Alcuni azionisti di Activision Blizzard sono furiosi per il nuovo bonus da 200 milioni di dollari che Bobby Kotick si è assegnato in aggiunta al suo faraonico stipendio. Nel mentre la compagnia ha annunciato che 50 persone sono state licenziate, anche se alcuni report sostengono che il numero corretto dei licenziamenti si assesta intorno alle 200 persone.
Activision Blizzard è sempre stata un'azienda controversa che ha fatto discutere per alcune sue pratiche piuttosto estreme, pensate all'unico scopo di generare profitti. Basti pensare al caso del Blitzchung e ai tanti licenziamenti degli scorsi mesi. Mosse pensate per premiare gli azionisti, che, infatti, hanno visto il titolo crescere di valore in borsa. Circa il 66% negli ultimi mesi.
E di conseguenza mosse per far aumentare i premi dello stesso CEO Bobby Kotick, che vede aumentare i suoi bonus anche retroattivamente in base alle performance delle azioni in borsa. Performance che talvolta non sono nemmeno legate alle decisioni e alla leadership del CEO. Come in questo caso.
Secondo CtW Investment Group, infatti, l'aumento del valore delle azioni di Activision Blizzard dell'ultimo anno non è in alcun modo legato alle scelte di Kotick, ma all'aumento dei ricavi che tutte le aziende dell'intrattenimento hanno registrato per via del COVID-19. Per questo, secondo loro, il bonus da 200 milioni di dollari che Kotick riceverà è assolutamente ingiustificato, soprattutto se anche in passato il faraonico compenso del CEO li aveva fatti infuriare.
Alle cronache passerà comunque una compagnia che licenzia centinaia di persone nonostante stia registrando record di ricavi e pagando bonus ricchissimi alla sua dirigenza. Come dicevamo, infatti, in queste stesse ore si dice che circa 200 persone siano state lasciate a casa da Activision Blizzard con 3 mesi di stipendio e una card da 200 dollari per Battle.net e che dei dipendenti di Blizzard che farebbero fatica ad arrivare a fine mese.