed è stato più che emozionante: addirittura rivelatorio.
Fase piaciona
La lontananza non è stata lunghissima, ma abbastanza per dare tempo a tre grossi aggiornamenti, e successivi hotfix, di debuttare e sedimentare. Non sono però il maggior numero di funzioni o le nuove navi ad averci colpito di più durante la nostra più recente permanenza sui server di Star Citizen, bensì questo nuovo strato di pulizia che è stato applicato all'intera esperienza, ora molto più amichevole che in passato pur rimanendo comunque un'alpha, con tutti i bug che ne conseguono.
Anche interpretando la road map, appare sempre più chiara la volontà degli sviluppatori di dare una rassettata a tutto quello che è stato fatto fino ad oggi, in modo da arrivare a metà 2021 con un prodotto ancora incompleto, ma finalmente appetibile a un pubblico più ampio. La tempistica è dalla parte della Cloud Imperium Games: l'arrivo delle nuove GPU di Nvidia e AMD spingerà molti a dare una rinfrescata al proprio hardware, permettendo a tanti nuovi videogiocatori di iniziare a ficcanasare nell'homepage di Star Citizen senza grossi sensi di colpa. Bisogna quindi farsi trovare in ghingheri, in modo da conquistare la nuova possibile utenza con un'occhiata: Star Citizen sta per entrare nella sua fase piaciona?
Futuro anteriore
Dobbiamo ammetterlo, non ci dispiacerebbe. Sarebbe poi un modo per ammettere che il progetto non avrà mai fine, come del resto è giusto che sia. Smettiamola di chiedere: "ma quando sarà completo?". Probabilmente lo sarà soltanto quando i suoi server verranno inevitabilmente spenti. Pensate che finale drammatico: "Star Citizen è... finalmente... completo!". Il vecchio preme il pulsante rosso e si spengono una dietro l'altra le luci, poi prende il cappotto, il cappello, il bastone e lentamente chiude la porta alle sue spalle. Cindy Lauper a palla e titoli di coda.
Ma è così, inutile girarci attorno: ci sarà sempre una nuova funzione da inserire, un nuovo sistema con il quale espandere i suoi confini, un nuovo engine fisico da abbracciare, e chissà cosa potrebbero combinare con le tecnologie di domani, il machine learning per esempio. Star Citizen ora deve continuare a crescere, e lo sta facendo, ma deve anche darsi una sistemata, e finalmente ha iniziato a fare anche questo. Non è lo stato nel quale speravamo ottimisticamente di trovarlo quando, un anno fa, avevamo iniziato a fare le prime stime sui tempi di sviluppo, ma il Covid ha rallentato tutti e non poteva non rallentare la già pachidermica Cloud Imperium Game, che sembra però aver trovato un nuovo e migliore ruolino di marcia proprio sul finire dell'anno.
Nebulose e Raffinerei
Nello spazio potremo invece osservare la nuova Gas Clouds Techall'opera, tecnologia che ha permesso l'inserimento nel nero siderale di formazioni gassose volumetriche grandi centinaia di chilometri cubi che influiranno sul colore dell'area, sulla visibilità dei piloti e in futuro chissà, anche sul modello di guida delle astronavi. L'effetto visivo è meraviglioso, in grado di trasformare totalmente il gioco nelle sue fasi spaziali. Anche i pianeti e alcune lune (ma nei prossimi mesi il processo verrà completato con tutti gli astri presenti nel sistema Stanton) hanno subito un drastico make-over che li ha resi molto più affascinanti, realistici, complessi che in precedenza.
