Prima di maledire il cielo e la terra, vediamo un po' di dati grezzi. Durante la Opening Night Live della Gamescom 2020 è stata annunciata la Turrican Anthology per PS4 e Nintendo Switch, una raccolta dei Turrican usciti sui sistemi a 16-bit (le piattaforme a 8-bit sono state completamente ignorate), divisa in due volumi, entrambi acquistabili soltanto dal negozio ufficiale dell'editore Strictly Limited Games per un minimo di 34,99€ l'uno, se non consideriamo le edizioni per collezionisti da 99€ e 199€ (che comprendono però entrambi i volumi).
Interessante anche esaminare come sono stati divisi i giochi tra i due volumi, perché fa capire bene la ratio dell'intera operazione. Prima di commentare però, leggiamo:
Turrican Anthology Vol. 1
- Turrican (Amiga)
- Turrican 2 (Amiga)
- Super Turrican (SNES)
- Super Turrican Director's Cut (SNES)
- Mega Turrican Score Attack (Mega Drive)
Turrican Anthology Vol. 2
- Turrican 3 (Amiga)
- Mega Turrican (Mega Drive)
- Mega Turrican Director's Cut (Mega Drive)
- Super Turrican 2 (SNES)
- Super Turrican 1 Score Attack (SNES)
Nostalgia canaglia
Non notate niente di strano? Ve lo spieghiamo noi. Le versioni 16-bit di Turrican sono uscite su tre piattaforme differenti: Amiga, Super Nintendo e Mega Drive. Il pubblico potenziale di questa raccolta non è il giocatore moderno, ma il vecchio nostalgico che quando legge la parola Turrican ha immediatamente un infarto miocardico, che però non gli impedisce di premere il tasto "compra".
Ora, è probabile che in origine il suddetto uomo ultrasensibile abbia giocato i Turrican su di una singola piattaforma e non su tutte. Con il tempo può aver recuperato (ad esempio tramite emulazione), ma il suo debole cuore sarà sicuramente legato a una delle tre macchine, quindi perché dividere i giochi in modo tale che per avere tutti i Turrican usciti su un singolo hardware da gioco si debbano acquistare entrambi i volumi? Perché le versioni Director's Cut, con i nuovi contenuti (di cui non si sa ancora nulla), sono state divise? La risposta è nella domanda, in questo caso, e non è proprio positiva.
Altro problemuccio: stiamo parlando di giochi di trent'anni fa. Chi scrive ama Turrican e il suo spettacolare mix di piattaforme e sparatutto che non faceva rimpiangere la giocabilità dei coin op (all'epoca era quello il riferimento per gli action, non le console o i computer). Passarci un'estate su Commodore 64 fu memorabile, così come rigiocarlo su Amiga rimanendo a bocca aperta per la bellezza di alcuni boss e di alcuni livelli... Sempre però di giochi di trent'anni fa stiamo parlando. Oltre a una costosa edizione fisica, non si poteva pensare a una più economica edizione digitale?
Infine, perché non includere almeno la versione Commodore 64 del primo capitolo per motivi storici? Fai un'antologia di Turrican per festeggiarne il trentennale e ti dimentichi della prima versione, la più impressionante e chiacchierata dell'epoca, quella con le soluzioni tecnologiche più interessanti per mascherare i limiti dell'hardware e avere comunque un gioco immenso formato da centinaia di schermate?
Gameplay
Per il resto che aggiungere? Come già detto non si sa niente dei nuovi contenuti, anche se non dovrebbero sconvolgere il gameplay, con la storia che dovrebbe rimanere sempre la stessa per tutti i giochi. In realtà cambia leggermente a seconda delle piattaforme, ma in ultima istanza racconta la battaglia del guerriero cibernetico Turrican contro Morgul e il suo esercito di robot. Da notare che anche il boss finale ha foggia e poteri differenti a seconda delle versioni, con i vari seguiti che si sviluppano in modo diverso (anche per questo molti sono affezionati ai Turrican di una singola piattaforma). Comunque sia nella sua avventura Turrican dispone di diverse armi, cambiabili raccogliendone le icone sparse per il gioco. Gli attacchi base sono uno sparo a ventaglio, un laser e un raggio direzionabile (da notare che ogni versione ha delle piccole varianti), gli attacchi secondari sono mine, delle barriere energetiche e delle granate. Volendo Turrican può anche trasformarsi in un giroscopio capace di asfaltare i nemici più deboli e di infilarsi in pertugi altrimenti impercorribili.
Come già detto il gameplay mescola piattaforme e sparatutto, con un occhio particolare all'esplorazione. I livelli di gioco sono infarciti di segreti e non seguire la strada maestra premia sempre con vite extra o potenziamenti. Alcune sezioni presentano anche delle meccaniche alternative. Ad esempio ci sono delle sezioni a scorrimento verticale (Turrican) o altre da sparatutto classico (Turrican 2). In generale la varietà è altissima e l'azione molto frenetica in tutti i capitoli, con spesso una grande quantità di nemici che affolla lo schermo attaccando da ogni direzione. Una nota a parte merita la colonna sonora di Chris Hülsbeck, uno dei motivi per cui Turrican è rimasto famoso, considerata tra le migliori dell'epoca nonché della storia dei videogiochi.
I Turrican rimangono i Turrican, ma la Turrican Anthology ha un che di opaco. I giochi potevano essere venduti in un unico pacchetto, anche digitale, a un prezzo inferiore, lasciando alle edizioni per collezionisti il compito di spennare (in senso buono) i nostalgici più radicali. Così com'è stata presentata è difficile mettersi in attesa della Turrican Anthology a cuor leggero: i giochi li conosciamo, ma il resto?
CERTEZZE
- I Turrican sono i Turrican
- Le edizioni per collezionisti sembrano belle
DUBBI
- Perché dividerla in due volumi?
- Perché per avere tutti i giochi di una singola piattaforma bisogna acquistare entrambi i volumi?
- Perché festeggiare il trentennale di Turrican senza la prima versione?