In una nota ufficiale inviata alla redazione di GamesIndustry, Sony ha dichiarato che i dettagli sull'accordo propostogli per mantenere Call of Duty su PlayStation sono stati censurati dagli ultimi documenti pubblicati dal CMA su richiesta della stessa Microsoft e che tale offerta in ogni caso "danneggerebbe irreparabilmente la competizione e l'innovazione nell'industria".
L'antitrust inglese di recente ha pubblicato le risposte di Microsoft e Sony ai rimedi strutturali proposti il mese scorso per fare in modo che l'acquisizione di Activision Blizzard venga finalizzata. La compagnia giapponese in tale occasione ha chiesto all'ente di bloccare l'acquisizione o di forzare il colosso di Redmond a scorporare il brand di Call of Duty, che tra l'altro è una delle proposte fatte proprio dal CMA.
Successivamente un portavoce dell'azienda ha inviato una nota ufficiale a GamesIndustry, che recita:
"Versioni oscurate delle osservazioni presentate da SIE e Microsoft sui rimedi proposti dal CMA sono state rese pubbliche questa settimana. Le informazioni riguardanti i termini di un'offerta fatta da Microsoft per fornire future versioni di Call of Duty su PlayStation sono state oscurate su richiesta di Microsoft. Riteniamo che la loro attuale offerta danneggerà irreparabilmente la concorrenza e l'innovazione nel settore".
Nel documento inviato al CMA, Sony ha dichiarato di essere scettica sul fatto che potrebbe raggiungere un accordo con Microsoft accettabile e che quello che gli è stato proposto non dovrebbe essere tenuto in considerazione dall'antitrust britannico.
"SIE (Sony Interactive Entertainment) è estremamente scettica sul fatto che un accordo con Microsoft possa essere raggiunto, tanto meno monitorato e applicato in modo efficace", ha scritto la società.
"Di conseguenza, un impegno che è stato progettato per costituire la base di un accordo tra Microsoft e SIE non dovrebbe essere accettato dal CMA perché non vi è alcuna prospettiva realistica del raggiungimento di un tale accordo che manterrebbe una concorrenza effettiva".
Per Sony dunque le uniche opzioni valide sarebbero lo scorporamento del brand di Call of Duty o che l'acquisizione venisse bloccata in quanto "garantirebbe che i contenuti critici di Activision, come Call of Duty e... World of Warcraft, rimarrebbero in mani indipendenti".
Sony ha anche indicato la decisione di Microsoft di rendere Starfield un'esclusiva dell'ecosistema Xbox come "un'ulteriore prova del motivo per cui un impegno da parte di Microsoft dovrebbe essere preso in considerazione con cautela".