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UFO Robot Goldrake: Il banchetto dei lupi, abbiamo provato in esclusiva il gioco di Microids

Ogni volta che tornano i robot degli anni '80 è un tuffo al cuore e Microids sembra averlo capito prima degli altri con UFO Robot Goldrake: Il banchetto dei lupi.

UFO Robot Goldrake: Il banchetto dei lupi, abbiamo provato in esclusiva il gioco di Microids
PROVATO di Francesco Serino   —   03/05/2023

Italia del 1984, interno sera. Un bambino di quasi cinque anni entra in casa della bisnonna e trova il cugino dodicenne appollaiato davanti alla televisione. "Hai mai visto Goldrake? Lo conosci Actarus? Vieni qui che questa è l'ultima puntata". Il piccolo ero naturalmente io e questo è uno di quei frammenti d'infanzia che inspiegabilmente continua negli anni a tornarmi in mente. Dopo aver provato in esclusiva Ufo Robot Goldrake: Il banchetto dei lupi, questo ricordo e molti altri non potevano che riemergere di nuovo, più vividi che mai. Questa è la testimonianza che, se hai più o meno quarant'anni e sei cresciuto in Italia, il robot di Go Nagai è inevitabilmente parte della tua storia.

Per molti, non per tutti

Ufo Robot Goldrake: il banchetto dei Lupi - Il Monte Fuji all'orizzonte è da pelle d'oca, ma sarebbe bello un giorno veder spuntare in lontananza i grattacieli di una metropoli
Ufo Robot Goldrake: il banchetto dei Lupi - Il Monte Fuji all'orizzonte è da pelle d'oca, ma sarebbe bello un giorno veder spuntare in lontananza i grattacieli di una metropoli

Il gioco pubblicato da Microids e sviluppato da Endroad Studios punta letteralmente a noi, noi quarantenni italiani. Goldrake è infatti conosciuto prevalentemente in Francia, in Italia e a seguire in Spagna e a questi tre paesi è espressamente dedicato, con la speranza naturalmente di attirare l'attenzione anche in altri mercati. Il fenomeno Goldrake è in realtà meno esteso di quello che potrebbe credere chi lo ha vissuto in prima persona dalle nostre parti, inoltre solo in Italia ebbe una risonanza tale da trascinarsi dietro dozzine di altri prodotti simili. Gli sviluppatori di Ufo Robot Goldrake: Il banchetto dei lupi sono degli esperti in materia, eppure faticavano a riconoscere molti dei robot o dei cartoni animati giapponesi che noi ci pappavamo tutti i giorni e a tutte le ore. Volete un esempio? Durante il nostro viaggio negli uffici Microids, è stato effettivamente stupefacente apprendere che Jeeg non è così popolare in Francia, addirittura fuori dalla cerchia dei fan di Go Nagai mi dicono essere quasi sconosciuto.

I diritti per trasmettere l'anime di Ufo Robot vennero acquistati originariamente dal francese Jacques Canestrier che permise successivamente l'arrivo in Italia che avvenne, pensate, nel 1978. I giovani di allora impazzirono e, indovinate un po', i genitori si preoccuparono. Nel dibattito entrarono anche intellettuali come Gianni Rodari, sostenitore dell'opera, e il Nobel Dario Fo, che invece lo criticò aspramente. Naturalmente mentre i tromboni litigavano, Goldrake continuava a macinare spettatori e a vendere vagonate di giocattoli e costumi da Actarus, cestini da pranzo e vinili. La colonna sonora in versione italiana arrivò a vendere oltre un milione di copie e poco meno fecero le successive edizioni. Ripercorrendo questa storia, scopriamo anche il motivo per cui di videogiochi basati sui robot simbolo degli anni '80 ne sono stati fatti relativamente pochi: nessuno li ha amati quanto noi!

Il ritorno di Re Vega in UFO Robot Goldrake: Il banchetto dei lupi

Ufo Robot Goldrake: il banchetto dei Lupi - Giru Giru, ti rispediremo dritto su Vega!
Ufo Robot Goldrake: il banchetto dei Lupi - Giru Giru, ti rispediremo dritto su Vega!

Quando Microids ha bussato alla porta degli uffici della Kodansha per proporle il progetto, la casa editrice che ne possiede i diritti è stata ben contenta di dare una spolverata al fascicolo Ufo Robot permettendo così la buona riuscita dell'operazione. Goldrake è quindi arrivato tra le amorevoli mani degli Endroad Studios che ne stanno avvitando le ultime viti, saldando gli ultimi circuiti, per schierarlo nuovamente contro la minaccia vegana (proveniente dal pianeta Vega; niente a che vedere con il saitan). La battaglia avverrà in questo atteso Ufo Robot Goldrake: Il banchetto dei Lupi, gioco action coloratissimo atteso entro la fine dell'anno su ogni piattaforma oggi in circolazione: PlayStation 4 e 5, Xbox One e Series, Steam e Nintendo Switch. Oltre che in digitale, il gioco verrà lanciato in duplice versione fisica su console, la più costosa contenente una fantastica statua da collezione di 25 x 25 x24 cm del nostro difensore galattico preferito.

