La Corte Suprema ha respinto un'ingiunzione d'emergenza presentata da dieci sedicenti giocatori per impedire a Microsoft di acquistare Activision-Blizzard. Sebbene sia improbabile che i querelanti coinvolti nella cosiddetta Gamer's Suit riescano nell'intento di far fallire anche la FTC, ora c'è un ostacolo in meno per Microsoft nell'acquisto di Activision-Blizzard.
I giocatori avevano inizialmente presentato alla Corte d'Appello federale del Nono Circuito una richiesta di ingiunzione per bloccare l'acquisizione e, dopo che questa è stata respinta, hanno fatto ricorso alla Corte Suprema. Il giudice della Corte Suprema Elena Kagan ha respinto la richiesta senza fornire spiegazioni.
La Gamer's Suit contro l'acquisizione di Activision Blizzard
Alla base della Gamer's Suit c'è il fatto che i querelanti, in quanto consumatori, subirebbero "perdite o danni causati" dalla fusione, che secondo loro "ridurrebbe sostanzialmente la concorrenza" nel mercato dei giochi.
Anche la Federal Trade Commission (FTC) ha perso la causa contro Microsoft: un giudice distrettuale ha rifiutato di concedere un'ingiunzione per bloccare temporaneamente l'operazione. La causa antitrust della FTC andrà comunque avanti in agosto, anche se sembra probabile che fallisca ora che Sony ha accettato un accordo che garantirà Call of Duty su PlayStation per i prossimi dieci anni.
Ora, l'ostacolo principale di Microsoft è il blocco posto dalla CMA del Regno Unito. Entrambe le parti hanno recentemente concordato una pausa nel contenzioso per negoziare una potenziale cessione, mentre Microsoft deve anche negoziare una proroga della scadenza con Activision Blizzard.