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Windows 11: le prestazioni in gioco in un confronto diretto con Windows 10

Abbiamo realizzato un confronto diretto tra Windows 11 e Windows 10 in cinque giochi provati su un PC di fascia alta.

SPECIALE di Mattia Armani   —   06/10/2021

Windows 11 è finalmente arrivato in via ufficiale. Molti di voi l'hanno magari già installato grazie al programma Windows Insider, forti della promessa di un gaming migliore, per quanto gran parte delle nuove funzionalità siano disponibili o siano comunque pensate per arrivare anche su Windows 10. Ma la cosa non ci sorprende vista la natura di aggiornamento gratuito della nuova versione di Windows, pensata per mantenere un rapporto di continuità con quella precedente in funzione di un ampliamento dell'ecosistema Microsoft, che al momento rientra tra le priorità della compagnia.

La funzione Auto HDR, per esempio, è stata sviluppata su Windows 10 ed è disponibile da marzo in anteprima, mentre i requisiti di DirectStorage citano esplicitamente Windows 10 alla versione 1909. Ma Windows 11 dispone di un nuovo stack storage che promette di sfruttare meglio la tecnologia e gode di un'integrazione a più basso livello della Game Bar e del servizio Xbox Game Pass, punta di diamante dell'offerta ludica della compagnia di Redmond. Inoltre le promesse future includono la possibilità di mettere in pausa più giochi, in stile console, con la capacità di riavviarli velocemente senza che abbiano un impatto sul sistema e altre evoluzioni che potrebbero essere esclusive del nuovo Windows.

Microsoft ha lavorato anche su Game Mode e Auto HDR in Windows 11
Microsoft ha lavorato anche su Game Mode e Auto HDR in Windows 11

Ciò non toglie che i due sistemi operativi siano molto vicini tra loro e viene per questo naturale chiedersi perché Microsoft abbia deciso di cambiare nomenclatura, invece di aggiornare semplicemente Windows con le nuove funzionalità. Ma alcuni cambiamenti, tra cui la rinuncia al supporto ai 32-bit e il requisito della tecnologia TPM 2.0, hanno reso necessario operare una distinzione netta e ci hanno portato a voler verificare le prestazioni in gioco effettive di Windows 11, confrontate con quelle di Windows 10.

Per farlo abbiamo aggiornato i driver, compresi ovviamente quelli delle schede video già disponibili in versione Windows 11 ready da diversi giorni, e vale la pena specificare che non abbiamo incontrato nessun problema, anche nella verifica di tutte le funzionalità dei software proprietari NVIDIA e AMD, a partire dalle tecnologie di upscaling per arrivare agli strumenti per l'overclock automatico.

Siamo quindi partiti fiduciosi con i nostri test utilizzando come GPU la NVIDIA GeForce RTX 3080 Ti e la AMD Radeon RX 6800 XT, installate sulla nostra piattaforma più prestante che conta processore AMD Ryzen 9 5950X, scheda madre GIGABYTE AORUS Master, 16 GB di memoria G.Skill TridentZ con frequenza 3600 MHz e CL16. Abbiamo inoltre abilitato la Resizeable Bar, che permette al sistema di accedere a tutta la memoria delle GPU, utilizzato un SSD PCIe 4.0 WD Black SN850 e attivato il Game Mode che disattiva automaticamente tutto quello che non è necessario per concedere massima priorità ai giochi.

Watch Dogs: Legion è un titolo impegnativo, con e senza ray tracing, e rappresenta un test a tutto tondo per Windows 11
Watch Dogs: Legion è un titolo impegnativo, con e senza ray tracing, e rappresenta un test a tutto tondo per Windows 11

Tutto questo ben di dio lo abbiamo utilizzato per far girare una batteria di benchmark composta da cinque giochi per poter valutare il comportamento di Windows. Abbiamo però limitato i test alle risoluzioni 1440p e 4K, laddove l'influenza della CPU sulle prestazioni è minore ed è più facile verificare la resa effettiva della GPU, con tutte le impostazioni grafiche al massimo, ray tracing attivo e upscaling DLSS performance nei test sulla GPU NVIDIA.

