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Gaffe surreale di Donald Trump: il presidente USA crede che il 6G sia una risoluzione video

Trump ha confuso il significato di 6G durante un intervento pubblico, interpretandolo come un miglioramento della qualità video davanti al CEO di Qualcomm.

NOTIZIA di Francesco Messina   —   11/12/2025
Trump

Durante un intervento pubblico trasmesso in diretta, Donald Trump ha attirato nuovamente l'attenzione per una delle sue tipiche osservazioni improvvisate sulla tecnologia. Parlando in presenza del CEO di Qualcomm, Cristiano Amon, il presidente ha affrontato il tema del 6G con un evidente fraintendimento su cosa rappresenti realmente questa futura generazione di connettività mobile.

Trump ha infatti suggerito che il 6G potrebbe offrire "una visione un po' più profonda della pelle di qualcuno", collegandolo implicitamente alla qualità delle immagini, come se si trattasse di una risoluzione video avanzata. Questa interpretazione, naturalmente, non ha nulla a che vedere con le reti mobili di sesta generazione, pensate per incrementare velocità, stabilità e copertura della connessione wireless.

La reazione del dirigente di Qualcomm all'errore di Trump sul 6G

La scena ha suscitato particolare attenzione anche per la reazione del dirigente di Qualcomm, che è rimasto impassibile e non ha corretto l'equivoco. Il contrasto tra il ruolo tecnico dell'ospite e l'interpretazione di Trump ha reso il momento ancora più memorabile. Non è la prima volta che l'attuale presidente mostra difficoltà nel trattare temi tecnologici complessi.

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In passato aveva espresso il desiderio di portare il 6G negli Stati Uniti "il prima possibile", senza chiarire se ne conoscesse effettivamente la natura. Inoltre, nel corso degli anni, si è reso protagonista di diverse dichiarazioni discutibili in ambito scientifico e tecnologico, come la convinzione che altri paesi pagassero direttamente le tariffe doganali applicate dagli Stati Uniti o l'idea che la Luna fosse parte di Marte.

Le rivendicazioni di Trump sul 5G (nonostante la gaffe sul 6G)

Per quanto riguarda il 5G, Trump aveva rivendicato meriti significativi, ma le principali iniziative della sua amministrazione sono state l'approvazione della fusione T-Mobile-Sprint, la nomina di commissari FCC che hanno smantellato la neutralità della rete e la concessione di frequenze aggiuntive agli operatori.

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L'agenzia da lui nominata sta inoltre eliminando le etichette di trasparenza sulla banda larga progettate per proteggere i consumatori da costi nascosti e pubblicità fuorviante. Questo recente episodio conferma così una lunga sequenza di uscite che alimentano dubbi sulla familiarità dell'ex presidente con i concetti tecnologici più basilari.