L'attesa della prossima generazione di console è diventata quasi palpabile. Si è praticamente arrivati a giugno 2020, eppure sono tantissimi gli aspetti che attendono ancora di essere chiariti, sia per quanto riguarda PlayStation 5 che Xbox Series X. Le punte di diamante delle rispettive società hanno presumibilmente ancora molti assi nella manica da mostrare: oggi Microsoft ha svelato il suo, cioè la retrocompatibilità. È troppo presto per emettere giudizi, ma è anche innegabile che a molti adesso Xbox Series X sembri già in vantaggio: almeno a coloro che non vedono l'ora di gustarvi i vecchi giochi anche sulle nuove console. Ma cos'ha annunciato Microsoft nel dettaglio? Quali funzioni sta progettando sul suo nuovo hardware? Analizziamo la situazione, e vediamo tutto quello che sappiamo.
Migliaia di giochi, una sola filosofia
È stato Jason Ronald, Director of Program Management di Xbox Series X, a parlare a nome della compagnia, svelando tutti i retroscena legati al nuovo progetto di retrocompatibilità. La promessa è quella di portare su Xbox Series X migliaia di giochi. Non dieci, non cento, non mille: migliaia. Si tratta certamente anche di una frecciatina rivolta alla concorrenza, e al parco titoli che sarà retrocompatibile su PlayStation 5. Sia chiaro: va bene. La competizione sul mercato è cosa naturale, si chiama concorrenza; e se sana e onesta porta vantaggi principalmente ai consumatori, quindi in queste considerazioni non vi è alcun tipo di giudizio, né positivo che negativo. Ma se i titoli promessi sono migliaia, la filosofia di fondo di questa operazione è una sola: la volontà di riproporre sulla console di nuova generazione di Microsoft le stesse esperienze vissute a suo tempo negli anni passati. "Il gaming lascia il segno su tutti noi. Dalle storie epiche viviamo agli universi che esploriamo, così come tutti i nostri eroi preferiti, e poi ancora il calore della competizione, della vittoria, della sconfitta. Videogiocare ci tiene uniti". Possono sembrare frasi di circostanza - e in parte lo sono - ma testimoniano anche una volontà precisa, a suo modo lodevole.
Sono queste idee ad aver spinto Microsoft a riunire migliaia di sviluppatori da tutto il mondo: ben quindici team degli Xbox Game Studios sono attualmente al lavoro per adattare nel modo più fedele possibile i vecchi giochi alla nuova console. Hanno già trascorso 100.000 ore nel testare i vecchi giochi, ed entro natale 2020 Ronald è convinto che si raggiungeranno credibilmente le 200.000. Manca una lista precisa di tutti i titoli, così come mancano dei nomi importanti, ma se la promessa verrà rispettata il retrogaming su Xbox Series X sarà davvero degno di considerazione.
Tanta potenza, nuove funzionalità
La retrocompatibilità di Xbox Series X farà leva, naturalmente, sulla potenzialità della nuova home console Microsoft. Tanta potenza non significa di per sé vincere la scommessa e attirare da subito il pubblico di consumatori: è bene vedere come questa potenza venga poi applicata ai singoli titoli. Per quanto riguarda il retrogaming, permetterà di ottenere alcune funzionalità decisamente interessanti: l'HDR, il Quick Resume, il 4K, caricamenti più veloci di serie. Non tutti per ogni singolo videogioco, presumibilmente: Microsoft ha intenzione di analizzare caso per caso, e di intervenire a seconda delle necessità. Nessun aumento di frame rate laddove raddoppiarlo significherebbe alterare l'esperienza a livello di gameplay, ad esempio.
Tanto per cominciare i giochi di Xbox 360 e i precedenti faranno un salto di qualità dal punto di vista grafico, passando all'HDR, a una maggiore risoluzione, a colori più realistici, nitidi e puliti. La potenza di calcolo avrà applicazioni estetiche vistose, arrivando (laddove possibile) fino al 4K. Ma il colpo d'occhio generale non rappresenta l'unico aspetto rilevante in un videogioco, benché voglia giustamente la sua parte.
Ecco allora che l'SSD NVME garantirà caricamenti più veloci, nonché la possibilità di sfruttare una nuova funzione nota come Quick Resume. Si tratterà di una sorta di "congelamento rapido" della partita: il giocatore in qualsiasi momento potrà fermare la sessione in un'istantanea, e quindi riprenderla in un secondo momento da quel punto preciso in cui l'aveva interrotta.
La parola alla community: quali giochi?
Microsoft ha dichiarato che la retrocompatibilità può presentare anche un altro tipo di problemi, non necessariamente tecnici e legati all'hardware di Xbox Series X. "Il team è al lavoro, e continua ad ascoltare i feedback della community, anche in merito ai titoli che i giocatori vorrebbero rivedere. Riportare in vita giochi dal passato spesso è una sfida, sia tecnica che legata alle licenze. Tuttavia cerchiamo di fare quanto possibile".
Queste sono dunque anche le settimane giuste per contattare Microsoft e le singole software house, per chiedere di "riportare in vita" un titolo specifico, un gioco importante che avete avuto modo di conoscere a fondo nell'ultimo decennio, e perché no, anche prima. Dato che il lancio della nuova console è previsto in tempo per natale 2020, c'è probabilmente tutto il tempo per aggiungere prodotti al mucchio di quelli già in fase di restauro, e in generale per nuove proposte.
Quali vorreste rivedere su Xbox Series X, in una veste grafica di attuale generazione, in 4K, e con tutte le funzionalità di cui vi abbiamo parlato finora?