È partito bene il nuovo anno di Xbox Game Pass, anche perché è chiaro come il servizio rappresenti un punto di forza strategicamente fondamentale per Microsoft, soprattutto in vista di Xbox Series X e della next gen, dunque il prosieguo di questo gennaio 2020 rappresenta una buona conferma. La seconda mandata di titoli, che vanno a coprire le ultime due settimane del mese e verosimilmente rappresentano le ultime introduzioni previste prima di quelle di febbraio, proseguono su un buon livello qualitativo, per non dire ottimo. Manca forse il titolo di enorme richiamo, ma tutti i giochi selezionati sono veramente molto interessanti, appartenenti al panorama indie o semi-indipendente e in grado di apportare una buona varietà in termini di generi e atmosfere al catalogo di Xbox Game Pass. Si va dunque dall'avventura ad ambientazione storica con A Plague Tale all'astrattismo stiloso di Gris, fino all'action disegnato in 2D dal gusto più classico di Indivisible, senza dimenticare l'ottimo RPG con elementi roguelike - presenza ricorrente ma sempre ben accetta nel catalogo del servizio - di Children Of Morta. Intanto, abbiamo già presente almeno un'uscita di grosso calibro da segnare nel calendario per febbraio 2020: Wasteland Remastered previsto per il 25 febbraio, dunque anche per il mese prossimo ci sarà da divertirsi.
Children of Morta - PC e Xbox One, 17 gennaio
L'RPG con influssi roguelike - che col tempo sono diventati sempre più spesso rogue-lite, come in questo caso - è diventato di tendenza almeno quanto il cosiddetto metroidvania, evidentemente perché si tratta di generi ibridi particolarmente fertili, con la duttilità ottimale per essere utilizzati come base per nuove idee in ambito indie. Children of Morta è uno dei migliori esempi dell'applicazione di questo principio, presentandosi come un RPG hack and slash con elementi roguelite di grande interesse e dotato di una perfetta commistione di fascino e giocabilità. Lo stile grafico in 2D, sebbene parta da caratteristiche consolidate, si rivela decisamente originale, almeno nel suo evitare di fare affidamento al solito spixellamento retrò ma presentandosi dotato di un certo carattere, in grado di donare un'identità piuttosto netta al gioco. La particolarità più evidente di Children of Morta è probabilmente il fatto di metterci al controllo di un'intera famiglia, quella dei Bergson, eroi predestinati alla protezione del Monte Morta dalla Corruzione. Questo dà origine sia alla caratteristica roguelite del passaggio da un personaggio all'altro sia alla varietà di approcci e stili di gioco che cambiano a seconda del personaggio utilizzato, donando una notevole varietà all'azione di gioco.
Gris - PC e Xbox One, 17 gennaio
Sempre all'insegna della sperimentazione indie, Gris si è distinto nel panorama videoludico soprattutto per il meraviglioso stile grafico adottato e soprattutto per il modo in cui questo viene utilizzato, come veicolo di narrazione ma in un rapporto strettissimo con il gameplay. Si tratta di un platform con elementi adventure, riscontrabili nei vari puzzle ambientali che troviamo in giro per i livelli, ma si tratta di una definizione che va un po' stretta a Gris, che tutto sommato si presenta come una sorta di opera audiovisiva interattiva. Badate bene, c'è sempre da guardare con un po' di sospetto quei titoli che vengono definiti come "esperienze" più che giochi veri e propri, ma in questo caso la descrizione è più calzante e in accezione particolarmente positiva rispetto a molte altre situazioni. Gris racconta la storia di una donna che, perdendo la voce, si ritrova a combattere con la disgregazione del suo intero universo di riferimento, che dovrà ricomporre e far tornare a splendere come un tempo riconquistando anche la propria abilità perduta. La narrazione avviene attraverso il gioco, le sue animazioni, la rappresentazione degli scenari e gli eventi che si pongono di fronte alla protagonista di livello in livello. Di per sé può sembrare un platform semplice e lineare, ma va colto nel suo complesso per essere compreso in pieno per quello che è, ovvero una sorta di affascinante favola interattiva.
A Plague Tale: Innocence - PC e Xbox One, 23 gennaio
Asobo Studio ha colto tutti un po' di sorpresa con A Plague Tale: Innocence, dimostrando anche di che pasta sia fatto questo talentuoso team francese, dopo anni passati soprattutto a sviluppare giochi a cottimo basati su licenze varie o a supporto di altre etichette più blasonate. Di punto in bianco, gli sviluppatori hanno tirato fuori un action adventure d'altri tempi, con elementi stealth e incentrato su un'ambientazione a carattere storico in grado di fornire un forte carisma al gioco e dimostrando, peraltro, di saper ideare e gestire progetti di notevole calibro con grande maestria. Li stiamo vedendo all'opera peraltro anche nel prodigioso Microsoft Flight Simulator, dimostrando una capacità tecnica impressionante, ma questa è un'altra storia. A Plague Tale: Innocence ci porta nella Francia del 1348, durante la Guerra dei Cent'Anni e in mezzo a un'esplosione di peste dalle dimensioni apocalittiche, inserendo in questo scenario le gesta di Amicia de Rune, discendente di una nobile famiglia caduta in disgrazia a causa dell'Inquisizione. Il fratellino Hugo, afflitto da una misteriosa malattia, è infatti diventato il bersaglio delle mire di Lord Nicholas e dei suoi inquisitori e Amicia dovrà fare di tutto per proteggerlo e cercare una cura per il suo stato, combattendo da una parte i ratti portatori di peste e dell'altra un nemico ancora più inquietante: i soldati e l'Inquisizione.
