Ieri i procuratori russi hanno chiesto una condanna a tre anni e mezzo di carcere per Ruslan Sokolovsky, un blogger accusato di incitamento all'odio religioso per aver giocato a Pokémon Go in una chiesa. Il processo, che si è svolto a Yekaterinburg, è ormai finito e l'11 maggio sarà emessa la sentenza. Se ritenuto colpevole, Sokolovsky rischia fino a sette anni e mezzo di carcere.
In realtà la denuncia a Sokolovsky non è scattata tanto per aver giocato a Pokémon GO nella chiesa, ma per il relativo video pubblicato l'11 agosto su YouTube (lo trovate in fondo alla notizia) che, secondo la chiesa ortodossa, ha una natura provocatoria e irrispettosa. Il luogo dove è stato consumato il "delitto" è la chiesa di Tutti i Santi costruita dove si suppone siano stati uccisi lo Zar Nicola II e la sua famiglia.
Un caso simile a quello di Sokolovsky fu quello delle Pussy Riot, gruppo punk rock che protestò in una chiesa russa registrandoci dentro un video: tre membri furono accusate e condannate nel 2012 per "incitamento all'odio e attacchi alla libertà di culto."