Alabarda Spaziale

Ufo Robot Goldrake: il banchetto dei Lupi - Il combattimento è prevalentemente piedi a terra
Ufo Robot Goldrake: il banchetto dei Lupi - Il combattimento è prevalentemente piedi a terra

La nostra prova è durata circa quaranta minuti, praticamente l'inizio del gioco, ed è stata decisamente convincente. Dovete partire dall'idea che questo è un gioco fatto essenzialmente per tre mercati, non potete aspettarvi un prodotto ad altissimo budget, e per un pubblico estremamente trasversale, di conseguenza non può permettersi un gameplay troppo cinico. Approcciandovi a Il Banchetto dei lupi con questa forma mentis, vi ritroverete davanti a un'esperienza estremamente piacevole a prescindere dalla licenza di cui fa naturalmente gran sfoggio, pur rimanendo da questa indivisibile. Oltre gli attacchi base, suddivisi in lenti e veloci, abbiamo potuto utilizzare i boomerang elettronici, il raggio antigravità sparato dal petto del robot e naturalmente la mitica alabarda spaziale (chi non lo ha letto urlando... è giovane).

Giru Giru!

Ufo Robot Goldrake: il banchetto dei Lupi - Uccidendo i nemici è possibile raccogliere cristalli vegani che potremo poi spendere in abilità
Ufo Robot Goldrake: il banchetto dei Lupi - Uccidendo i nemici è possibile raccogliere cristalli vegani che potremo poi spendere in abilità

L'ambientazione è quella che avete visto nei trailer: un Giappone rurale e verdeggiante, con qualche piccola città di pianura e in Fujiyama che troneggia epico e malinconico all'orizzonte. I nemici che ci si sono parati contro sono stati prevalentemente dei mini Giru Giru (avete presente le tartarugone che si trasformano in Ufo ritirando gli arti?) di cui poi affronteremo anche la versione più grande e pericolosa in una grande battaglia finale. I combattimenti sono molto classici: pugni, calci e schivate sono la base, le mosse speciali invece hanno un'utilità più contestualizzata come per esempio quella del raggio antigravità, utile per rompere la guardia degli avversari muniti di scudo. Riempita la barra della final, potremo eseguire la mossa più potente a disposizione. L'energia non si autorigenera ma potremo comunque curarci in qualsiasi momento premendo la croce direzionale verso il basso, azione che fermerà Goldrake sul posto per il tempo necessario a recuperare le forze. È un combattimento molto terrestre, non aereo, esattamente come quello messo in scena dall'opera originale; comunque piuttosto dinamico, di velocità moderna ma non ipercinetica. Almeno in questi primi quaranta minuti il gioco è rimasto intrigante ma mai troppo faticoso da seguire, ma con le curve di difficoltà mai dire mai.

Effetto Nostalgia

Ufo Robot Goldrake: il banchetto dei Lupi - Non vorremmo ritrovarci con ambientazioni tutte uguali e nelle quali a cambiare è soltanto il colore...
Ufo Robot Goldrake: il banchetto dei Lupi - Non vorremmo ritrovarci con ambientazioni tutte uguali e nelle quali a cambiare è soltanto il colore...

Il resto lo fanno le musiche, le urla di Actarus che chiama le mosse più potenti, i personaggi che si susseguiranno all'interfono, questi colori sparati e questa volontà di richiamare il tratto acquarellato dell'anime originale che dona all'immagine un avvolgente e malinconico calore. Stanno giocando con l'effetto nostalgia? Potete scommetterci, è palese, ma l'impianto di gioco sembra avere fortunatamente la dignità necessaria per sostenere l'urto dei nostri ricordi. La speranza è che duri il giusto, che abbia un crescendo all'altezza e che riescano naturalmente a raggiungere una fluidità sufficiente per gestire anche le parti in cui svolazzeremo con Goldrake in modalità disco volante. La cosa che ci è piaciuta di più è stato però combattere in prossimità delle città, o difendere un'ambulanza nel suo percorso verso una base scientifica su una montagna, tutti quei momenti nei quali la grandezza del robot ai nostri comandi si è fatta sentire di più. Senza riferimenti, avere solo alberi attorno equivale ad avere cespugli e l'effetto robot gigante va a farsi benedire.

In fondo UFO Robot Goldrake: Il banchetto dei lupi non deve fare chissà cosa: per convincere noi appassionati di Go Nagai gli basta essere un prodotto dignitoso e quindi, forse, ci è già riuscito, sì ci ha già convinto. Ora è tutto in mano a due variabili: la quantità e la varietà. Ci preoccupano, infatti, le ambientazioni, speriamo non sia tutto una collina verdeggiante, e ci preoccupano le incertezze di un motore grafico ancora da ottimizzare ma che difficilmente riuscirà a gestire scenari più dettagliati di quelli già mostrati nei trailer. Staremo poi a vedere cosa si nasconde nel resto dell'avventura, e se il sistema di combattimento riuscirà a sopravvivere alle prime, fatidiche, ore di gameplay. Ciliegina sulla torta: il gioco sarà completamente tradotto in italiano.

CERTEZZE

  • Stile grafico vincente
  • Combattimento semplice ma con tutte le mosse al loro posto
  • Potremo volare in assetto Ufo Robot

DUBBI

  • Tecnicamente molto spoglio
  • Gli attacchi dei nemici non ci sono sembrati particolarmente interessanti o pericolosi
  • Tecnicamente c'è ancora tanto da ottimizzare