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Il Game Boost di PS5 Pro non sta dando i risultati promessi, dice Digital Foundry

Stando a quanto riferito dai redattori di Digital Foundry, la modalità Game Boost di PS5 Pro non sta dando i risultati promessi in termini di performance, e forse si è capito qual è la causa.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   13/11/2024
PS5 Pro

Durante uno degli ultimi podcast di Digital Foundry si è discusso della modalità Game Boost di PS5 Pro, che secondo Sony avrebbe dovuto offrire un miglioramento pari al 45% con i giochi privi di patch specifica, ma che invece sta restituendo risultati inferiori.

I redattori della testata inglese hanno ipotizzato che i motivi dietro queste prestazioni siano da ricercarsi in un aumento solo moderato della banda passante, pari al 28% rispetto al modello base di PS5, laddove invece sul fronte della GPU c'è stato appunto un miglioramento del 45%.

Esiste dunque la concreta possibilità che i risultati analizzati finora, che mostrano aumenti prestazionali del 30-35% utilizzando il Game Boost, siano appunto dovuti a un collo di bottiglia generato da una banda passante meno veloce di quanto immaginato.

I redattori di Digital Foundry si sono detti interessati a vedere in che modo AMD gestirà questa problematica sui suoi sistemi e se Sony potrà adottare delle misure in tal senso da qui in avanti nel tentativo di ottimizzare il boost.

Problemi anche con la CPU?

Alcuni giorni fa uno sviluppatore di Gaijin Entertainment ha detto che a suo avviso PS5 Pro si pone come un aggiornamento meno marcato rispetto a PS4 Pro, visto che il precedente upgrade mid-gen di Sony metteva a disposizione una potenza più che doppia se paragonata alla PlayStation 4 standard.

Il risultato di queste scelte, come dimostra anche l'analisi di Baldur's Gate 3 su PS5 Pro, è una situazione in cui i titoli che fanno un uso pesante del processore risultano ugualmente problematici e soggetti a cali di frame rate nelle situazioni più caotiche.