L'artista 3D Dan O'Brien ha pubblicato alcune immagini esplicative su Twitter per spiegare in cosa consiste il suo lavoro. Molti infatti non capiscono cosa significhi curare l'illuminazione dei film d'animazione in computer grafica. Le immagini sono tratte dal film Spie sotto Copertura della 20th Century Fox, attualmente nei cinema.
Guardando le immagini noterete come le originali non lavorate siano molto più piatte delle seconde. È proprio l'illuminazione a dare personalità e forza all'immagine e a definire meglio gli oggetti di cui è composta. L'esempio riportato è relativo a un film, ma più o meno lo stesso vale per i videogiochi. Ad esempio è noto, o dovrebbe essere tale, che le immagini di presentazione dei giochi, quelle fornite dai publisher, solitamente spacciate come realizzate con il motore grafico degli stessi, siano sì prodotte in engine, ma spesso con molte fonti di luce attive per migliorarne l'impatto, fonti di luce che poi si devono spegnere nella versione finale per non compromettere il framerate.
Lo sappiamo che non è una notizia su una streamer che si fa annusare l'organo riproduttivo dal suo cane e non ci sono specchi assassini, ma può essere interessante anche questa.