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Call of Duty: matchmaking da anni basato sulle skill, la conferma di uno sviluppatore

Uno sviluppatore della serie Call of Duty ha confermato che il matchmaking è basato sulle skill e che è così ormai da molti anni e molti capitoli.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   26/11/2021

Il matchmaking della serie Call of Duty è basato sulle skill. A confermarlo è stato Josh Menke, ex Senior Systems Designer di Activision, che ha lavorato alla serie negli anni passati, secondo il quale è da Call of Duty: Modern Warfare del 2007 che va così. Quella del matchmanking basato sulla skill è una controversia storica tra i fan di Callo of Duty.

I primi giochi online richiedevano al giocatore di selezionare manualmente i server in cui giocare. Con il progresso e l'arrivo dell'online su console, è stato inventato il matchmaking, un sistema di selezione automatico che trovate in praticamente tutti i titoli. Un sistema di matchmaking basato sulle skill serve sostanzialmente a mantenere le partite equilibrate per i giocatori di tutti i livelli e tutte le capacità.

Molti giocatori però non la pensano così e ritengono che un sistema simile abbia rovinato i giochi online, rendendoli meno divertenti. Tra i titoli più criticati per questa caratteristica, mai ufficialmente confermata, ci sono Call of Duty: Warzone e Call of Duty: Black Ops Cold War, ma ora Menke ha svelato che in realtà tutti i COD usano un sistema simile.

Perché i giocatori non se ne sono accorti? Semplicemente perché, come spiegato da Menke, il sistema è stato rifinito nel corso degli anni e le aspettative dei giocatori sono cambiate.

Secondo Menke lo stesso è accaduto ad esempio con Fortnite: quando è stato lanciato la selezione basata sulle skill era minore, ma con il tempo è stata migliorata e rafforzata. Del resto per Menke i giocatori sono spesso vittime di pregiudizi, per cui dicono di non apprezzare il matchmaking basato sulle skill in Call of Duty, per poi andare a giocare a Valorant in cui è utilizzato.