L'action free-to-play Genshin Impact è stato da sempre paragonato a The Legend of Zelda: Breath of the Wild e ora gli sviluppatori hanno affrontato di petto l'argomento, affermando che le accuse colpirono duramente lo studio.
L'accusa
A toccare l'argomento durante il FES 2023 di Shangai è stato Liu Wei, il capo di miHoYo, che è intervenuto a un convegno parlando della storia dello sviluppo di Genshin Impact. A quanto pare la software house ricevette dei feedback negativi in fase beta, con alcuni tester che accusarono il gioco di essere un clone di Breath of the Wild.
All'epoca, parliamo del 2019, in realtà, furono in molti a notare le somiglianze tra i due giochi, con molti che descrivevano apertamente il titolo cinese come un Breath of the Wild free-to-play. Ci furono addirittura delle proteste in Cina, con dei giocatori indignati con Sony per aver promosso Genshin Impact.
Stando a Wei le accuse colpirono duramente il team di sviluppo, con molti che si chiedevano cosa avessero sbagliato e perché avessero attirato così tanto odio dai giocatori di tutto il mondo. Altri presero gli attacchi come una sfida, che li motivò a cercare di migliorare sempre di più Genshin Impact, per dare una risposta concreta ai detrattori.
Infine Genshin Impact fu pubblicato. Era il 2020 e da allora è diventato uno dei più grandi successi mobile degli ultimi anni, proiettando miHoYo nell'olimpo degli sviluppatori mondiali.