Indivisible - Xbox One, 23 gennaio
Si parlava prima di RPG roguelike e metroidvania e arriviamo dunque anche al secondo dei due generi in gran voga di questi tempi, anche se Indivisible è in verità qualcosa di ulteriormente diverse e ancora più ibridato. A dire il vero è più un action adventure con elementi platform, ma l'elaborazione del level design e la possibilità di ampliare poteri e abilità della protagonista lo fa rientrare nella definizione ibrida per eccellenza, a cui si aggiunge però anche il sistema di combattimento in stile JRPG e varie altre stranezze. La storia di Ajna potrebbe essere rappresentata in un cartone animato e in effetti è proprio questo il veicolo adottato per la narrazione, che sfrutta diverse scene d'intermezzo in perfetto stile anime per raccontare le strane vicende della protagonista, una vivace ragazza che si ritrova ad essere l'elemento chiave per la salvezza del mondo grazie al suo straordinario potere: la capacità di assorbire persone varie all'interno della propria mente. Questo apre la porta a situazioni molto particolari, ovviamente, ma soprattutto alla possibilità di espandere notevolmente il cast di personaggi utilizzabili nel sistema di combattimento in stile RPG. Coloratissimo e particolarmente dinamico, Indivisible rappresenta un gioco dotato di una spiccata personalità, che conferma le capacità di Lab Zero Games (autori di Skullgirls) nella gestione e trasformazione di generi classici.
Sea Salt - Xbox One e PC, 30 gennaio
Tutti, più o meno, conosciamo ormai le divinità ancestrali e terrificanti narrate da H.P. Lovecraft nei suoi racconti, ma qualcuno ha mai desiderato essere una di quelle entità potentissime e vendicative? Sea Salt non fa riferimento diretto al celebre scrittore di Providence, ma è facile trovare qualche collegamento tra il dio protagonista della storia, ovvero Dagon, e alcune delle divinità primordiali lovecraftiane, a partire dall'ambientazione marinara carica di antichi incubi. Un tempo, gli uomini veneravano la divinità in questione e si sottoponevano agli obblighi imposti, effettuando sacrifici e ottenendo in cambio la benevolenza dell'antico dio, fatta di venti favorevoli e risorse naturali in abbondanza. Con il passare del tempo, tuttavia, la popolazione si è scordata delle antiche tradizioni e ha abbandonato il culto, spingendo Dagon alla terribile vendetta. Il gioco è un misto tra action e strategico nel quale ci troviamo a controllare le oscure schiere della divinità in questione, intenta a scagliare punizioni inenarrabili sugli umani rei di aver mancato di rispetto. Si tratta dunque di allestire schiere di minons e terribili creature assortite, dotate di diverse abilità in combattimento, e lanciarle sulle varie mappe per seminare terrore e distruzione tra gli uomini, che tuttavia si dimostreranno piuttosto combattivi, costringendoci a uno scontro alquanto ragionato.
Fishing Sim World: Pro Tour - Xbox One, 30 gennaio
Dovetail Games ha ormai un'esperienza consolidata nelle simulazioni di pesca e Fishing Sim World: Pro Tour rappresenta una delle più recenti interpretazioni di questa disciplina digitale. Si tratta di un gioco dedicato ovviamente ai pescatori, o comunque a coloro che nutrono un certo interesse per lo sport in questione, considerando che difficilmente tutti gli altri potranno farsi trascinare dal fascino delle centinaia di attrezzature su licenza ufficiale da provare, delle 29 specie di pesci presenti e degli oltre 100 nomi di pescatori professionisti reali all'interno del gioco. Detto questo, per chiunque sia affascinato dal mondo della pesca, Fishing Sim World: Pro Tour rappresenta un'introduzione di fondamentale importanza all'interno del catalogo di Xbox Game Pass, consentendo di esplorare 10 aree realisticamente riprodotte tra le quali anche celebri laghi dedicati alle carpe come Gigantica e Manor Farm, prendendo parte a una modalità carriera particolarmente profonda e complessa, ricca di eventi e gare a cui partecipare. Il tutto, peraltro, senza nemmeno doversi alzare nel cuore della notte, mettersi gli stivali alti e dover armeggiare realmente con varie creature da incubo da attaccare all'amo.