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La storia di Kingdom Hearts, parte I

Ricordiamo tutta la storia di Kingdom Hearts, in ordine cronologico, per prepararci all'uscita del terzo, attesissimo episodio

SPECIALE di Christian Colli   —   14/01/2019

La nostra copertura della release di Kingdom Hearts III continua con l'inevitabile riassunto della storia, un riepilogo diviso in più parti - la seconda, la prossima settimana - perché stiamo parlando di una trama lunga e complicata. Negli ultimi tredici anni, Tetsuya Nomura si è divertito ad aggiungere nuovi tasselli a un mosaico che si è fatto sempre più ricco e colorato e che forse gli è sfuggito anche po' di mano: Kingdom Hearts III ci dirà se ogni nodo verrà al pettine, ma intanto bisogna fare i conti con una sceneggiatura che, essendo stata distribuita per anni su molteplici sistemi, ha fatto letteralmente impazzire i fan. Oggi è possibile avere quasi tutto a portata di mano grazie a una compilation per PlayStation 4 (Kingdom Hearts HD 1.5 + 2.5: ReMIX) ma è importante precisare un dettaglio: chiunque vi abbia detto che sono importanti soltanto i titoli numerati e che gli altri sono semplici spin-off, ha mentito. Ogni singolo titolo della serie svela uno o più particolari essenziali per la comprensione di tutto l'intreccio, e questo vale anche per i capitoli mobile, come scoprirete leggendo le primissime righe del nostro riassuntone.

L'Era delle Fiabe

C'era una volta Kingdom Hearts, il cuore dell'universo che proiettava la sua luce su ogni cosa che esisteva nell'Era delle Fiabe. All'epoca, esisteva un unico mondo, i regni non erano separati e tutti vivevano in pace e in armonia. L'enigmatico Maestro dei Maestri di Auropoli scoprì che l'unico modo per accedere al regno di Kingdom Hearts, e ottenerne così l'immenso potere, era forgiare il leggendario χ-blade: nel tentativo, però, il Maestro dei Maestri riuscì soltanto a forgiare delle imitazioni, i Keyblade che era possibile evocare direttamente dal proprio cuore ma che non possedevano la stessa forza del χ-blade. Il Maestro dei Maestri forgiò quindi un Keyblade per sé stesso e incastonò nella sua elsa un occhio attraverso il quale poteva scrutare ogni cosa; affidò quindi l'arma al suo apprendista, Luxu, insieme a un forziere che non avrebbe mai dovuto aprire in nessun caso. Viaggiando in lungo e in largo e tramandando il Keyblade, Luxu avrebbe fatto in modo che il Maestro dei Maestri potesse apprendere sempre più informazioni, scrutando attraverso il tempo e lo spazio.

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Questo espediente permise al Maestro dei Maestri di conoscere ogni avvenimento futuro e di prevedere lo scoppio di una guerra che avrebbe sprofondato il mondo nelle tenebre. Per questo motivo, il Maestro dei Maestri scrisse il Libro delle Profezie e ne affidò una copia a ciascuno dei suoi cinque apprendisti che, da quel momento in poi, sarebbero stati chiamati Veggenti e avrebbero guidato differenti Unioni di apprendisti. Ai Veggenti, il Maestro dei Maestri affidò anche un compito specifico ciascuno. Ira sarebbe stato il leader e Aced il suo consigliere, mentre Invi avrebbe fatto da mediatore tra i suoi compagni. Gula ricevette una pagina in più, rispetto ai Libri delle Profezie dei suoi compagni, in cui si menzionava la presenza di un traditore nelle loro fila: il suo compito sarebbe stato trovarlo. Ava, infine, ricevette l'incarico più difficile, e cioè addestrare una nuova generazione di portatori del Keyblade che si sarebbero tenuti in disparte, quando fosse scoppiata la guerra, per poi rifondare le Unioni in un nuovo mondo: i denti di leone. Dopo aver creato anche i Chiriti, spiriti divora-sogni che si sarebbero legati ai portatori del Keyblade, il Maestro dei Maestri scomparve nel nulla.

