Sappiamo tutti bene quanto possano valere le previsioni degli analisti sul mercato videoludico (poco, spesso) ma ogni volta le loro uscite non mancano di far emergere discussioni e se non altro possiamo prenderle come spunto per approfondire qualche aspetto particolare del panorama. Ha fatto parecchio discutere la dichiarazione della società di analisi DFC Intelligence, che in base a studi vari (non si sa mai bene in questi casi su quali criteri vengano effettuati, ma tant'è), ha riferito che Xbox One X potrebbe vendere circa 17 milioni di unità entro la fine del 2021, ovvero in quattro anni. Un po' poco, se si pensa anche all'andamento di Xbox One, per non parlare ovviamente dei numeri assolutamente di altro livello fatti registrare da PlayStation 4 e (almeno in questo primo scorcio) da Switch.
Tuttavia, Xbox One X non è una macchina che va valutata secondo gli stessi criteri delle altre console attualmente presenti sul mercato, e anzi in base alla sua particolare prospettiva i numeri presentati dagli analisti potrebbero anche non essere più di tanto negativi, soprattutto pensando a un totale di 63 milioni di Xbox One previste per la fine del 2021 (comprensive del modello X, probabilmente). Anche in questo caso saremmo ben lontani dai livelli di PlayStation 4, ma rientrando anche in risultati per nulla fallimentari, specialmente se ci si trovasse fra quattro anni già in una fase di transizione verso un'ulteriore nuova piattaforma da parte di Microsoft, visto che Sony sta già iniziando a far trapelare il nome di PlayStation 5 in giro per i circuiti mediatici.
Bisogna sempre tenere presente che Xbox One X è una macchina sviluppata per una nicchia di videogiocatori, quelli più tecnofili e intransigenti, che hanno intenzione di investire su apparecchiature di alto profilo per raggiungere il tanto agognato "4K" (vero o meno, la questione qui andrebbe approfondita in separata sede) nel proprio salotto. Lo stesso Phil Spencer ha ribadito più volte questo concetto: X non sarà il modello più venduto delle console Microsoft, mentre Xbox One S continuerà a coprire i volumi di vendita maggiore per la divisione Xbox, e la cosa è sensata, anche guardando a quello che sta succedendo in casa Sony e ai rapporti di vendita tra il modello Slim e Pro di PlayStation 4, con quest'ultima che rappresenta circa il 20% delle unità piazzate sul mercato sul totale di PlayStation 4 da un anno a questa parte.
Ora, se da una parte tutto rientra verosimilmente nei piani dei produttori per quanto riguarda la diffusione di questi modelli potenziati di console, resta da capire precisamente se questi investimenti fatti in termini di progettazione e sviluppo abbiano effettivamente un senso nell'economia generale: se la mezza generazione sembra convincere ben pochi utenti, non sarebbe forse più conveniente concentrarsi su veri e propri step evolutivi verso generazioni completamente nuove, possibilmente mantenendo aperto il canale della compatibilità software attraverso una retro-compatibilità estesa? Si ritorna poi alla famosa questione della scarsità di esclusive in grado di valorizzare il potenziale di Xbox One X, sollevata giustamente anche dall'analista David Cole. Resta uno degli elementi critici per la casa di Redmond, ma è possibile che i progetti avviati e non ancora presentati possano sollevare l'andamento della nuova console su livelli diversi, magari insieme anche a una maggiore diffusione di display a 4K nelle case degli utenti.