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Captain Blood pubblicato dopo un travagliatissimo sviluppo iniziato nel 2003, ma ce n'era bisogno?

Dopo più di due decenni di vicissitudini, Captain Blood ce l'ha fatta ad arrivare sul mercato, dove non è stato accolto proprio bene.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   13/05/2025
Un'immagine di Captain Blood

Captain Blood ce l'ha fatta ad arrivare sul mercato, dopo decenni di sviluppo travagliato. La nostra non è un'esagerazione. Considerate che i lavori sul gioco iniziarono nel 2003. Purtroppo non è stato accolto benissimo, considerando la media voto molto bassa, nata dal fatto che pare essere un titolo già vecchio, senza molto da dire.

La storia di Captain Blood

Nel 2003 lo studio di sviluppo Akella, lo stesso di Sea Dogs e Pirates of the Caribbean, annunciò la realizzazione di Captain Blood, altro titolo piratesco basato sul romanzo omonimo di Rafael Sabatini.

Lo sviluppo del gioco ebbe immediatamente uno stop e ripartì da zero alla fine di quell'anno, dopo che fu preso in mano da nuovi lead. Lo stesso avvenne nel 2004, nonostante fosse stato portato nella line-up di 1C Company dell'E3 2004. In questo caso le motivazioni furono la ricerca di toni più adulti.

Captain Blood: abbiamo provato il redivivo action in stile God of War fra i pirati, che era stato cancellato Captain Blood: abbiamo provato il redivivo action in stile God of War fra i pirati, che era stato cancellato

Comunque sia, il team di sviluppo fu diviso in due: SeaDogs si occupò di Age of Pirates: Caribbean Tales, mentre SeaWolf di Captain Blood. Le cose non andarono bene. Nel 2006 lo sviluppo fu riavviato, nonostante fosse prevista l'uscita proprio per quell'anno su PC e Xbox. Nel 2008 Akella vendette i suoi team a 1C Company, mentre infuriava una battaglia legale con l'editore per l'Europa, Playlogic, che affermava di avere i diritti della serie e che ottenne effettivamente Captain Blood.

A giugno 2008 la stampa ebbe accesso a una demo giocabile per Xbox 360 e PC. A luglio 2010 arrivò il sito ufficiale. Purtroppo nello stesso anno Playlogic dichiarò bancarotta e lo sviluppo di Captain Blood fu cancellato, all'epoca si pensò definitivamente.

Quanto fatto non fu però buttato (almeno non per l'ennesima volta). Nel 2020 l'ex Akella Oleg Klapovskiy e l'ex 1C Company Artem Shchuiko fondarono SNEG a Londra. Uno dei loro progetti era quello di riprendere il progetto di Captain Blood e così fecero, affidandone lo sviluppo in outsourcing a General Arcade, incaricata di completarlo. Infine, il 6 maggio 2025 Captain Blood è stato pubblicato, ma non prima di essersi ritrovato con la build 1.0 trafugata online, con il codice sorgente su GitHub e con un ulteriore ritardo dovuto alla necessità di apportare altre rifiniture (inizialmente il gioco era previsto per il 2024).

Il risultato di tante tribolazioni è un gioco con 47 di media su OpenCritic, amato dall'87% delle meno di 100 recensioni ricevute su Steam.

  • CGMagazine: 7.5 / 10
  • PlayStation LifeStyle: 7 / 10
  • WayTooManyGames: 7 / 10
  • GameOnly: 7 / 10
  • Video Chums: 6.5 / 10
  • Rectify Gaming: 6.5 / 10
  • Hardcore Gamer: 3 / 5
  • TheSixthAxis: 6 / 10
  • GameLuster: 5 / 10
  • Game Rant: 4 / 10
  • Gameffine: 40 / 100
  • Push Square: 3 / 10
  • GameMAG: 3 / 10
  • Checkpoint Gaming: 3 / 10
  • Impulsegamer: 1.5 / 5
  • But Why Tho?: 3 / 10