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Le Unioni proseguirono la loro lotta contro gli Heartless, creature composte dall'oscurità che minacciavano i regni, e i Veggenti alimentarono una sorta di competizione tra i membri delle Unioni. In quel periodo si distinsero particolarmente due portatori del Keyblade. Ephemer era convinto che le Unioni avrebbero dovuto far fronte comune, invece di competere come fossero in gara, e inoltre sospettava che i regni attaccati dagli Heartless fossero in realtà una proiezione del Libro delle Profezie. Strelitzia, invece, era un dente di leone che avrebbe dovuto guidare gli altri portatori nel nuovo mondo, ma fu brutalmente assassinata. Quel che i portatori non sapevano, infatti, era che i Veggenti avevano scoperto l'esistenza di un Chiriti contaminato dall'oscurità, un Incubo che confermava la presenza del fatidico traditore.

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Il sospetto e la sfiducia incrinarono i rapporti tra le Unioni fino a sfociare proprio nella Guerra dei Keyblade, una vera e propria strage durante la quale il χ-blade si manifestò soltanto per andare in pezzi poco dopo, suddividendosi in tredici frammenti di oscurità e sette di luce. Persero la vita tutti i Veggenti e i portatori, tranne cinque: Ephemer, Skuld, Brain, Lauriam e Ventus. Questi cinque, nuovi leader, condussero i denti di leone in un nuovo mondo dove, grazie ai loro sogni e alle loro speranze, rigenerarono i regni distrutti. Kingdom Hearts, tuttavia, essendo rimasto sprovvisto del χ-blade che faceva da chiave e da custode, scomparve nel nulla, e la sua assenza impedì di rigenerare completamente il mondo com'era prima, pertanto i nuovi regni rimasero divisi e si svilupparono ciascuno per conto proprio.

Gli intrighi di Xehanort

Col passare del tempo, la Guerra dei Keyblade, il χ-blade e il Libro delle Profezie diventarono miti e furono dimenticati, mentre i Maestri del Keyblade tramandavano solo le conoscenze essenziali ai loro discepoli. Nelle Isole del Destino, frattanto, era nato e cresciuto Xehanort, un giovane che sognava di esplorare il mondo e scoprire ogni suo segreto. Xehanort fu scelto per diventare un portatore del Keyblade e durante il suo addestramento conobbe Eraqus, un altro giovane candidato che divenne suo amico fraterno. I due trascorsero anni a studiare i precetti dei loro Maestri, ma Xehanort aveva un'insaziabile fame di conoscenza. A incuriosirlo, in particolare, era la natura dell'oscurità. Guardandosi intorno, Xehanort si era reso conto che la luce aveva il predominio su ogni cosa, pertanto era giunto alla conclusione che il mondo fosse imperfetto poiché privo di equilibrio. Deciso a conoscere meglio l'oscurità, Xehanort smise di indossare l'armatura del Keyblade che i Maestri avevano forgiato come protezione aggiuntiva, e in questo modo scoprì la correlazione tra Kingdom Hearts e il χ-blade.

Convinto che il potere di Kingdom Hearts gli avrebbe permesso di riplasmare l'universo a suo piacimento, Xehanort prese una posizione eretica che lo portò a scontrarsi con Eraqus. La verità era che Xehanort, che nel frattempo era invecchiato, aveva i giorni contati: volendo sopravvivere a tutti i costi, decise di affidarsi a una pratica proibita. Xehanort avrebbe estratto il proprio cuore e lo avrebbe immesso in un corpo giovane, assumendone il controllo completo. Nelle sue peregrinazioni, Xehanort aveva incontrato Ventus, un giovane portatore del Keyblade che tuttavia era troppo puro per poter accogliere il suo cuore. Xehanort aveva tuttavia scoperto che il χ-blade poteva manifestarsi facendo scontrare due portatori di Keyblade che appartenessero uno alla luce e l'altro all'oscurità; di conseguenza, decise di estirpare tutta l'oscurità dal cuore di Ventus, generando così una controparte malvagia che battezzò Vanitas. Il rituale ebbe tuttavia due conseguenze inaspettate. In primo luogo, la formazione di Vanitas generò anche un'orda di creature chiamate Nesciens, alimentate dai sentimenti negativi dello stesso Vanitas. Inoltre, il rituale indebolì Ventus fatalmente. Impietosito, Xehanort decise di portarlo a morire nelle placide Isole del Destino, dove però Ventus si riprese e sopravvisse. Xehanort, lieto di avere ancora un'occasione per portare a compimento il suo piano riguardante il χ-blade, non sapeva che il cuore di Ventus si era inconsciamente vincolato a un altro bambino puro come lui che viveva sulle Isole del Destino: Sora.