Gears 5

Guadagno tangibile su Windows 11 per la nostra NVIDIA GeForce RTX 3080 Ti
Guadagno tangibile su Windows 11 per la nostra NVIDIA GeForce RTX 3080 Ti

Partendo da Windows 10, la AMD Radeon RX 6800 XT mostra i muscoli nel rendering puro con Gears 5 in risoluzione 1440p, complici il sodalizio con l'AMD Ryzen 5 5950X e le ottimizzazioni implementate dal lancio del titolo a oggi. Inoltre guadagna qualcosa nel passaggio a Windows 11. L'incremento è infinitesimale, ma lo menzioniamo visto che è risultato costante per tutte le batterie di test effettuate.

La vera sorpresa in questo senso arriva dalla NVIDIA GeForce RTX 3080 Ti che nel passaggio da Windows 10 a Windows 11 guadagna fino al 12% in più con il titolo targato The Coalition. Non abbastanza per pareggiare i conti in 1440p, ma sufficiente per cambiare la situazione in 4K e far trasparire ottimi segnali da Windows 11. D'altronde parliamo di un titolo del brand Xbox e della relativa applicazione.

Dirt 5

Dirt 5 premia la potenza in rendering della AMD Radeon RX 6800 XT
Dirt 5 premia la potenza in rendering della AMD Radeon RX 6800 XT

Anche in Dirt 5 la AMD Radeon RX 6800 XT si impone sulla scheda NVIDIA. Il margine di vantaggio in 1440p è inferiore e quello in 4K è minimo, ma sempre di vantaggio si tratta, nonostante il ray tracing attivo e il maggior numero di unità di calcolo dedicate all'illuminazione basata sulla fisica della NVIDIA GeForce RTX 3080 Ti.

Tra l'altro, nel passaggio a Windows 11, la scheda AMD è l'unica a guadagnare punti, anche se solo in 1440p, laddove raddoppia il margine di vantaggio. Tutti gli altri benchmark, invece, sono identici e ribadiscono, nel secondo test di fila, la maturità di Windows 11 in ambito gaming.

Assassin's Creed Valhalla

Anche in questo caso la scheda NVIDIA trae vantaggio dal passaggio a Windows 11
Anche in questo caso la scheda NVIDIA trae vantaggio dal passaggio a Windows 11

La potenza bruta della AMD Radeon RX 6800 XT in rendering nativo su ecosistema AMD paga anche nel titolo Ubisoft, con uno scarto netto in 1440p e comunque corposo in 4K, sia nei test su Windows 10, sia in quelli su Windows 11. Ma anche in questo caso, benché la scheda AMD sia in vantaggio, a guadagnare nel passaggio al nuovo sistema operativo è la scheda NVIDIA.

La scheda AMD guadagna appena qualche virgola in 1440p, ininfluente per la media effettiva, e non guadagna molto nemmeno in 4K, sebbene in questo caso i risultati si siano rivelati sufficienti per alzare la media di un frame per secondo. Di contro la NVIDIA GeForce RTX 3080 Ti guadagna quasi 5,5 punti percentuali sia in 1440p che in 4K, ovviamente come per tutti i test con la stessa identica configurazione, le stesse impostazioni e gli stessi driver.

Watch Dogs: Legion

Watch Dogs: Legion è l'unico titolo a perdere qualcosa nel passaggio a Windows 11
Watch Dogs: Legion è l'unico titolo a perdere qualcosa nel passaggio a Windows 11

Altro titolo Ubisoft, ma questa volta a uscirne vincitrice è la NVIDIA Geforce RTX 3080 Ti. Dai grafici non si direbbe, ma nel caso della AMD Radeon Rx 6800 XT parliamo di rendering nativo, mentre per quanto riguarda la scheda NVIDIA il gioco gira con ray tracing a ultra, aiutato ovviamente dal DLSS in modalità performance. Offre quindi una valanga di riflessi realistici che gravano notevolmente sull'hardware. In rendering nativo invece i punteggi in 1440p della GeForce sono identici a quelli dell'avversaria e sono superiori del 7,5% in 4k, con un totale di 57 FPS.

