Cyberpunk 2077 va ancora esplorato in moltissimi aspetti. Quanto abbiamo visto all'E3 2018 ci ha detto molto, ma non tutto. A quanto pare ogni elemento inserito nel gioco è stato il frutto di una scelta precisa, legata anche ai temi che saranno affrontati dall'avventura.
Ad esempio la demo per la stampa mostrava una versione preliminare dell'editor dei personaggi, in cui le figure maschili e femminili apparivano sì nude, ma censurate nelle parti intime. Il game director Adam Badowski ha spiegato che nella versione finale di Cyberpunk 2077 non ci saranno le stesse censure, ma per la presentazione è stato scelto così per evitare che di perdere l'attenzione dei presenti e perché CD Projekt Red non voleva subire l'accusa di usare la nudità come una forma di pubblicità shock. Insomma, non voleva che si parlasse soltanto di quell'aspetto.
Comunque CD Projekt Red considera la nudità come normale e nel gioco finale non mancherà, anche perché servirà da supporto a uno dei portanti del Cyberpunk, inteso come genere: il transumanesimo, ossia la credenza che l'essere umano possa trascendere ed evolversi dalla sua forma attuale grazie all'uso della tecnologia. Lungo tutto Cyberpunk 2077 i giocatori dovranno affrontare le conseguenze dell'essere transumani e per mostrare certi effetti dell'applicazione della tecnologia al corpo umano il team di sviluppo ha inserito dei nudi integrali lì dove considerati necessari.
Se vi interessa saperne di più di Cyberpunk 2077, leggete la nostra anteprima basata proprio sulla demo dell'E3 2018.