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Xehanort condusse quindi Ventus, ancora debilitato, alla Terra di Partenza, e lo affidò alle cure di Eraqus perché il suo vecchio amico, nonostante i loro screzi, potesse addestrarlo. Nel frattempo, però, Eraqus aveva preso con sé altri due allievi: Terra e Aqua. Xehanort adocchiò subito Terra, un giovane ambizioso e determinato che poteva cadere facilmente preda dell'oscurità, e intravide in lui il candidato perfetto da contaminare per instaurarvi il cuore. Fu per questo motivo che Xehanort interferì col duello in cui Aqua e Terra avrebbero dovuto affrontarsi per stabilire chi sarebbe diventato un nuovo Maestro: Aqua si guadagnò il titolo mentre Terra, pericolosamente incline all'oscurità, fu bocciato. Qualche tempo dopo, Eraqus affidò a Terra un incarico importante per conto di un suo vecchio amico, l'ex Maestro del Keyblade che rispondeva al nome di Yen Sid. Terra avrebbe dovuto scoprire che cosa erano i Nesciens e in più avrebbe dovuto trovare Xehanort, il quale era misteriosamente scomparso. Terra partì subito, seguito a ruota da Ventus che nel frattempo si era legato ai due ragazzi e temeva per le sorti dell'amico. Eraqus, quindi, affidò un altro incarico ad Aqua: riportare a casa Ventus e, contemporaneamente, spiare e valutare il comportamento di Terra.

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Ovviamente Xehanort aveva previsto tutto e aveva fatto in modo che Terra, nei suoi viaggi, conoscesse una serie di loschi figuri che avrebbero contribuito a contaminarlo. Tra questi spiccava Malefica, una strega che Xehanort aveva affascinato coi suoi racconti su Kingdom Hearts e sui Keyblade. Nel mondo del Giardino Radioso, inoltre, Xehanort imbastì un piano mefistofelico per avvicinare ulteriormente Terra all'oscurità: fingendosi prigioniero di Braig, una guardia del corpo del sovrano Ansem, Xehanort fece in modo che Terra affrontasse e sfigurasse il suo presunto aguzzino, instaurando in lui anche un gran senso di colpa. Nel frattempo, Ventus e Aqua vivevano le loro avventure, senza sapere di condividere un importante alleato: re Topolino. Questi era un allievo di Yen Sid e un portatore di Keyblade che, guidato da uno strano manufatto, era comparso al momento giusto per salvare Ventus da un agguato di Vanitas e poi Aqua da un'orda di Nesciens che rischiava di sopraffarla mentre proteggeva una bambina di Giardino Radioso, la piccola e innocente Kairi. Durante lo scontro, Kairi aveva sfiorato il Keyblade di Aqua, innescando senza saperlo un rituale di passaggio dell'arma. Credendo che quell'azione non avrebbe avuto conseguenze, Aqua se ne andò per la sua strada e proseguì la ricerca di Terra.

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Terra, intanto, aveva raggiunto le sponde delle Isole del Destino e lì aveva fatto la conoscenza dei piccoli Sora e Riku. Quest'ultimo era irrequieto proprio come lui e dato che gli ricordava sé stesso, anche per via dello stretto legame che lo univa a Sora e che rifletteva quello che Terra aveva con Ventus, Terra scelse Riku come erede del suo Keyblade nel caso in cui fosse riuscito a diventare Maestro. Terra non sapeva, però, che in quel momento Xehanort stavo muovendo un passo decisivo, rivelando a Ventus tutta la verità sulla sua identità, su Vanitas e sul χ-blade. Ventus corse a riferire ogni cosa a Eraqus, il quale commise l'errore fatale di scegliere la soluzione più drastica per porre un freno alle brame di potere di Xehanort, e cioè uccidere Ventus. Xehanort, tuttavia, aveva messo in guardia Terra, il quale sopraggiunse giusto in tempo per proteggere Ventus e affrontare il suo Maestro attingendo ai poteri dell'oscurità che aveva risvegliato nei suoi viaggi. Il duello concesse a Xehanort l'occasione per assassinare Eraqus sotto gli occhi dei suoi allievi, che invitò a raggiungerlo nel Cimitero dei Keyblade, il luogo in cui si era consumata la Guerra dei Keyblade tempo addietro.

