Come ben saprà chi gioca regolarmente con Minecraft, Mojang ha sempre permesso agli utenti di gestire dei server propri. A quanto pare la libertà concessa si è rivelata un'arma a doppio taglio. I gestori di fatto possono fare quello che vogliono con i loro server, arrivando anche a violare l'EULA del gioco. E qui arrivano i guai per Mojang.
Alcuni gestori hanno iniziato a far pagare gli oggetti di gioco, i bonus exp e l'accesso ad alcune modalità. Spesso i prezzi sono lievitati un po' troppo e la società ha iniziato a ricevere richieste di rimborso da parte di genitori infuriati per i soldi spesi dai figli (controllarli pareva brutto...). Ovviamente dovrebbe essere chiaro a tutti che Mojang non c'entra con i server gestiti da terzi, ma alcune menti semplici che popolano questo mondo non ci arrivano, nemmeno se aiutate. Chiesti numi alla società, in particolare al buon Notch, è stato confermato che quelle descritte sopra sono palesi violazioni dell'EULA.
Sarà bastato questo a placare gli animi delle menti semplici? Macché... anzi, alcuni utenti si sono scatenati, accusando addirittura Mojang di essere peggio di EA. Eppure lo scopo dell'EULA in questo caso è davvero chiaro: difendere i videogiocatori da chi vuole fare soldi ai loro danni in modo disonesto. Ma si vede che per molti la sola parola EULA scatena moti interiori dovuti a profondi traumi infantili.
Per questo motivo, l'EULA di Minecraft è stato aggiornato con delle nuove regole sulla monetizzazione, scritte in un linguaggio più accessibile. Chi gestisce un server deve quindi fare presente ai giocatori di non avere niente a che fare con Mojang, non deve vendere oggetti che hanno un impatto sul gameplay e non devono far pagare soldi veri per soldi virtuali.
Di fatto sono stati esplicitati alcuni termini della licenza che erano già tali nella vecchia versione dell'EULA e sono stati aggiunti alcuni limiti agli host. Questo avrà placato la furia degli utenti? Nemmeno per sogno. Anzi, alcuni hanno chiesto di tornare al vecchio EULA, rendendo Notch davvero triste... e un po' anche noi.
Fonte: VG247.com