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Amazon sta cercando di far diminuire gli acquisti con varie modifiche in corso

Amazon si trova nella strana situazione di dover cercare di diminuire i propri affari facendoci comprare meno cose, a causa dell'attuale situazione di crisi globale.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   21/04/2020

Amazon è tra le poche aziende che si sono ritrovate a veder crescere sensibilmente i propri affari durante questa crisi causata dalla pandemia da coronavirus, ma la questione è diventata problematica da gestire e la compagnia sta paradossalmente cercando di far diminuire gli acquisti attraverso una serie di iniziative e modifiche in corso.

Secondo una previsione di Business Insider, le vendite globali di Amazon potrebbero aumentare anche del 23% nel corso del primo trimestre del 2020, questo ovviamente a causa delle numerose chiusure di massa effettuate in molti paesi a causa del lockdown imposto dall'epidemia da coronavirus, che di fatto hanno spostato ancora di più il traffico di acquisti online e in particolare su Amazon.

Questo, sebbene normalmente rappresenti un elemento positivo per la compagnia, diventa un problema quando la situazione è comunque critica per tutti: un volume così alto di vendite risulta difficile da gestire con la logistica parzialmente bloccata dalle limitazioni agli spostamenti e con la necessità di garantire la sicurezza dei lavoratori, che si trovano invece costretti a lavorare anche più del solito.

Tutto questo sta portando alla paradossale situazione di Amazon che cerca in tutti i modi di far diminuire gli acquisti da parte degli utenti. Dapprima abbiamo assistito alla limitazione dei prodotti venduti direttamente da Amazon a quelli di prima necessità, ovvero soprattutto alimentari, prodotti per la casa e per l'infanzia e libri, sebbene la definizione fosse comunque allargata, con un aumento medio nei tempi di esecuzione degli ordini.

Poi è stato rimandato il Prime Day, ovvero l'annuale periodo di sconti che ogni estate si teneva come evento promozionale sul portale. Adesso, sembra che siano in corso anche altre modifiche meno evidenti ma volte strategicamente a diminuire il flusso di ordini. A partire da Amazon USA e con probabile estensione ad altri paesi, è stata modificata parzialmente l'interfaccia del sito per scoraggiare l'incremento di prodotti da mettere nel carrello, con la scomparsa della sezione con i consigli sugli acquisti correlati, sono stati ridotti gli annunci pubblicitari nelle ricerche di Google e le campagne promozionali legate alla festa della mamma e del papà.

Oltre a questo, Amazon in USA sta scoraggiando i rapporti commerciali con le aziende di terze parti, diminuendo sia i legami di marketing con altri siti che pubblicizzano gli acquisti tramite link sia invitando i venditori terzi a non servirsi della rete Amazon per le spedizioni, tutte iniziative evidentemente contrarie alle normali logiche di mercato, che si stanno rendendo necessarie per poter garantire la stabilità della compagnia in un momento critico anche all'interno dell'azienda stessa.

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