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Amazon ha cercato di sconfiggere Steam per 15 anni ma non ci è riuscita, dice l'ex-vice presidente

Secondo l'ex-VP di Prime Gaming, Amazon ha cercato per oltre 15 anni di sfidare Steam sul suo territorio ma non è mai riuscita a scalfirlo, nonostante fosse una compagnia molto più piccola.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   29/10/2025
Prime Gaming Store

L'ex-VP di Prime Gaming, Ethan Evans, ha riferito chiaramente, in un messaggio pubblicato sul social network LinkedIn, che Amazon ha provato per 15 anni a sconfiggere Steam ma ha fallito tutte le volte.

La questione dimostra come la piattaforma Valve sia talmente radicata nel gusto e nelle abitudini degli utenti PC da rendere quasi impossibile a dei concorrenti poterla attaccare, nonostante si presentino anche compagnie di dimensioni colossali, e in grado di far valere la propria potenza economica.

In un certo senso, è lo stesso problema che Epic Games Store continua a incontrare: nonostante la piattaforma sia riuscita forse a penetrare in maniera più convincente nel mercato PC, anche questa continua a stentare contro Steam, anche con tutti i soldi investiti in accordi di publishing e giochi regalati.

Le dimensioni non contano, se c'è già una soluzione ai problemi

"Quando ero VP di Prime Gaming presso Amazon, abbiamo fallito più volte nel tentativo di colpire la piattaforma Steam", ha scritto Evans, con un messaggio che sembra una sorta di ammissione di sconfitta sul proprio operato, almeno nel confronto con la piattaforma Valve.

Giochi su Prime Gaming
Giochi su Prime Gaming

"Eravamo almeno 250 volte più grandi e abbiamo provato di tutto, ma alla fine Golia ha perso", ha spiegato Evans, che poi effettua un'analisi su cosa non abbia funzionato nella strategia.

A quanto pare, gli oltre 15 anni di tentativi di sfidare Steam sono iniziati prima che lui diventasse VP della sezione Gaming, ma la compagnia non è mai riuscita a trovare la formula giusta: "Il primo modo in cui abbiamo provato ad entrare nell'ambito degli store e dei giochi online è stato attraverso le acquisizioni: abbiamo acquisito Reflexive Entertainment (un piccolo store di giochi per PC) e abbiamo cercato di ampliarlo verso una nuova scala, ma non ha funzionato".

"Poi, dopo aver acquisito Twitch, abbiamo creato il nostro store di giochi PC. La nostra idea era che i giocatori avrebbero acquistato naturalmente da noi perché usavano già Twitch, ma avevamo torto".

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"Infine", spiega Evans, "Abbiamo costruito Luna, un servizio di gioco in streaming che consente di giocare senza possedere un PC di alto profilo. Più o meno nello stesso periodo, Google provò la stessa cosa con Stadia, ma nessuna delle due soluzioni riuscì a trovare una buona spinta".

"In tutto questo tempo", continua Evans, "Steam ha dominato pur essendo una compagnia relativamente piccola". Secondo l'ex-VP, il problema di questi tentativi sta nel fatto di non aver sempre sottostimato i motivi che spingono gli utenti a usare Steam.

Questi riguardano la facilità d'uso di una piattaforma che è "uno store, un social network, una libreria e una raccolta di trofei tutti in uno, e che funziona bene", ha spiegato. L'ex-VP spiega che Amazon ha sempre pensato che la dimensione dell'azienda e la sua visibilità sarebbero bastati, portandoli a investire fortemente senza prima studiare bene la situazione, ma i giocatori di fatto "hanno già la soluzione ai loro problemi, e non cambiano piattaforma solo perché ce n'è una nuova disponibile".