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Elden Ring, From Software e performance tecniche: a volte non importano così tanto?

Elden Ring e i giochi From Software sono tra i pochissimi in grado di far passare tutti sopra le limitazioni tecniche per apprezzare il gioco.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   25/11/2021

In un'industria videoludica fisiologicamente tecnofila e sempre più portata alle performance tecniche, emerge come una stranezza il fatto che i giochi di From Software, pur spesso caratterizzati da notevoli limitatezze su questo aspetto, siano comunque ampiamente apprezzati a prescindere dal loro aspetto e dalle loro performance. La questione torna d'attualità anche guardando Elden Ring: di recente abbiamo visto le analisi tecniche di Digital Foundry sulla versione beta dell'attesissimo gioco e i risultati sono quelli che più o meno ci aspettavamo, ovvero una notevole inconsistenza in termini di performance pur a fronte di un aspetto grafico non propriamente all'avanguardia, anche se comunque sempre affascinante. Ma il bello è che tutto questo viene accettato come una sorta di standard che non influisce, praticamente, sulle aspettative e la qualità dei giochi.

Non sarebbe bello se fosse sempre così? Ci sono motivi ben precisi e validissimi per cui grafica e performance risultano secondari in Elden Ring (la cui versione definitiva è comunque tutta da vedere, ancora) o in altri giochi di From Software: il loro gameplay - seppure non per tutti - è solido e la meccanica è in grado di catturare nelle spire i giocatori più decisi ad affrontare sfide impegnative.

Elden Ring è una fede
Elden Ring è una fede

D'altra parte, il fascino del lore e delle ambientazioni riesce facilmente a sovrastare le limitazioni tecniche con cui questi stessi elementi vengono messi in scena. È giusto allora che un gioco come Dark Souls, con tutti i suoi problemi mai risolti per quanto riguarda l'originale, venga considerato comunque il miglior gioco di sempre (per quanto la definizione sia assurda) o che Elden Ring sia forse il titolo più atteso in assoluto per il prossimo futuro.

Ci sono casi in cui accadono situazioni simili, ma sono rarissimi. Tra i recenti può venire in mente The Legend of Zelda: Breath of the Wild, il cui status (giusto) di capolavoro assoluto è passato tranquillamente sopra a qualche piccolo inconveniente tecnico come le performance fluttuanti almeno al lancio, questione ovviamente prosaica rispetto al nocciolo del gioco. L'esempio è forse improprio, considerando che il titolo in questione resta ancora un mezzo miracolo tecnico considerando anche le potenzialità dell'hardware su cui gira, mentre Elden Ring ad esempio potrebbe sfruttare la potenza di PS5 e Xbox Series X ma sembra comunque non abbandonare i soliti problemi. Il succo del discorso, comunque, è che il ritorno a una valutazione entusiastica di un gioco per quello che ha da offrire nel suo complesso, anche passando sopra ad elementi squisitamente tecnici, è una cosa da promuovere.

Siamo spesso talmente assuefatti dai numeri da lasciarci coinvolgere in visioni negative di giochi che vengono penalizzati per performance che calano impercettibilmente di qualche frame ogni mezz'ora, oppure che risultano avere una risoluzione inferiore a quanto pensato, rilevabile solo attraverso complessi conteggi con strumentazioni apposite. Per non parlare di giochi messi in croce per elementi come la presenza o meno di ray tracing o qualche effetto mancante o sottotono. In mezzo a tutto questo, è rinfrancante notare come certi dettagli passino completamente in secondo piano di fronte alla bellezza complessiva di un gioco come Dark Souls o Elden Ring, perché in questi casi quello che conta è esclusivamente il gioco, il gameplay e la sfida che ne deriva. Sarebbe bello se accadesse più spesso, ma per il momento sembra che questa magia riesca solo a From Software e pochissimi altri eletti.

Parliamone è una rubrica d'opinione quotidiana che propone uno spunto di discussione attorno alla notizia del giorno, un piccolo editoriale scritto da un membro della redazione ma che non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.