Novità grafiche coinvolgono il combattimento tra navi e donano un nuovo aspetto agli scudi sotto pressione da parte dei colpi nemici, e alle esplosioni ora più intense e spettacolari. Girovagando per Stanton ben presto scoprirete i diversi cambiamenti di alcune basi spaziali, in modo da far posto alle nuove raffinerei da utilizzare per lavorare i materiali raccolti con il mining. Le raffinerie si estendono come rami metallici attorno alle basi e sono l'esempio perfetto di quanto complesso sia da realizzare un universo come quello di Star Citizen, dove ogni cosa occupa uno spazio ben definito e va collocata in modo logico, realistico, ma soprattutto raggiungibile fisicamente dai giocatori. Stanton è ancora l'unico sistema esplorabile del gioco, ma è oramai chiaro che i lavori stanno finalmente giungendo al termine e questo significa che ben presto si inizierà a parlare del resto della galassia. Estendere lo spazio di Star Citizen non richiederà lo stesso tempo necessario per costruire Stanton, utilizzato anche per mettere a punto tutte le tecnologie che renderanno la costruzione dei sistemi successivi molto più veloce.
Reputazione
La novità più grande introdotta con la 3.12, che sadicamente abbiamo tenuto alla fine, è l'implementazione del primo sistema di reputazione persistente. Già in questa forma basilare, la reputazione ha cambiato totalmente il ritmo di gioco, almeno per chi preferisce accettare missioni invece che dedicarsi ad altre attività più libere. Grazie alla versione 3.12 di Star Citizen, possiamo finalmente dire addio alle missioni in ordine sparso, con il reset dei progressi dopo ogni morte, per dare il benvenuto a una reputazione che crescerà e diminuirà in base alle nostre azioni, cambiando anche le missioni chele fazioni esistenti saranno disposte a darci. E questo significa anche missioni più complesse e meglio legate alla nostra area di competenza.
Con l'arrivo della reputazione, al sistema di missioni manca soltanto la parte procedurale, quella che darà modo al sistema di gioco di offrirci compiti sempre diversi in modo totalmente autonomo, ed è molto probabile che questa fondamentale funzione arrivi proprio nel corso del 2021.
Prigioni spaziali
Per quel che riguarda la nuova 3.12, le novità non finiscono qui: ci sono nuove navi, è stato rivisto il modello fisico durante il volo in atmosfera, il funzionamento dei torpedo in battaglia, mentre altri cambiamenti sono stati introdotti per rendere il dogfight spaziale più ravvicinato e di conseguenza divertente. Nella 3.12 fa anche la sua comparsa la prima Capital Ship del gioco, la Idris. Per chi poi è rimasto indietro, nei mesi passati ha fatto la sua comparsa il nuovo penitenziario, dove i giocatori fuorilegge vengono confinati e dal quale, se vorranno e ne avranno le capacità, potranno organizzare spettacolari evasioni. Ad agosto è migliorata di molto, pur rimanendo ancora insufficiente, l'IA degli NPC, che ora cercano copertura, cambiano armi o almeno ci provano con più convinzione di prima. Sempre in estate è stato introdotto il sistema che permette ai giocatori di scambiarsi denaro, una nuova tipologia di armi elettriche e la possibilità di trascinare i propri amici feriti lontano dal pericolo, funzione indispensabile per i medici del futuro.
Meno interessanti ma non meno fondamentali le novità portate dalla 3.11 uscita invece in ottobre, quando ci è stato fornito un inventario veloce dove stipare cibo ed acqua, le basi spaziali sono state munite di nuove difese ed è stato rivisto il sistema di lancio di granate e oggetti.
Giro d'asteroide
Per l'universo persistente di Star Citizen la strada è ancora lunga. Mancano ancora delle funzioni essenziali specialmente lato server, ma il grosso del lavoro sembra davvero essere ad un passo dalla svolta, quando il gioco potrà finalmente rallentare le sue iterazioni per concentrarsi maggiormente sulla crescita.
Non è ancora il tempo di buttarcisi a capofitto, ma quel momento si sta avvicinando sempre più velocemente. Aspettando novità anche per quel che riguarda Squadron 42, il vero grande assente di questo 2020 targato Star Citizen.