Anche in questo caso comunque, la nostra attenzione è riservata alle differenze tra i punteggi ottenuti con Windows 10 e quelli registrati su Windows 11 che risultano pressoché identici. C'è una piccola fluttuazione verso il basso per quanto riguarda il framerate in 1440p sulla NVIDIA GeForce RTX 3080 Ti, ma non compromette certo un quadro generale che ci mette di fronte a un Windows 11 pronto per il gaming già dal lancio.

Metro Exodus Enhanced Edition

Con Metro Exodus le prestazioni su Windows 11 rimangono sostanzialmente invariate
Con Metro Exodus le prestazioni su Windows 11 rimangono sostanzialmente invariate

Anche con il titolo 4A Games non è il caso di prestare attenzione alle differenze tra le due schede che questa volta favorisce enormemente la vice ammiraglia NVIDIA, forte di un'ottimizzazione eccellente per le tecnologie RTX, con il DLSS che incrementa notevolmente le prestazioni nonostante il ray tracing. La AMD Radeon RX 6800 XT viene invece messa in difficoltà dal pesante benchmark e non può nemmeno ricorrere alla FidelityFX Super Resolution, ma in gioco garantisce comunque molto spesso più di 60 FPS.

Detto questo passiamo al confronto che più ci preme, quello tra le due versioni di Windows, che si chiude con un sostanziale pareggio, nonostante un piccolo guadagno per la NVIDIA GeForce RTX 3080 Ti in risoluzione 1440p. Nulla di trascendentale, sia chiaro, ma ulteriore conferma di come, in un quadro che vede Windows 11 comportarsi bene con entrambe le architetture grafiche, la scheda NVIDIA sia quella a godere maggiormente del passaggio al nuovo sistema operativo Microsoft.

L'esito del confronto

Il passaggio da Windows 10 a Windows 11 in ottica gaming sembra del tutto indolore. Nessun problema di driver, nessun crash, nessuna anomalia evidente e quasi nessun calo prestazionale, almeno secondo i nostri benchmark, tutti in positivo ad eccezione di una singola batteria di test e solo per quanto riguarda la risoluzione 1440p.

In ogni caso il singolo e marginale calo di framerate di Watch Dogs: Legion passa in secondo piano rispetto ai numerosi casi in cui abbiamo visto il framerate aumentare, soprattutto per quanto riguarda la NVIDIA GeForce RTX 3080 Ti che nel caso dei benchmark di Gears 5 ci ha messo di fronte a incrementi di fluidità netti. Il tutto con il Game Mode attivo, a quanto pare liberato dalle incertezze della versione iniziale, che ottimizza il sistema e ci libera dell'ingombro di dover disattivare manualmente effetti e processi in grado di inficiare le performance dei giochi.

Xbox Game Pass ha un ruolo importante nell'ecosistema di Windows 11
Xbox Game Pass ha un ruolo importante nell'ecosistema di Windows 11

Non possiamo quindi che promuovere, almeno parlando di gaming, il nuovo sistema operativo Microsoft, guardando con molto interesse alla promessa di vantaggi legati all'integrazione a un livello più profondo dell'ecosistema di Xbox Game pass e di tecnologie come DirectStorage, pensate per affidare la decompressione dei dati direttamente alla GPU, diminuire il traffico di sistema, alleggerire il lavoro della CPU e permettere caricamenti pressoché istantanei, tanto da restituire benefici tangibili nello streaming delle texture, eliminare le pause nei viaggi veloci negli open world e permettere anche nuove meccaniche di gioco.

Non è detto, sia chiaro, che non spuntino problemi imprevisti, come nel caso della tecnologia Virtualization-Based Security (VBS) che, pensata per proteggere il sistema dai malware potrebbe essere attivata di default su alcuni PC pre-assemblati venduti con Windows riducendo le prestazioni in gioco fino al 28%, ma diamo per scontato che un inciampo di questo tipo sia risolvibile, o comunque circoscrivibile a PC destinati a un pubblico che ha elevate necessità di sicurezza, prendendo atto di come nel caso della nostra configurazione tutto sia andato decisamente liscio.