Dal processo fra Epic Games ed Apple basato su Fortnite continuano ad arrivare diverse informazioni molto interessanti per quanto riguarda lo stato dell'industria videoludica in generale, come il fatto che Sony richieda delle compensazioni economiche speciali per i giochi che sfruttano il crossplay sulle proprie piattaforme, cosa confermata dallo stesso Tim Sweeney, CEO di Epic Games, presente ieri in tribunale.
Abbiamo visto ieri email e accordi sul cross-play spuntare online, tra i quali anche un interessante scambio di email tra Gio Corsi, Senior Director presso SIE America ed Epic Games, nel quale emerge una sorta di primo accordo su come presentare il cross-play su Fortnite, con Epic a quanto pare intenzionata a fare "tutto il possibile per rendere Sony un eroe" in questa faccenda, pur di spingere verso il cross-play che evidentemente rappresenta una priorità per Epic Games.
Il tutto ha portato a un accordo specifico con Sony, la quale a quanto pare richiede delle compensazioni speciali nel caso in cui vengano fatti acquisti in-app sul gioco crossplay presso altri store, se gli utenti in questione risultano essere attivi soprattutto su PlayStation.
Tim Sweeney, CEO di Epic Games, ha confermato che Sony è l'unico platform holder a richiedere tale tipo di compensazione per il crossplay: "In alcune circostanze Epic deve pagare del denaro aggiuntivo a Sony. Se qualcuno gioca al gioco principalmente su PlayStation, ma paga acquisti in-app su iPhone, allora questo può far scattare la compensazione".
Secondo quanto riferito da Sweeney, Epic Games ha dovuto accettare di pagare queste quote aggiuntive a Sony per poter abilitare il crossplay in Fortnite. I documenti emersi risalgono al 2019 ed è il periodo in cui in effetti è avvenuta la famosa introduzione del crossplay totale a partire da Fortnite, presentata in effetti come una grande apertura di Sony nei confronti delle richieste del pubblico ma a quanto pare studiata strategicamente anche sul fronte economico.
È curioso ricordare, peraltro, che proprio in tale periodo la motivazione ufficiale riportata dagli executive Sony sulla mancata apertura di PlayStation al crossplay totale con le altre console è stata a lungo la necessità di garantire la sicurezza degli utenti più giovani rispetto a network "estranei", come quando su PS4 venne rifiutato il multiplayer cross-platform in Minecraft per proteggere i bambini.