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Flagship rallentati ed entry-level ridimensionati: la crisi potrebbe far tornare gli smartphone da 4GB di RAM

La carenza di DRAM potrebbe spingere i produttori di smartphone a reintrodurre modelli con 4GB di RAM e a ridurre la memoria nei dispositivi di fascia media e alta.

NOTIZIA di Francesco Messina   —   14/12/2025
Hardware smartphone

Il settore degli smartphone si trova ad affrontare una situazione paradossale: dopo anni di costante crescita delle specifiche hardware, la grave carenza di memoria DRAM potrebbe costringere i produttori a fare un passo indietro. Secondo recenti analisi di mercato, diversi brand starebbero valutando il ritorno a configurazioni con 4GB di RAM per i modelli di fascia bassa, una scelta che riporterebbe il mercato indietro di diversi anni.

La crisi delle memorie sta influenzando l'intera filiera. I principali produttori di DRAM stanno riorientando la produzione verso soluzioni più redditizie, come le DDR5, riducendo la disponibilità per il settore mobile.

La crisi delle RAM influenza anche i top di gamma

Questo scenario sta rallentando anche l'evoluzione dei dispositivi di fascia alta: l'adozione di 16GB di RAM nei flagship procede più lentamente del previsto, mentre configurazioni estreme da 24GB potrebbero scomparire nel breve periodo. Le ripercussioni non riguardano solo gli smartphone entry-level. I dispositivi di fascia media, che normalmente offrono 12GB di RAM nelle versioni base, potrebbero essere ridimensionati a 6GB o 8GB.

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Questa tendenza è particolarmente significativa se si considera che la maggior parte delle vendite globali riguarda modelli accessibili. Gli smartphone di fascia economica rappresentano il grosso delle spedizioni, e un taglio alle specifiche potrebbe spingere i consumatori a spendere di più o ad accettare compromessi sulle prestazioni. In parallelo, si torna a parlare del ritorno di funzionalità considerate superate, come lo slot microSD.

C'è, però, un potenziale beneficio della crisi delle RAM

L'unico potenziale beneficio di questa fase di transizione è la pressione esercitata sul software. I produttori, insieme a Google, potrebbero essere costretti a ottimizzare Android per funzionare in modo più efficiente con quantitativi di RAM inferiori, seguendo l'approccio già adottato da Apple con iOS.

Fonte: WCFFTECH
Fonte: WCFFTECH

Tuttavia, l'espansione dell'intelligenza artificiale direttamente sui dispositivi rende la disponibilità di memoria un fattore sempre più critico. Per aggirare il problema, alcune aziende stanno esplorando soluzioni alternative, come lo spostamento dei modelli di intelligenza artificiale dalla RAM alla memoria flash.