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Aqua, Terra e Ventus si riunirono quindi per affrontare Xehanort in una battaglia finale su fronti diversi. Terra duellò direttamente col vecchio Maestro, inconsapevole del fatto che Xehanort mirava a impossessarsi del suo corpo. Aqua, dopo aver sconfitto Braig, ormai uno scagnozzo in tutto e per tutto di Xehanort, si ritrovò a combattere Vanitas senza sapere che anche Ventus stava affrontando interiormente la sua controparte malvagia pur sapendo che, se l'avesse sconfitta, sarebbe morto. Avendo assorbito il cuore di Ventus, Vanitas era riuscito a forgiare una χ-blade imperfetta che andò in mille pezzi quando Aqua e Ventus posero fine alla sua esistenza con l'aiuto di Topolino. Quest'ultimo portò in salvo i due ragazzi, mentre Xehanort si impossessava del corpo di Terra, trasformandolo. Il piano, tuttavia, non riuscì alla perfezione. Xehanort aveva sottovalutato il legame che si era instaurato tra i tre ragazzi e la determinazione di Terra assunse il controllo dell'armatura del Keyblade, scacciando Xehanort prima che potesse possedere completamente il ragazzo.

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Ventus non si riprese dopo la battaglia. Avendo distrutto Vanitas e quindi una parte di sé, sprofondò in uno stato catatonico che neppure Yen Sid era sicuro avrebbe superato. Aqua decise quindi di portarlo alla Terra di Partenza e di nasconderlo nella Camera del Risveglio, un luogo in cui Ventus avrebbe potuto continuare a riposare e rigenerarsi. Per far sì che nessuno potesse disturbarlo, Aqua si affidò a un rituale tramandato dai Maestri del Keyblade e trasformò la Terra di Partenza in un labirinto che nessuno, eccetto lei, avrebbe potuto superare: il Castello dell'Oblio. Decisa a pareggiare i conti una volta per tutte, Aqua rintracciò Terra nel Giardino Radioso e scoprì che il suo amico stava affrontando ancora Xehanort dall'interno con l'aiuto di Eraqus che, prima di morire, aveva affidato il suo cuore a Terra come protezione dall'oscurità. Disperato e frustrato, Xehanort rivolse ancora una volta il Keyblade contro di sé, nel tentativo di estirpare dal corpo di Terra la poca luce che continuava a ostacolarne la completa possessione. Ciò tuttavia causò l'apertura di un varco per il mondo dell'oscurità in cui il corpo di Terra sprofondò, inerme. Aqua si tuffò insieme a lui per salvarlo ma, resasi conto che non sarebbero potuti sfuggire entrambi all'oscurità, decise di sacrificarsi e di prendere il posto di Terra, mettendolo in salvo con la propria armatura.

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Terra emerse nel Giardino Radioso senza memoria di chi fosse o del motivo che l'aveva condotto in quel luogo. La battaglia finale aveva inferto un duro colpo alla sua mente, ma non certo a quella di Braig che lo rinvenne e condusse al cospetto di Ansem il Saggio. Braig ovviamente conosceva benissimo l'identità di Terra e, credendo nell'ennesimo trucco di Xehanort, convinse Ansem a prendere il ragazzo come discepolo nel suo laboratorio dove, insieme ai suoi seguaci, studiava i poteri e le leggende che circondavano i cuori, gli Heartless e il leggendario Kingdom Hearts. E così, mentre Terra cominciava una nuova vita, completamente ignaro del pericolo che continuava a rappresentare per tutti, e Ventus dormiva profondamente nelle viscere del Castello dell'Oblio, Aqua marciava nel buio, circondata da sciami su sciami di Heartless in una dimensione dove il tempo e lo spazio non avevano più senso, guidata soltanto dalla flebile speranza di riunirsi con i suoi amici.

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Per proseguire: Kingdom Hearts, la storia parte II.