Stando all'ex producer di Blizzard Mark Kern, spesso i traduttori occidentali cambierebbero i testi di partenza senza dimostrare alcun rispetto per gli originali, arrivando fino a censurarli, con la scusa dell'adattamento culturale.
Il suo intervento è nato dall'ennesima discussione nata intorno alle traduzioni dal giapponese all'italiano, dove sono stati riportati degli esempi di alterazioni fin troppo profonde del senso del testo originale, in favore di traduzioni spesso macchiate dall'ideologia. L'esempio di partenza è stato l'adattamento inglese dell'anime Miss Kobayashi's Dragon Maid, ma il discorso si è presto esteso a tutti i media, videogiochi compresi.
Secondo Kern spesso i traduttori dei videogiochi modificano i testi originali prescindendo dalla cultura di partenza e dalle intenzioni degli artisti.
Kern: "Succede da anni negli anime e nei videogiochi. I traduttori professionisti insistono loro fanno adattamenti culturali e devono sincronizzare il testo con il labiale, ma di fatto spesso iniettano la loro scrittura nel testo, mancando di rispetto alla cultura di partenza e agli autori. Rispettate le opere!"
Per Kern le traduzioni devo essere il più possibile fedeli all'opera originale, per quanto un adattamento sia ovviamente necessario.
Impossibile non fare un richiamo alla recente polemica, tutta italiana, nata per la nuova traduzione di Neon Genesis Evangelion su Netflix, che ha scatenato un vero pandemonio. Alla fine la massa ha prevalso e il doppiaggio è stato rimosso. Chissà quando arriverà il nuovo...