Jony Ive, figura iconica del design tecnologico e mente creativa dietro numerosi prodotti Apple di successo, tra cui l'iPhone, ha espresso le proprie preoccupazioni riguardo alle "conseguenze inattese" derivanti dall'uso massivo degli smartphone. In una conversazione sul canale YouTube della piattaforma finanziaria Stripe, Ive ha rivelato come queste riflessioni stiano profondamente influenzando il suo lavoro attuale, in particolare il suo coinvolgimento nello sviluppo di un nuovo dispositivo in collaborazione con OpenAI.
Il percorso professionale di Ive in Apple, durato oltre vent'anni, ha segnato un'epoca nel design industriale, plasmando oggetti che hanno ridefinito interi settori. La sua decisione di lasciare l'azienda nel 2019 per co-fondare lo studio di design LoveFrom non ha rappresentato una cesura con l'innovazione, bensì una nuova fase di esplorazione creativa.
Le parole di jony Ive e il nuovo dispositivo con OpenAI
L'annuncio della collaborazione di Jony Ive con OpenAI è stato anticipato lo scorso anno e la sua riflessione sulle "conseguenze involontarie" dell'iPhone pone l'accento su un dibattito sempre più attuale e urgente. L'avvento degli smartphone ha indubbiamente portato con sé innumerevoli benefici, rivoluzionando la comunicazione, l'accesso all'informazione e l'intrattenimento. Tuttavia, parallelamente, si sono manifestati effetti collaterali significativi, che spaziano dalla dipendenza digitale all'impatto sulla salute mentale, dalle dinamiche sociali alterate alla diffusione di disinformazione. La preoccupazione espressa da Ive evidenzia una responsabilità sentita nei confronti di un'innovazione che, pur avendo generato valore, ha anche innescato problematiche complesse.
Il riferimento al nuovo dispositivo sviluppato con OpenAI suggerisce invece una possibile direzione per affrontare queste criticità. Sebbene i dettagli sul progetto rimangano scarsi, le indiscrezioni riportate dal New York Times indicano un coinvolgimento attivo di figure chiave che hanno contribuito alla progettazione dell'iPhone, come Tang Tan ed Evans Hankey. La collaborazione tra l'esperienza di design di LoveFrom e le capacità avanzate dell'intelligenza artificiale di OpenAI potrebbe portare alla creazione di un dispositivo capace di offrire un'esperienza utente più consapevole e meno pervasiva.
Un altro aspetto interessante sollevato da Ive riguarda il contrasto tra l'attuale dibattito sull'intelligenza artificiale e la mancanza di discussione sulle implicazioni dei social media al loro esordio. Il fatto che oggi si pongano interrogativi sulla sicurezza e sull'etica dell'IA viene visto da Ive come un segnale incoraggiante.
La natura precisa del nuovo dispositivo rimane avvolta nel mistero, ma le parole di Ive suggeriscono un tentativo di rispondere alle problematiche sollevate dall'uso degli smartphone attraverso un'innovazione radicale. Potrebbe trattarsi di un dispositivo con un'interfaccia utente completamente nuova, basata su principi di interazione più naturali e meno dipendenti dallo schermo, oppure di un sistema che integra l'intelligenza artificiale per filtrare le informazioni, gestire le notifiche in modo più intelligente e promuovere un utilizzo più consapevole della tecnologia.
Voi come pensate sarà il nuovo dispositivo? Diteci la vostra nei commenti qua sotto. Intanto ChatGPT ha memoria semi-permanente anche in Italia: ecco come attivarla e come cambia le conversazioni con l'IA.