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Warframe - Heart of Deimos, le prime informazioni

Tutte le novità annunciate per il titolo di Digital Extremes

SPECIALE di Tommaso Valentini   —   02/08/2020

Con la situazione COVID-19 che sembra non voler lasciare spazio alle fiere di settore più importanti, il 2020 è stato l'anno in cui i publisher si sono dovuti inventare nuove soluzioni per raggiungere il pubblico. Ubisoft ad esempio ha lanciato produzioni come Assassin's Creed Valhalla e Hyper Scape attraverso dirette Twitch mentre altre realtà si sono appoggiate a festival e iniziative già presenti da diverso tempo. Anche Sony e Microsoft hanno rivisto i loro piani, saltando a pié pari l'E3 e proponendo eventi diversi per annunciare e rivelare pezzo dopo pezzo le console di nuova generazione. C'è però anche chi sviluppa eventi in digitale da tempo, magari affiancati agli eventi fisici, come il Blizzcon o per l'appunto il TennoCon, una serie di conferenze queste ultime dedicate all'immenso universo di Warframe. Beh, il 2020 non è ovviamente stato da meno per Digital Extremes che ha rivelato i piani per il prossimo futuro del suo action FPS in terza persona, pronto come sempre a ricevere a braccia aperte una mole immensa di novità, vediamo insieme quali.

A navigar tra le stelle

Sono ormai circa sette anni che Warframe ci delizia con un'azione mozzafiato e una grafica dal tenore nettamente superiore rispetto a quella degli altri free to play in circolazione. Schiacciato dal popolarissimo Destiny, negli anni Warframe ha saputo ritagliarsi una nicchia di giocatori decisamente solida che persevera a popolare i server crescendo continuamente. Non è infatti un caso se solo da Steam ogni mese i giocatori oscillino tra i quaranta e i sessanta mila di media giornaliera, dando vita a una community viva e sempre molto presente. Inutile dire dunque quanto possa essere alta l'attenzione per questi nuovi annunci, per un gioco che sembra non voler minimamente tirare il freno a mano. Ci siamo allora buttati a seguire questa presentazione giusto per assaggiare ciò che ci aspetta nel futuro e sebbene le notizie siano riassumibili brevemente la qualità di quello che abbiamo visto ci ha lasciato semplicemente stupiti. La prima novità più succosa risiede nella possibilità di personalizzare ulteriormente il vostro Warframe attraverso un Helminth da nutrire e far prosperare. Ci saranno diversi valori da far crescere offrendo oggetti di varia natura e una volta raggiunto il livello desiderato nelle varie statistiche (Oxides, Calx, Synthetics, Biotix, Pheromones e Bile) potrete così cambiare abilità assegnata. È una chicca che i giocatori desideravano da tempo e ora sono stati accontentati, magari proprio per prepararsi ad atterrare e affrontare le nuove sfide su Deimos.

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Dal pianeta rosso alla morte

Il cuore di Deimos rimbalza sulle bocche dei giocatori già da tempo e sono diverse settimane che gli animi fremono di eccitazione, desiderosi di scoprire questo nuovo "pianeta" nell'orbita marziana. Inutile dire che già durante i primissimi momenti della presentazione la mascella cade a terra e la colorazione del pianeta rosso si riflette anche in questa nuova ambientazione. Dimenticatevi però le dune sabbiose di Marte visto che qui l'intero asteroide è stato colonizzato da creature aliene dalle forme più disparate e tutta la superficie pullula di tessuto biologico. Ci troveremo quindi a dover affrontare una nuova regione dotata di una struttura completamente open world che non ci manterrà solo in superficie ma ci trascinerà altresì all'interno delle proprie viscere pulsanti.

Warframe Railjack

La nuova quest line verrà introdotta da LOID un robottino che sotto diversi aspetti ci ha ricordato Claptrap di Borderlands sia nel modo di parlare sia negli atteggiamenti a volte addirittura esagerati. LOID ci spiegherà dunque che l'asteroide su cui ci troviamo è stato completamente infestato da creature fuori controllo e che il nostro aiuto è ora indispensabile non solo per debellare la minaccia ma anche essenziale per cercare di scoprire le origini del Void. La narrazione avverrà come al solito attraverso brevi dialoghi, desiderosi di introdurci all'azione ma per quanto visto siamo pronti a scommettere che la trama non esiterà a sorprenderci con qualche colpo di scena particolare: d'altronde la doppia personalità di LOID, con una versione scanzonata e una molto più seriosa, ben si presta a questo tipo di evoluzione. Mentre cercheremo di capirci qualcosa però il pianeta avrà tutto l'interesse nel farci a pezzi con ogni mezzo e dal terreno spunteranno creature corazzate con centinaia di zampe ma anche nemici antropomorfi e bestie chitinose non meglio precisate. C'è chi utilizzerà chele e artigli acuminati, chi lancerà ragnatele e sputerà acidi dalla distanza e troveranno spazio anche nemici particolari pronti a usare altre creature come proiettili viventi.

C'è anche spazio per l'esplorazione, la consueta pesca e il divertimento, con la possibilità di cavalcare delle libellule spaziali giganti e sfruttarle come mezzo per lo spostamento rapido tra i vari punti di interesse. Visto che il mondo di gioco è tuttavia vivo e sotto la crosta si sta combattendo una battaglia tra esseri enormi, che puntualmente ci ricorda di essere un semplice puntino nell'universo, i mutamenti saranno all'ordine del giorno e ben presto potremmo trovarci invischiati in missioni secondarie e assalti imprevisti. Potremo decidere a questo punto di restare a cavallo delle nuove creature e combattere in volo o addirittura scendere e impadronirci dei nuovi Necramech, una sorta di Gundam personale per i nostri Warframe. Proprio così, con Hearth of Deimos potremo controllare liberamente (allo stato attuale senza limiti di tempo) dei robot giganteschi dalla potenza di fuoco devastante, armati con cannoni automatici, lanciagranate e dotati persino di postazioni di artiglieria sulla schiena per debellare con velocità la minaccia aliena. È un'introduzione che non cambia sostanzialmente il cuore del gioco ma garantisce ulteriore varietà e alterna il sistema di combattimento dinamico e velocissimo a cui siamo abituati con qualcosa di più lento ma anche decisamente più devastante. Una novità insomma che non vediamo l'ora di provare al più presto. Chiudiamo questo speciale con un plauso all'architettura e al design della nuova zona, costruita attorno alle nuove forme di vita aliena ma anche capace di mostrare costruzioni sotterranee ben più antiche, pronte a sfamare il desiderio di conoscenza dei giocatori più esigenti.

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