Assassin's Creed Rift esiste veramente o si tratta di una voce di corridoio senza fondamento? Probabilmente per Ubisoft è ancora presto per svelare ufficialmente i dettagli sul futuro della serie, ma durante l'ultimo incontro con gli azionisti potrebbe aver confermato indirettamente l'esistenza del gioco.
Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, come riportato la scorsa settimana, un report di Bloomberg firmato da Jason Schreier potrebbe aver svelato in anticipo Assassin's Creed Rift, un gioco nato da una costola di Assassin's Creed Valhalla. Letteralmente. Si tratterebbe infatti di un enorme DLC dell'ultimo capitolo della serie trasformato in un gioco autonomo. Rift, sempre stando alle fonti di Schreier, avrà come protagonista Basim, sarà ambientato prima degli eventi di Valhalla e avrà dimensioni più contenute rispetto agli standard della serie, con data di uscita fissata tra la fine del 2022 e l'inizio del prossimo anno.
Durante l'ultimo incontro con gli azionisti, Yves Guillemot, il CEO di Ubisoft, ha risposto a una domanda sui rumor relativi al futuro della serie Assassin's Creed, affermando:
"Per quanto riguarda la domanda su Rift, credo che quello che possiamo dire è che non rilasceremo ulteriori dichiarazioni su questo rumor. Quello che possiamo dire è che abbiamo una roadmap molto forte per il franchise di Assassin's Creed per gli anni a venire, con contenuti significativi ogni anno. Abbiamo riaffermato il nostro focus nel creare opere narrative di alta qualità e oggi siamo felici di festeggiare le performance stellari di Valhalla fino ad ora."
Non solo il CEO di Ubisoft non ha smentito l'indiscrezione, ma come fa notare Schreier su Twitter, l'analista che ha posto la domanda non ha menzionato il nome "Rift", cosa che invece ha fatto Guillemont nel formulare la sua risposta. Per il giornalista di Bloomberg si tratterebbe dunque di una conferma, seppur indiretta, dell'effettiva esistenza del gioco.
Una teoria forse un po' forzata, ma non da scartare a priori. C'è da dire che in ogni caso Schreier è una delle fonti più affidabili del settore, dunque a prescindere il report di Bloomberg è quantomeno credibile.