Le azioni di Activision Blizzard sono cresciute dell'1,6%, raggiungendo gli 81,50 dollari di valore, dopo l'annuncio di Microsoft, per voce del presidente Brad Smith, che la serie Call of Duty rimarrà su PlayStation anche dopo la scadenza degli accordi in essere. In questo modo il valore delle azioni si è avvicinato ulteriormente a quello dell'offerta della casa di Redmond, che è di 95 dollari per azione.
I mercati sono stati quindi sollevati dall'apprendere la novità, spiegando al contempo l'importanza della mossa di Microsoft. Per quale motivo? A gennaio, dopo l'annuncio dell'acquisizione di Activision Blizzard per 68,7 miliardi di dollari, gli arbitraggi della borsa avevano dato soltanto un 60% di probabilità che l'accordo andasse in porto, data la differenza tra il prezzo corrente delle azioni e quello dell'offerta e dato il possibile intervento degli organi antitrust.
Vero è che per tanti videogiocatori l'acquisizione è cosa ormai fatta, ma la verità è che la situazione è molto più complessa di quello che possa sembrare esternamente (stiamo sempre parlando di una delle acquisizioni più grandi della storia) e Microsoft si è trovata costretta a dare delle rassicurazioni su alcuni punti chiave per provare a evitare il più possibile intoppi. Tra queste l'apertura del suo store e proprio la volontà di tenere il franchise Call of Duty multipiattaforma, mosse che servono a dimostrare di non voler realizzare un monopolio e che l'acquisto di Activision Blizzard non causerà un danno alla concorrenza.