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The Games Awards 2021: chi conquisterà il premio Gioco dell'anno?

I sei giochi candidati nella categoria più importante sono pronti a darsi battaglia, ma soltanto uno sarà incoronato "Gioco dell'anno" dei The Games Awards.

VIDEO di Diego Trovarelli   —   27/11/2021

Ci siamo: i The Game Awards sono dietro l'angolo. Nella notte tra il 9 e il 10 dicembre 2021, l'evento ideato da Geoff Keighley decreterà i migliori giochi dell'anno e i pronostici non fanno che rincorrersi sin dalla diffusione pubblica delle nomination.

Ogni categoria è a suo modo una possibile, prestigiosa medaglia sul petto, ma è indubbio che sia quella di "Gioco dell'anno" a catalizzare l'attenzione generale. In questa sezione, lo show annovera nel suo albo d'oro nomi da brividi come God of War, The Last of Us Parte II e The Legend of Zelda: Breath of the Wild, e tutti noi non vediamo l'ora di scoprire il gioco che appoggerà la corona sul proprio capo quest'anno.

Proprio per questo motivo abbiamo organizzato una ricca maratona che seguirà in diretta (anche da vivo) tutto lo spettacolo.

Tirate fuori il vostro smoking dall'armadio, profumatevi l'alito e salite in limousine insomma: in questa panoramica faremo il punto sui sei contendenti che ambiscono al premio dei premi.

And the winner is... nelle prossime righe.

Deathloop

Deathloop è un concentrato di idee e audacia
Deathloop è un concentrato di idee e audacia

Ogni mattina, sulla spiaggia di Blackreef, quando sorge il sole, Colt si sveglia. Il nostro alter ego sa che dovrà avere la meglio su una fiumana di nemici e avversità o dovrà ricominciare tutto daccapo.

Ok, sembra più o meno la storia del leone e la gazzella o a limite la routine mattutina del ragionier Fantozzi intento a prendere l'autobus, ma vi assicuriamo che Deathloop di fantozziano non ha proprio nulla, anzi. L'avventura firmata da Arkane Studios che apre il sestetto di nomi in lizza per il titolo di "Gioco dell'anno" è davvero esaltante, merito dell'encomiabile coraggio che gli sviluppatori hanno dimostrato nel voler percorrere strade inedite in termini d'idee. Una storia coinvolgente costruita con classe, personaggi carismatici e una quantità di trovate accattivanti che la metà sarebbe bastata: eccoli in tutto il loro splendore gli ingredienti di uno degli sparatutto in prima persona più innovativi degli ultimi anni.

Dopo il trionfo di Overwatch nell'edizione 2016 della manifestazione, il genere FPS sembra insomma intenzionato a riaggiudicarsi l'ambita statuetta. Sarà la volta buona? Male che vada, potrà sempre riprovarci ancora, e ancora, e ancora, e ancora, e ancora...

It Takes Two

Senza la giusta dose di collaborazione in It Takes Two non si va lontano
Senza la giusta dose di collaborazione in It Takes Two non si va lontano

Secondo Stefano Accorsi in un famoso spot pubblicitario in onda a metà anni novanta "Two gust is megl che uan", motto di cui, a quanto pare, deve essere gran sostenitore anche Josef Fares.

L'autore di origini libanesi ha infatti sempre avuto più di un debole per le avventure cooperative, genere di cui fanno parte con orgoglio anche i suoi Brothers: A Tale of Two Sons e A Way Out. Tuttavia è con It Takes Two che la collaborazione videoludica ha raggiunto livelli di qualità, bizzarria e divertimento raramente toccati prima.

Abbandonate le atmosfere fantasy e le tinte criminali dei progetti che lo hanno preceduto, la nuova follia di Hazelight Studios si concentra sulle peripezie di una coppia sull'orlo del divorzio. State immaginando liti furiose con annesso lancio di stoviglie? Silenzi che sotto sotto rinfacciano i difetti del partner? Niente di tutto questo: in It Takes Two marito e moglie vengono trasformati per magia in due bambole di pezza e plastilina, che dovranno ricordare come darsi man forte a vicenda al fine di riabbracciare l'amata figlioletta.

La campagna è pensata per essere giocata interamente in multiplayer, online oppure in split screen, e rappresenta una delle sorprese più fresche del 2021. Basterà per sconfiggere i rivali e coprirsi di gloria?

Metroid Dread

Eh sì, ci sono voluti quasi vent'anni ma ne è valsa la pena. No no, fermi tutti, non stiamo parlando del nuovo album di Diana Ross - oddio, forse un po' sì - ma del nuovo Metroid in 2D.

Bramato sequel di quel Fusion uscito su GameBoy Advance nel 2002 che ci aveva sedotti e lasciati in attesa di una conclusione, Metroid Dread è un viaggio solitario, raffinato e condito da un finale esplosivo, giusto epilogo di una serie mitica che ha visto la luce qualche eone fa su NES.

Le abili mani dei ragazzi di MercurySteam hanno saputo cucire intorno a Samus Aran un'avventura epica ed emozionante, che si snoda lungo una mappa enorme, esplorabile passo passo in perfetto stile Metroid. In questa succulenta esclusiva Switch c'è tutto quello che un appassionato della saga potrebbe desiderare, e anche di più: energia, adrenalina e intensità unite a qualche gradita aggiunta, come la possibilità di scivolare, eseguire montanti e superare ostacoli correndo. Senza contare i combattimenti, grintosi e acrobatici, vero fiore all'occhiello della produzione.

