Una nostra fonte, che è voluta rimanere anonima, ci ha passato un retroscena interessante sullo sviluppo di The Witcher 3: Wild Hunt. Parlandone su Facebook, lo sviluppatore Csaba Berenyi ha espresso la sua profonda ammirazione per il gioco, affermando:
"Finally finished the last Witcher dlc. What an excellent game it was! Amazing storytelling, super interesting believable characters and some really cool technology." (Finalmente ho concluso l'ultimo DLC di The Witcher [3]. Davvero un gioco eccellente! Narrazione fantastica, personaggi interessanti e credibili e tecnologicamente molto avanzato.)
Fin qui niente di particolarmente interessante, non fosse che un altro sviluppatore, Christopher Hardwick, che ha lavorato a The Witcher 3: Wild Hunt, ci ha tenuto a smorzare un po' la sua eccitazione con delle affermazioni forti e inedite riguardo come si lavora in CD Projekt Red:
"Shame making it was completely destructive, painful and just generally downright awful experience. No... This was extra special, with psychopaths and everything."
Insomma, l'esperienza di sviluppo è stata definita pessima, distruttiva e dolorosa. Addirittura, ma immaginiamo che sia detto con un certo sarcasmo, comprensiva di psicopatici e altre situazioni borderline assortite.