460

Starfield: cosa è e cosa non è l’ultimo grande GDR Bethesda

Siete davvero sicuri che abbiate capito cosa offre Starfield rispetto agli altri giochi spaziali? Proviamo a definire cosa è e cosa non è l'ultimo grande GDR Bethesda.

Starfield: cosa è e cosa non è l’ultimo grande GDR Bethesda
SPECIALE di Francesco Serino   —   05/09/2023

Starfield non è un simulatore spaziale. Non è per esempio Star Citizen che cerca di replicare la vita di un astronauta del futuro in scala 1:1, come non è Élite Dangerous che rappresenta l'approccio più rigoroso al concetto di simulazione con tutti i tempi morti che ne conseguono. Men che meno Starfield è No Man's Sky con la sua infinita esplorazione procedurale. Il gioco Bethesda non è il sandbox estremo X4 come non è Wing Commander o Tie Fighter, quindi composto da missioni prevalentemente di combattimenti su caccia spaziali. Starfield non è il meraviglioso Freelancer, con la sua inimitabile sensazione di libertà.

E allora, cos'è Starfield?

Semplicemente GDR

Starfield: non c'è la fisica newtoniana di Elite, ma  siete sicuri di volerla?
Starfield: non c'è la fisica newtoniana di Elite, ma siete sicuri di volerla?

Starfield è semplicemente quello che tutti questi titoli non sono: è un gioco di ruolo narrativo. Starfield è un Mass Effect all'ennesima potenza, non un simulatore semplificato all'inverosimile. Ci sono dei punti di contatto anche con gli altri giochi, persino tematici con No Man's Sky, ma sono opzionali e legati alla crescita economica del personaggio, non all'avanzamento del gioco vero e proprio che si dipana soltanto attraverso le sue missioni precostituite. Sarebbe bello un Élite Dangerous con le missioni di Starfield? Forse sì, ma parliamone...

Il primo grande problema sarebbe trovare qualcuno in grado di realizzare un gioco tanto grosso e così poco appetibile per il pubblico di massa. Deve essere una software house specializzata in GDR, action, simulazioni e avventure grafiche, possibilmente con una lunga esperienza nel campo dell'online gaming. Se ne trovate una, fateci un fischio perché per quel che ci riguarda una compagnia così non esiste. E non c'è nemmeno un mecenate disposto a spendere la cifra mostruosa che un progetto simile richiederebbe, e per chissà quanti anni di sviluppo. Anche per questo Bethesda, come tutti, è dovuta scendere a compromessi, fare delle scelte a volte anche dolorose, altre particolarmente furbe.

Tempo di gioco

Anche con tutti i suoi difetti, giochi come Starfield non ce ne sono
Anche con tutti i suoi difetti, giochi come Starfield non ce ne sono

Mettiamo che un gioco così si possa fare, quanti di voi vorrebbero davvero uno Starfield dove per raggiungere l'obiettivo di una missione è necessario viaggiare anche per un intero giorno? Prima di rispondere ricordatevi che stiamo parlando di un giorno in tempo reale e non in gioco, inoltre viaggi simili i piloti di Elite Dangerous non li considerano nemmeno lunghi. Guardate Star Citizen dove Chris Roberts sta provando a fare il gioco dei giochi, la simulazione di astronauta del futuro dove "si può fare tutto": dopo dieci anni è senza dubbio cresciuto, ma il progetto è chiaramente ancora in alto mare. I lavori offerti da Starfield, per esempio, sono tarati per assecondare la sua parte narrativa e non per durare tre anni di continuo farming: sono un riassunto per tutti di quel che viene proposto altrove.

Confusione

Starfield: l'eroe non aspetta!
Starfield: l'eroe non aspetta!

