Amazon ha annunciato un nuovo e imponente piano di licenziamenti che prevede la riduzione di circa 14.000 posti di lavoro tra i dipendenti d'ufficio. Si tratta della più grande ondata di tagli nella storia dell'azienda, destinata a ridisegnare la struttura organizzativa interna con l'obiettivo dichiarato di rendere l'azienda "più snella e agile".
La notizia è stata comunicata ai dipendenti da Beth Galetti, vicepresidente senior della divisione People Experience and Technology, che ha spiegato come la riorganizzazione punti a ridurre i livelli di gestione e la burocrazia interna, favorendo una maggiore autonomia decisionale.
L'operazione di licenziamenti di Amazon ha avuto inizio nel 2024
Questa operazione rappresenta la continuazione di un percorso iniziato già nel 2024 sotto la guida del CEO Andy Jassy, volto a rafforzare la cultura aziendale e migliorare l'efficienza. Tuttavia, Amazon non è nuova a tagli di personale: nel 2023 aveva già eliminato complessivamente 27.000 posti di lavoro in due tornate, citando le difficili condizioni macroeconomiche.
I dipendenti coinvolti avranno 90 giorni di tempo per cercare un nuovo ruolo interno, con priorità garantita nei processi di selezione. Per chi non troverà una nuova posizione, Amazon offrirà indennità di licenziamento, servizi di ricollocamento e assistenza sanitaria. I tagli interesseranno principalmente le funzioni corporate, mentre l'azienda continuerà ad assumere in aree considerate "strategiche".
Le motivazioni dei licenziamenti di Amazon
Uno dei motivi principali indicati per questa riduzione del personale è l'aumento dei costi legati agli investimenti in intelligenza artificiale (IA), definita nel memo interno come "la tecnologia più trasformativa dai tempi di Internet". Amazon intende concentrare risorse sullo sviluppo di soluzioni di AI generativa, considerate una delle sue "scommesse più grandi" per il futuro.
Molti osservatori notano come questa tendenza rispecchi un fenomeno diffuso tra i giganti del tech. Aziende come IBM e Microsoft hanno annunciato recentemente migliaia di licenziamenti, giustificandoli con la necessità di riallocare fondi verso progetti legati all'IA. Gli analisti sottolineano che il ridimensionamento di Amazon rappresenta anche una correzione post-pandemia: durante il boom dell'e-commerce nel periodo Covid, l'azienda aveva assunto a ritmi record.