Oltre che nella categoria regina, Metroid Dread è in corsa anche per quella che proclamerà il Miglior Action/Adventure, e chissà che non ci tiri lo scherzetto di fare bottino pieno.

Psychonauts 2

Chi invece ha fatto incetta di nomination nelle categorie di rilievo è il parto più recente della caleidoscopica mente di Tim Schafer: Psychonauts 2. L'opera targata Double Fine sarà infatti un cliente molto scomodo anche per tutti quei titoli intenzionati a portarsi a casa il premio per la miglior regia, la miglior narrativa, la miglior direzione artistica e lo scettro di action/adventure dell'anno.

Sin dalla sua pubblicazione è apparso subito evidente come Psychonauts 2 abbia tutte le carte in regola per dire la sua in ogni ambito: il platform pubblicato da Microsoft è infatti visivamente ispirato, avvincente e corredato da un gameplay variegato come pochi altri. Il level design modellato attorno alle vicissitudini del novello Giucas Casella, Raz, è di primissima qualità, capace di raggiungere un pirotecnico apice con le boss fight: originali e stimolanti, e in grado di spingere il giocatore verso approcci sempre differenti.

Magari a Psychonauts 2 non basterà la sola forza del pensiero per sbaragliare la concorrenza, ma siamo certi che saprà darle chilometri di filo da torcere.

Ratchet & Clank: Rift Apart

Ratchet & Clank: Rift Apart è uno sfoggio di muscoli notevole da parte di PS5
Ratchet & Clank: Rift Apart è uno sfoggio di muscoli notevole da parte di PS5

Sceso sulla Terra l'11 giugno 2021, Ratchet & Clank: Rift Apart ha rappresentato di fatto la prima, vera prova di forza di Playstation 5.

Nel totale delle candidature ai The Game Awards non raggiungerà il primato di nove appannaggio di Deathloop, ma l'ultima opera d'Insomniac Games è di sicuro uno dei pezzi da 90 della manifestazione. I difetti che affliggono il capitolo più recente di questo storico brand sono da ricercare davvero col bastone da rabdomante, e tuttavia non sporcano in alcun modo un'esperienza che sa rivelarsi maestosa e appagante.

La nuova odissea del tostissimo Lombax e del suo fido partner robotico è un'autentica granata a frammentazione di colori ed effetti visivi, che non risparmia nulla nemmeno dal punto di vista dei contenuti, proponendo una formula ricca e alla portata di tutti. Pregi che hanno permesso a Ratchet & Clank: Rift Apart d'iscriversi di diritto al club dei migliori giochi dell'anno che si appresta a concludersi.

Che arrivi anche la consacrazione ufficiale il 9 dicembre? Dichiariamo aperte le scommesse.

Residente Evil Village

In Resident Evil Village i colpi di scena sono di altissima qualità narrativa
In Resident Evil Village i colpi di scena sono di altissima qualità narrativa

Vedere un marchio leggendario come Resident Evil nel gruppetto in gara per il trono, sembra un po' la sfida tra giovani leve della recitazione e una vecchia volpe tipo Jack Nicholson alla notte degli Oscar.

Con l'ottavo episodio, primo sequel diretto della storia del franchise, Capcom ci scaraventa nel solito incubo fatto di carenza di risorse e creature cordiali come una suocera nervosa, immergendoci stavolta in un gelido villaggio rumeno che sostituisce la paludosa Louisiana del predecessore. Resident Evil Village può contare su un ritmo, una narrazione e un gameplay in grandissimo spolvero, capaci di mescolarsi talmente bene da dare vita a un'esperienza che non conosce giri a vuoto. Il sonoro eccellente, inoltre, pesta con decisione sull'acceleratore dell'angoscia e del senso di solitudine che pervade l'intera avventura del povero Ethan Winters.

Favorito? Sfavorito? Resident Evil è sempre Resident Evil, e la sua presenza tra i candidati basta e avanza per infiammare una competizione che si preannuncia più incandescente che mai.

La maratona Multiplayer.it

Cosa accadrà lo scopriremo solo nella notte tra il 9 e il 10 dicembre, e voi potrete farlo rimanendo insieme a noi sul canale Twitch Multiplayerit fin dal primo pomeriggio. Un ricco palinsesto live con ospiti d'eccezione, che ci aiuteranno a ripercorrere l'anno appena trascorso e snocciolare quali speranze nutrire per il futuro. Come dite? Vi piacerebbe essere con noi in questa importante serata di gala? Mmm, non so se si può fare...

E va bene, mi avete convinto! Un numero ristretto tra voi potrà assistere dal vivo a questo galà del videogioco, direttamente nei nostri studi di Milano. I biglietti saranno in vendita dalle 16 di lunedì, 29 novembre 2021: trovate tutti i dettagli a questo link.

Nel frattempo diteci le vostre previsioni: foste voi i giudici, quale sarebbe il vostro gioco dell'anno? E quali pezzi da novanta mancano invece all'appello?