La Federal Trade Commission statunitense ha avviato delle indagini sull'operato di Facebook, relativamente alle numerose acquisizioni avvenute negli ultimi anni, tra cui spiccano quelle di WhatsApp (2014) e Instagram (2012), per un totale di oltre 90 aziende in un lasso di tempo di 15 anni.
Come riporta il Wall Street Journal, l'obiettivo è quello di stabilire le motivazioni che hanno indotto Facebook a procedere alle suddette acquisizioni. Durante l'incontro che si è svolto lo scorso 16 luglio presso il Congresso degli Stati Uniti, Matt Perault, responsabile Global Policy Development dell'azienda, ha dichiarato che queste operazioni sono servite da impulso all'innovazione, permettendo di unire sotto allo stesso tetto società dotate di peculiarità complementari.
"Come parte di Facebook hanno avuto più possibilità di innovare di quante ne avrebbero avute da sole", ha osservato Perault durante il suo intervento. Tra le operazioni sottoposte all'attenzione della FTC potrebbe esserci anche quella di Onavo Mobile, risalente al 2013: la casa fondata da Mark Zuckerberg avrebbe infatti utilizzato la sua tecnologia per la raccolta di dati utili a individuare società promettenti o nuove categorie di prodotti e servizi. Proprio l'acquisizione di Whastapp potrebbe essere stata effettuata proprio grazie all'analisi di questi dati.
Qualora il colosso americano dovesse essere giudicato colpevole, gli scenari possibili sono molteplici. Non sarebbe da escludere l'annullamento di alcune acquisizioni avvenute nel corso degli anni, oppure l'applicazione di limitazioni nell'utilizzo delle risorse acquisite. Recentemente Facebook è stata condannata a pagare una multa record di 5 miliardi di dollari in seguito al caso Cambridge Analytica.