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Di quanti giocatori aveva bisogno Concord per sopravvivere?

Un analista ha spiegato la difficoltà di gestire un live service e le motivazioni dietro la chiusura di Concord da parte di Sony.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   04/09/2024
Uno dei personaggi di Concord
Concord
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Di quanti giocatori aveva bisogno Concord per poter continuare a vivere? Come sappiamo, le vendite sono state davvero scarse, con circa 25.000 copie totali fatte tra PC (10.000) e PlayStation 5 (15.000). Il numero dei giocatori era quindi molto basso, con SteamDB che ha conteggiato un picco massimo di 697 persone al lancio.

È chiaro che con questi numeri Concord non poteva reggere e Sony ha deciso di chiuderlo, così da risparmiare sugli ingenti costi di mantenimento dei server e dei servizi legati al gioco. Convertirlo in free-to-play o riciclarlo come qualcos'altro non erano opzioni percorribili, almeno non sul breve periodo, per chi se lo stesse chiedendo.

Ogni gioco fa storia a se

Ma di quanti giocatori aveva bisogno, effettivamente? A far capire che non esiste una cifra valida per ogni gioco è stato l'analista Piers Harding-Rolls di Ampere Analysis, che ha spiegato a Games Industry: "Ci sono così tante variabili da considerare che non è davvero possibile rispondere. Per un gioco potrebbero essere 200.000 utenti attivi mensilmente, per un altro 2 milioni."

Tra i principali fattori da considerare, l'analista ha elencato gli investimenti in ricerca e sviluppo (sia prima che dopo il lancio), gli stipendi e altri costi legati al personale, le spese di marketing, i costi infrastrutturali e di fornitura dei servizi, il modello di business del gioco e la strategia di monetizzazione, il supporto della piattaforma, i rimborsi dei finanziamenti ricevuti per la produzione, i costi di licenza, i costi di pubblicazione e altri ancora.

Insomma, affrontare la questione con faciloneria è sicuramente sbagliato, visto che parliamo di qualcosa di molto più complesso di ciò che sembra. "Considerando tutti questi elementi, non ci sono giochi o compagnie che siano identiche, quindi il numero di giocatori per far pareggiare i conti è sempre diverso," ha aggiunto Harding-Rolls, che poi ha spiegato come giochi simili vivano anche della possibilità per i giocatori di giocare quando vogliono, ossia di non essere frustrati dalle attese per trovare delle partite disponibili: "Se si percepisce che un gioco è andato deserto, i giocatori perderanno motivazione e andranno a cercare altro da giocare."