La promozione lanciata da Chris Roberts in favore del nuovo progetto di Richard Garriott, che prevede una speciale balestra (quelle comuni saranno disponibili per tutti e avranno le stesse caratteristiche) per alcuni di coloro che hanno finanziato entrambi i titoli, ha scatenato una serie di discussioni sulla componente FPS di Star Citizen.
Il simulatore spaziale di Roberts include infatti assalti spaziali e combattimenti a terra di stampo inevitabilmente futuristico che, per molti fan del titolo, mal si sposano con la vetusta tecnologia di una balestra. Per smorzare le polemiche, il team ha rivelato che Star Citizen includerà moltissimi oggetti e la componente FPS non sarà basata solo su chi avrà il fucile laser più potente. Qualcuno potrebbe preferire un'armatura leggera o uno scudo energetico e, per questo, essere vulnerabile proprio ai proiettili di una balestra, che tra l'altro è silenziosa e non può forare lo scafo di una nave.
Si profila, in sostanza, un variopinto sistema studiato per esaltare i vantaggi e gli svantaggi di ogni tecnologia bellica, da bilanciare minuziosamente, certo, ma capace di evocare le grandi battaglie della fantascienza, spesso combattute tra fazioni dotate di armamenti completamente diversi. In un sistema del genere un laser ha svariati vantaggi legati all'avanzamenteo tecnologico, come le munizioni virtualmente infinite, ma in determinati casi può infliggere meno danni di un'arma a proiettili e per questo non è automaticamente l'opzione migliore.