Chi spera che Starfield abbracci la profondità di generi che non gli appartengono, non ha molto chiare le implicazioni che questo comporterebbe né come funzionano questi giochi che Bethesda dovrebbe più o meno copiare. In questi giorni di accesso anticipato, si discute molto sui limiti dell'esplorazione spaziale offerta da Starfield, ma paradossalmente sembrano essere proprio gli amanti delle space sim ad aver accettato con più entusiasmo questa, per loro rinfrescante, superficialità. In pratica, chi chiede a Starfield quel tipo di approccio, sembra essere proprio chi quel tipo di approccio non lo sopporta, o quantomeno se ne tiene alla larga perché altrimenti avrebbe centinaia di ore in ognuno di questi titoli; la stessa persona che invece di fare il broncio per quel che manca, dovrebbe essere felice di avere un'esperienza simile, ma finalmente digeribile anche da videogiocatori come lui.

Stile Bethesda

Starfield: questo è un GDR narrativo e non una simulazione spaziale. Lo spazio è l'ambientazione, non il genere
Starfield: questo è un GDR narrativo e non una simulazione spaziale. Lo spazio è l'ambientazione, non il genere

Per farla semplice, se cercate l'esplorazione spaziale più iridescente andate su No Man's Sky; se cercate il sandbox definitivo puntate su X4; se la simulazione per voi è la cosa più importante preparatevi ad Élite Dangerous; se volete assistere a un universo in costruzione in scala 1:1 buttatevi su Star Citizen. Ma ricordatevi che nessuno di questi è perfetto e nessuno di questi consente di fare tutto quel che alcuni sognano faccia Starfield. Qui troverete tutt'altra esperienza a partire da un piccolo, grande dettaglio: non sarete dei tizi qualunque come avviene negli altri titoli, bensì l'eroe che avete sempre sognato di essere. Questa è l'esperienza offerta da Bethesda che naturalmente ci mette tutto il suo DNA; insopportabilmente naïf pensare che ciò non sarebbe accaduto.

Un eroe non aspetta ore per raggiungere la sua destinazione: gli basta premere pulsanti a caso, sfrecciare da una parte all'altra dello schermo, e atterrare trionfalmente in ogni dove. Starfield è un gioco eccezionale perché permette a ciascuno di noi di vivere ogni nostra personale fantasia spaziale. Possiamo essere Luke Skywalker che osserva il cielo tra le dune, Boba Fett che irrompe sulla scena volando col jetpack, Buck Rogers ai comandi di una navicelle d'ottone e Barbarella che battaglia vestita con il più iconico corpetto intergalattico. Preferite il modello Ian Solo? Costruitevi il vostro Millennium Falcon e potrete iniziare a contrabbandare le merci più scottanti. E poi Flash Gordon, Malcom Reynolds della Firefly: potrete ruolare più o meno chiunque vi venga in mente.

Scelte e sistemi

Starfield: aspettatevi delle aggiunte verticali, più contenuto e meno profondità, invece che orizzontali come solitamente avviene in altri giochi spaziali
Starfield: aspettatevi delle aggiunte verticali, più contenuto e meno profondità, invece che orizzontali come solitamente avviene in altri giochi spaziali

Come in tutti i giochi Bethesda anche Starfield è un po' casa delle bambole: spendi un occhio della testa per comprarti l'appartamento più in vista, dopo una missione ti fermi al bar a bere un drink, apri le orecchie in cerca di missioni o magari ti vai a fare un whiskey seduto su una poltrona al centro di una foresta aliena per un post sui social. Bethesda ti dà tutti gli strumenti per trasformare il tuo personaggio in una stramaledetta Barbie: si può arrivare a cambiargli abito a seconda del pianeta, a posizionare ogni arma epica nell'armeria che solo dopo un'ora di tentativi sei riuscito a posizionare finalmente proprio dove volevi. Nel mentre una valanga di missioni disseminate e nascoste in ogni dove come da sempre Bethesda intende il videogioco.

Questo è, e non è, Starfield.

È importante sapere in cosa ci si sta per imbattere, evitare confusione. Se quel che avete letto però vi ha deluso, rallegratevi: ora conoscete tanti nuovi giochi pronti ad accontentare le vostre nuove necessità. Sappiate solo che, pur con la vastità dello spazio al loro fianco, nessuno riuscirà a soddisfarle tutte insieme.