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Acquisizione di Activision: dipendenti tra dubbi e speranze verso Microsoft

Jason Schreier ha raccolto varie testimonianze sullo stato d'animo dei lavoratori di Activision Blizzard in vista dell'acquisizione da parte di Microsoft.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   19/01/2022

Con l'acquisizione di Activision Blizzard che potrebbe concretizzarsi nel 2023, Microsoft ottiene non solo una grande quantità di asset ma anche vari problemi da gestire, con i dipendenti ancora sul piede di guerra: è interessante vedere cosa ne pensino questi, che sembra si trovino in bilico tra speranze e dubbi sul futuro.

Per fare fronte comune di fronte alla cultura tossica che si è diffusa in questi anni presso Activision Blizzard, molti sviluppatori hanno preso parte a un movimento coordinato per far valere i propri diritti e questo sembra sia destinato a proseguire a prescindere dal cambiamento di guida al vertice della compagnia, ma c'è comunque un cauto ottimismo al riguardo.

Jason Schreier ha riferito di aver contattato diverse persone all'interno dei team di sviluppo di Activision Blizzard, visto che può contare su notevole agganci che gli hanno consentito anche di raccontare diversi aspetti di questi mesi travagliati all'interno della compagnia, ricevendo risposte contrastanti ma tendenzialmente distensive nei confronti della possibile acquisizione.

Come riferito nel tweet riportato qui sopra, i tre punti principali raccolti in base alle testimonianze riguardano un generale ottimismo sul cambio di management: è vero che Bobby Kotick dovrebbe rimanere in carica fino alla conclusione dell'acquisizione, ma quando questa sarà definita lascerà Activision Blizzard e ciò rappresenta un'ottima cosa per chi è al momento sul piede di guerra. Inoltre, la "cultura positiva" che emerge da vari team di Xbox Game Studios è un ottimo segnale di cambiamento per il futuro dell'azienda.

Il fatto però che Kotick non venga subito estromesso del suo ruolo dirigenziale è un elemento che ha fatto "infuriare" molti, oltre al fatto che si prenderà anche una gigantesca buonuscita. Su questo aspetto probabilmente Microsoft può fare poco: almeno fino alla conclusione dell'acquisizione, infatti, Activision Blizzard resta formalmente un'entità indipendente e per quanto riguarda la cessazione dei rapporti con Kotick valgono gli accordi presi all'epoca.

In ogni caso, quello che emerge chiaramente è comunque la ferma determinazione a mantenersi organizzati come gruppo, in modo da vigilare comunque sullo stato dei lavoratori ed eventualmente trovarsi preparati a protestare e far valere i propri diritti.