Google ha riattivato la capacità di Gemini di creare immagini raffiguranti persone, una funzionalità che era stata sospesa un anno fa a seguito di errori storici nelle rappresentazioni. La decisione di bloccare temporaneamente questa funzione era arrivata dopo segnalazioni su immagini di soldati tedeschi della Seconda Guerra Mondiale con caratteristiche non conformi al contesto storico, come pelle nera o tratti asiatici. Oggi, con l'integrazione del modello Imagen 3, Google ha ripristinato la possibilità di generare volti umani, garantendo maggiore accuratezza nella riproduzione dei dettagli.
Restrizioni ancora presenti su alcune immagini
Nonostante il ritorno della generazione di immagini umane, Gemini mantiene alcune limitazioni selettive. Ad esempio, quando è stato richiesto di generare un ragazzo di colore che dipinge all'aperto, il sistema si è rifiutato di farlo. Tuttavia, sostituendo l'espressione "di colore" con "con la pelle nera", l'IA ha accettato la richiesta, evidenziando un possibile affinamento nella gestione dei termini utilizzati nelle richieste.
Anche la generazione di immagini di gruppo è tornata pienamente funzionante, incluso il caso di soldati tedeschi del 1943, che ora appaiono con caratteristiche somatiche appropriate al contesto storico. Tuttavia, Gemini continua a rifiutare la creazione di soldati tedeschi del 1945 con pelle nera o tratti asiatici, dichiarando che sta ancora imparando e che queste richieste potrebbero violare le linee guida sulla discriminazione o l'incitamento all'odio.
Google non ha ancora pubblicato dettagli precisi sulle nuove linee guida che regolano la generazione di immagini con Gemini. Le regole ufficiali parlano genericamente di evitare molestie, incitamento all'odio e discriminazione, ma non specificano quali richieste possano essere accettate o rifiutate. Questo crea una certa incoerenza nelle risposte dell'IA, che sembra ancora sperimentale nella gestione della diversità e dell'accuratezza storica.