L'FNE, l'organo antitrust cileno, ha approvato l'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft , non riscontrando alcun rischio per il mercato, ossia nessun pericolo di monopolio.
Stando alla FNE la transazione non ridurrà la concorrenza, almeno stando alle abitudini dei consumatori di videogiochi cileni. La sentenza ha tenuto in considerazione sia gli effetti sulle attività sovrapponibili (orizzontali) delle due compagnie (pubblicazione e vendita di videogiochi, vendita di oggettistica, pubblicità e altre ancora), sia quelli sulle attività non sovrapponibili (verticali).
Naturalmente è stato preso in esame anche il passaggio di mano della serie Call of Duty, ma non è stato considerato troppo rilevante, valutando che in Sud America è meno importante che in altre parti del mondo.
La FNE ritiene anche limitato il rischio che i videogiocatori cambino console dopo l'acquisizione, grazie a un sondaggio condotto tra i consumatori cileni, e ritiene improbabile che Microsoft tolga COD a PlayStation, visti i ricavi generati dalla piattaforma.
Parlando di Game Pass e di marketing delle nuove console, la FNE ritiene che, per quanto importanti, i titoli di Activision Blizzard non siano determinanti a tal punto da poter ribaltare il mercato da soli.
Insomma, l'organo regolatore del mercato cileno ha dato ragione a Microsoft su tutta la linea, sposando il suo punto di vista e rigettando quello di Sony, l'unica compagnia rivale che di fatto sta contrastando con forza l'acquisizione.
Nei prossimi giorni la FNE renderà disponibile il resoconto completo della decisione, importante anche se non determinante per il risultato finale, visto che potrà essere usata come argomento con gli organi antitrust più restii a dare il loro consenso.