La Commissione Europea è tornata all'attacco di Apple, adottando due decisioni giuridicamente vincolanti ai sensi del Digital Markets Act (DMA). Queste decisioni mirano a imporre ad Apple una maggiore apertura del suo ecosistema, in particolare per quanto riguarda la compatibilità di iOS con dispositivi di terze parti, come smartwatch e cuffie.
Ma cosa significa esattamente? In sostanza, la prima decisione darà agli sviluppatori di app e ai produttori di dispositivi un maggiore accesso alle funzionalità chiave dell'iPhone. Questo si tradurrà in una maggiore facilità per i gadget di terze parti di accoppiarsi con l'iPhone, trasferire dati o visualizzare notifiche. Si pensi, ad esempio, alla possibilità di utilizzare uno smartwatch di un'altra marca con tutte le funzionalità di un Apple Watch, senza limitazioni.
La seconda decisione, invece, riguarda la trasparenza. Apple sarà tenuta a fornire agli sviluppatori l'accesso alla documentazione tecnica necessaria per far funzionare i loro servizi con iPhone e iPad. Inoltre, si dovrà garantire una "tempistica più prevedibile" per la revisione delle richieste di interoperabilità. Questo significa che gli sviluppatori avranno una maggiore certezza sui tempi necessari per rendere i loro prodotti compatibili con i dispositivi Apple.
La dura replica di Apple
È importante sottolineare che queste decisioni sono separate dai procedimenti di non conformità che l'Europa ha già avviato contro Apple. Mentre i procedimenti di non conformità mirano a punire le aziende per eventuali violazioni del DMA, i procedimenti di specificazione, come questi, servono a definire in modo chiaro come le aziende devono adempiere ai loro obblighi.
Le decisioni della Commissione Europea arrivano dopo che, a dicembre, erano state presentate bozze di raccomandazioni ad Apple, a seguito dell'avvio dei procedimenti un paio di mesi prima. "Con queste decisioni, stiamo semplicemente implementando la legge e fornendo certezza normativa sia ad Apple sia agli sviluppatori", ha dichiarato Teresa Ribera, vicepresidente esecutiva europea per la transizione pulita, giusta e competitiva. "L'interoperabilità efficace per i dispositivi connessi di terze parti è un passo importante verso l'apertura dell'ecosistema di Apple. Questo porterà a una migliore scelta per i consumatori nel mercato in rapida crescita dei dispositivi connessi innovativi."
Apple, dal canto suo, ha espresso preoccupazione. "Le decisioni di oggi ci avvolgono nella burocrazia, rallentando la capacità di Apple di innovare per gli utenti in Europa e costringendoci a regalare gratuitamente le nostre nuove funzionalità a società che non devono rispettare le stesse regole", ha affermato la portavoce di Apple, Marni Goldberg. "È un male per i nostri prodotti e per i nostri utenti europei. Continueremo a lavorare con la Commissione Europea per aiutarli a comprendere le nostre preoccupazioni a nome dei nostri utenti."
Nonostante le resistenze di Apple, la Commissione Europea sembra determinata a portare avanti la sua agenda di regolamentazione del mercato digitale. Tanto che l'Europa è di nuovo contro Google, che rischia maxi multa per i servizi Shopping, Hotel e Voli.