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Articoli scritti dall'IA iniziano ad affollare i siti, ma spesso sono pieni di errori

Si segnalano i primi casi di pubblicazione di articoli scritti dall'intelligenza artificiale, che però contengono molti errori.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   07/07/2023
Articoli scritti dall'IA iniziano ad affollare i siti, ma spesso sono pieni di errori

L'intelligenza artificiale generativa è il presente, non è il futuro, e molti editori stanno già iniziando a usarla per scrivere interi articoli per le loro pubblicazioni, purtroppo spesso pieni di errori. In realtà sono le compagnie dei vari ChatGPT e Bard a consigliare di non affidarsi completamente all'intelligenza artificiale e a controllare quello che scrivono, ma evidentemente alcuni non hanno recepito le indicazioni, presi dalla frenesia di poter avere centinaia di articoli al giorno a basso prezzo.

Uso scriteriato

L'uso scriteriato dell'intelligenza artificiale generativa può portare a risultati terribili
L'uso scriteriato dell'intelligenza artificiale generativa può portare a risultati terribili

Ad esempio l'utente Twitter @velocciraptor ha mostrato il pessimo uso di un'intelligenza artificiale fatto da io9 dell'editore G/O per un articolo, in cui in teoria doveva essere proposta la cronologia dei film e delle serie di Star Wars a uso dei nuovi spettatori. Peccato che l'IA abbia messo Star Wars: La guerra dei cloni dopo Star Wars: L'ascesa di Skywalker.

Al momento X/Twitter ha dei problemi
e non è possibile caricare il post

L'errore sarebbe anche perdonabile, considerando che lo ha commesso un'intelligenza artificiale, se qualcuno non avesse deciso di pubblicare comunque il pezzo senza apparentemente alcuna revisione. La situazione è diventata presto imbarazzante, con lo staff di io9 che ha subito preso le distanze dall'accaduto e il caporedattore James Whitbrook che ha dichiarato di aver saputo dell'articolo dieci minuti prima che andasse online. Inoltre ha spiegato che nessun membro di io9 ha a che fare con l'accaduto, per una scelta che appare essere piovuta dall'alto.

Il problema comunque c'è e i primi segni dell'uso delle intelligenze artificiali si stanno già facendo vedere, come il negozio del Kindle di Amazon straripante di pessimi libri scritti dalle IA o l'uso terrificante che ne è stato fatto in Secret Invasion di Marvel, che secondo alcuni ha una delle sigle più brutte degli ultimi anni.