Non sta andando molto bene l'atteso ritorno di Valve allo sviluppo videoludico effettivo, visto che Artifact sta venendo abbandonato dai giocatori con una velocità impressionante.
Artifact è un gioco di carte collezionabili con elementi RPG che si collega all'universo di Dota 2, sviluppato in collaborazione con lo storico game designer Richard Garfield. Si tratta di un titolo interessante, anche se il suo annuncio è stato accolto con una certa freddezza da chi si aspettava qualcosa di più dal ritorno di Valve allo sviluppo e al publishing videoludico dopo anni di attività incentrata solamente sulla gestione di Steam. In ogni caso, si tratta di un progetto importante, che si inserisce in un filone di giochi che possono avere enorme successo, come dimostrato dal rivale Hearthstone di Blizzard.
L'andamento dell'utenza su Artifact si sta dimostrando invece molto preoccupante: sebbene non si tratti di dati ufficiali, ma basati sulle rilevazioni di SteamCharts (comunque solitamente affidabile) pare che il gioco abbia perso il 97% dei giocatori in meno di due mesi dal lancio. Si tratta di un trend partito già nell'immediato post-lancio, con una perdita di oltre la metà degli utenti nella prima settimana e di oltre l'80% registrata il mese scorso.
I nuovi dati parlano di 1.639 giocatori connessi, ovvero il punto più basso rilevato finora per Artifact, con un picco di 3.371 rispetto ai 60.740 di picco rilevati in prossimità del lancio, una vera e propria caduta libera nel giro di meno di due mesi. Valve ha peraltro rilasciato un importante aggiornamento che ha introdotto modifiche sostanziali per risolvere alcuni elementi critici che sembravano tendere al pay-to-win, ma la cosa non ha avuto finora gli effetti sperati.